LE OPINIONI

IL COMMENTO Non si può avere botte piena e moglie ubriaca

Mi rendo conto che la nostra bella isoletta è piuttosto stravolta dagli avvenimenti di questa settimana. Ma quelli che sono più storditi sono i procidani che vedono sconvolto il loro modo di vivere e di essere. Amici miei ci vuole pazienza, molta pazienza. Non si diventa capitale della cultura come se fosse un fatto normale e di tutti i giorni: un certo grado di disagio bisogna pur averlo. Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca. E poi non bisogna dimenticare che sull’isola è calato (è proprio il caso di dirlo) il presidente Mattarella. E’ stato un onore immenso, ma anche una notevole responsabilità. La situazione internazionale in modo particolare ha imposto criteri di protezione eccezionali. E’ per questo che si è dispiegato un enorme apparato di sicurezza. Per una volta tanto abbiamo dovuto accettare di buon grado delle limitazioni e dei sacrifici al nostro modo di agire. Se c’è da fare qualche recriminazione non è per questo, ma per altre manchevolezze che traggono la loro ragion d’essere nel modo sbagliato con cui è stata condotta tutta l’operazione “Procida capitale”.

Ma questo lo abbiamo già evidenziato. In effetti tutto è passato e passerà sulla testa dei procidani senza il benché minimo loro coinvolgimento. Sento lamentele in tal senso da più parti. A cominciare dal libro di “Repubblica”, che ha ignorato qualsiasi elemento locale ad altre mancanze più o meno evidenti. Tutta la Settimana Santa procidana (uno dei punti di forza della cultura nostrana) è stata ignorata. Una minima riflessione sul Cristo morto si poteva organizzare e mettere in atto, ma non è stata fatta! Così come per la processione del Venerdì Santo. E’ tutto un bagaglio culturale che è stato ignorato perché alla stesura del programma non ha partecipato nessun procidano. Che volete che sappia delle cose isolane una persona, sia pur rispettabile, che viene da fuori e che fino a pochi mesi fa probabilmente non sapeva neanche Procida dove fosse? Dovevano essere gli elementi locali ad imbeccarlo, a consigliarlo, a metterlo in guardia. Ma questo non è stato fatto e ….adesso cosa vogliamo? Possiamo solo lamentarci e pregare il Padre Eterno che tutto vada nel migliore dei modi. Perché i tempi che viviamo sono tempi bui, tristi, luttuosi, da nuovo Medio Evo.

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