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Blitz della polizia sulla spiaggia dei Maronti

Multe per quattro stabilimenti balneari comminate dalla polizia a quattro stabilimenti balneari: erano aperti al pubblico ma in realtà si erano visti sospendere la licenza dal Comune di Barano perché avevano accumulato debiti nei confronti dell’ente

Nel pomeriggio di venerdì, gli agenti del Commissariato di Polizia di Ischia, guidati dal vicequestore Ciro Re, si sono recati sulla spiaggia dei Maronti per una verifica amministrativa che ha riguardato quattro noti stabilimenti balneari dell’isola. Nessuna operazione spettacolare o inseguimenti da film: stavolta, l’intervento delle forze dell’ordine aveva come obiettivo il rispetto di un provvedimento amministrativo del Comune di Barano d’Ischia. Le attività oggetto del controllo erano infatti già destinatarie di un atto di sospensione della licenza, emesso dall’amministrazione comunale a seguito di gravi irregolarità tributarie. Secondo quanto emerso, ciascuno degli esercizi aveva accumulato debiti con l’erario per una cifra di circa 40.000 euro, una somma significativa che aveva portato il Comune a intervenire con una misura tanto drastica quanto rara. Ma nonostante il provvedimento di sospensione, gli agenti hanno trovato tutte e quattro le strutture regolarmente aperte e operative, come se nulla fosse accaduto. È così scattata una nuova sanzione: a ciascun esercizio è stata comminata una multa da 5.000 euro, ai sensi delle normative vigenti che puniscono la violazione dei provvedimenti amministrativi.

L’intervento della Polizia ha innescato un’immediata reazione da parte dei gestori, che si sarebbero precipitati presso gli uffici comunali – in senso figurato, “con le braghe in mano” – per trovare un accordo che consentisse la prosecuzione dell’attività. Non è chiaro, al momento, quale somma sia stata effettivamente versata nell’immediato per rientrare nei limiti di legge e poter continuare a operare. È probabile che alcuni abbiano provveduto a un versamento parziale o abbiano richiesto una rateizzazione del debito, come consentito in alcuni casi. Il blitz di venerdì mette nuovamente sotto i riflettori la gestione delle concessioni balneari e dei tributi locali sull’isola d’Ischia, in un periodo – quello della stagione estiva – in cui l’attenzione sulle attività turistiche è altissima. Se da un lato si riconosce il ruolo economico cruciale degli stabilimenti, dall’altro la legalità e il rispetto delle regole restano un principio non negoziabile. L’episodio ha suscitato anche un certo scalpore tra residenti e operatori del settore, che si interrogano sull’effettiva efficacia dei controlli e sulla necessità di maggiori strumenti per prevenire situazioni simili, evitando che si debba arrivare a provvedimenti estremi a ridosso dell’inizio della stagione turistica. Per ora, i quattro stabilimenti hanno evitato la chiusura immediata, ma la loro posizione resta sotto stretta osservazione.

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