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Bilancio, Verde scrive al prefetto e chiede lo scioglimento

di Francesco Castaldi

FORIO – Questa sera, presso la sala delle adunanze del vecchio municipio, si svolgerà la seduta del consiglio comunale di Forio indetta qualche giorno fa dal presidente Michele Regine. Una riunione che si preannuncia decisamente calda, e questo in ragione non soltanto dell’apposita proposta di delibera con la quale la maggioranza intende confermare il bilancio di previsione per l’anno 2016, ma anche per l’atto stragiudiziale che nelle scorse ore il consigliere di minoranza Stani Verde ha inviato tramite i propri legali – gli avvocati Bruno Molinaro e Maria Petrone – al prefetto di Napoli Gerarda Maria Pantalone.

Nel documento Verde, che da diverso tempo si è staccato dalla squadra guidata dal sindaco Francesco Del Deo, chiede al prefetto di «provvedere […] all’esercizio dei poteri sostitutivi e alla conseguente attivazione della procedura per lo scioglimento del consiglio comunale di Forio» e, al tempo stesso, «invita il comune di Forio […] a non approvare la proposta di delibera consiliare del 21.7.2016, al fine di evitare che la precedente delibera n. 33 già approvata in data 31.5.2016, illegittima sotto molteplici profili e viziata, altresì, da nullità di diritto, venga portata a conseguenze ulteriori, con grave pregiudizio per l’ente locale anche in via derivata per responsabilità contabile-erariale».

All’interno dell’atto, gli avvocati Molinaro e Petrone hanno riportato i punti salienti della civica assise durante la quale venne approvato il bilancio previsionale. In particolare i due professionisti hanno sottolineato che «in data 31.5.2016, durante la seduta di Consiglio Comunale all’uopo fissata e con all’ordine del giorno (unitamente ad altri argomenti) l’approvazione, appunto, del predetto bilancio di previsione […]» la maggioranza «approvava sbrigativamente – in una seduta in cui erano presenti solo 8 dei Consiglieri assegnati – il bilancio di previsione per l’anno 2016 con n. 9 voti favorevoli, compreso quello espresso dal sindaco in carenza di attribuzione».

«Dall’insieme delle disposizioni regolamentari e statutarie – proseguono i due avvocati – si ricava […], senza ombra di dubbio, che il 31.5.2016 la seduta del Consiglio Comunale di Forio convocata per l’approvazione del bilancio di previsione per il 2016 avrebbe dovuto essere sciolta ancor prima che avesse inizio la trattazione degli argomenti all’ordine del giorno, la qualcosa non è colpevolmente avvenuta. Va, altresì, sottolineato che, con il richiamato ricorso, l’istante ha anche eccepito la nullità della delibera in esame, essendo stata votata anche da un soggetto (il sindaco) privo di potere per difetto assoluto di attribuzione».

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«È, pertanto, indiscutibile che, nella fattispecie, il sindaco del Comune di Forio abbia esercitato un diritto di voto che, in realtà, nessuna norma gli attribuisce, appartenendo lo stesso, secondo quanto previsto dall’art. 56 dello Statuto, esclusivamente ai Consiglieri assegnati». Inoltre, trattandosi di una delibera non soltanto illegittima ma anche nulla «la norma applicabile alla fattispecie è quella di cui all’art. 141 del d.lgs. n. 267/2000, a mente del quale: “I consigli comunali e provinciali vengono sciolti con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell’interno: […] c) quando non sia approvato nei termini il bilancio”».

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«Il 21.7.2016 è stato notificato all’istante un avviso di convocazione del Consiglio Comunale di Forio per il giorno 27.7.2016», il quale «ha successivamente appreso, all’esito di regolare accesso agli atti, che alcuni Consiglieri Comunali avrebbero, pervero, sottoscritto, in vista di tale seduta consiliare, una proposta di delibera volta a “confermare l’approvazione del Bilancio di Previsione di cui al documento contabile già approvato con la citata delibera 33/2016 e di dichiarare la sua vigenza ed esecutività anche ai fini della variazione e dell’assestamento contabile delle sue previsioni”. È appena il caso di sottolineare, sul punto, che una simile proposta – ove effettivamente votata – sarebbe essa stessa nulla ed improduttiva di effetti giuridici, oltre a risultare affetta da illegittimità derivata e dalle violazioni di legge già denunziate con il precedente ricorso al Tar».

Insomma, sulla base di queste premesse, nel corso della seduta che prenderà il via questa sera – e che verosimilmente sarà molto infuocata – maggioranza e opposizione faranno di tutto per far valere le proprie ragioni. È tuttavia probabile che la squadra dell’ex democristiano, che dovrebbe avere tutti i numeri in regola per far passare la proposta di delibera, confermerà senza batter ciglio l’atto con il quale si legittima l’approvazione del bilancio votato nella scorsa riunione del civico consesso, svoltasi a fine maggio. Tutto, quindi, dovrebbe andare secondo i piani di Francesco Del Deo, al quale ancora una volta non è mancata l’abilità di ricompattare una maggioranza quasi del tutto sfaldata. Ma all’ombra del Torrione, si sa, non mancano i colpi di scena, anche se in questa circostanza difficilmente la maggioranza avrà problemi nel far prevalere la propria posizione.

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