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Ospedale, Carannante: «Non lasceremo nulla d’intentato»

Di Francesco Ferrandino

 ISCHIA. Come già annunciato in Consiglio Comunale, l’Amministrazione procidana conferma che proporrà ricorso al TAR Campania-Napoli per l’annullamento del decreto commissariale n. 33 dello scorso 17 maggio e che di fatto priva l’isola di Procida di un Pronto Soccorso h24 che assicura la gestione della prima indispensabile emergenza sanitaria. L’Assessore Antonio Carannante ricorda fra l’altro che già con delibera di Consiglio Comunale n. 24 del 3 maggio 2016 era stata respinta l’ipotesi di Piano Ospedaliero reso ai sensi del D.M n. 70/2015. «A questo punto, mentre continuano i confronti a livello istituzionale con la Regione Campania e con il Ministero della Sanità, il ricorso amministrativo è un atto dovuto a tutela della salute di tutti gli isolani e dei loro numerosi ospiti. Abbiamo sperato che nelle more della pubblicazione sul BURC del provvedimento del Commissario Polimeni, ci fossero delle modifiche al testo in seguito ai colloqui intercorsi con il Presidente della Regione Campania De Luca, invece nulla di fatto», precisa l’Assessore al Contenzioso Antonio Carannante. Pertanto, il passo successivo alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania, avvenuto appena tre giorni fa, è il ricorso al Giudice Amministrativo. «In questi giorni abbiamo infatti studiato approfonditamente la questione con il legale dell’ente – continua l’Assessore – e diversi sono i motivi di ricorso non solo sotto il profilo tecnico-economico sulla bontà del decreto e delle sue motivazioni, ma anche sotto il profilo della illogicità e della disparità di trattamento rispetto altre località in condizioni del tutto similari a Procida».

Carannante rileva anche diverse perplessità di carattere giuridico sui precisi poteri del Commissario Polimeni e sulla mancata partecipazione del Comune di Procida alla redazione del decreto: «Si tratta di rilievi molto tecnici che verranno sottoposti al vaglio del Tribunale Amministrativo tramite la verifica della normativa di settore. E’ una battaglia complessa, forse a più tappe, anche perché ricordo che ad oggi il Pronto Soccorso rimane attivo fino a successivo provvedimento attuativo dell’ASL. Ad ogni modo, da subito, abbiamo concordato con l’avvocato dell’ente di far giungere altre osservazioni più tecnico-giuridiche al Ministero della Sanità, oltre quelle già trasmesse». Infatti, come ricorda l’Assessore, il decreto in questione dopo la sua pubblicazione è stato comunque trasmesso al Ministero per eventuali osservazioni che il Commissario si riserverà di valutare: «Ho inoltre appreso dalla stampa locale – aggiunge Carannante –  di un eventuale altro ricorso annunciato da parte del gruppo consiliare di opposizione e non precisate associazioni: ebbene, a parte le perplessità riguardo la loro legittimazione attiva a proporre ricorso, in ogni caso invito tutte le forze in campo a rimanere uniti con onestà intellettuale in questa battaglia a tutela dell’intera cittadinanza: non ci sono medaglie da appendersi al petto». L’Assessore al contenzioso conclude con una promessa: «L’Amministrazione comunale non lascerà nulla d’intentato. Attendiamo un incontro col Presidente De Luca e il Ministero della Sanità, e restiamo aperti a ogni confronto istituzionale, nel frattempo ci approntiamo a proporre ricorso giudiziario. E’ in gioco un diritto fondamentale tutelato dalla Costituzione». Intanto, si è appreso che le Onorevoli Luisa Bossa e Anna Maria Carloni hanno già proposto un’interrogazione parlamentare.

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