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Ischia, Rubino: «La matematica non ci condanna e ci proveremo fino alla fine»

L’attaccante gialloblù fa il punto della situazione dopo la sconfitta nel derby delle isole: «Abbiamo avuto un blackout di dieci minuti che ci ha spezzato le gambe. Non riusciamo a capire cosa stia accadendo»

Un derby quello di sabato per la squadra di mister Bilardi finito non nel migliore dei modi con una sconfitta dal duplice sapore amaro se così vogliamo definirla, considerando che ci si giocava sia una possibilità per i playout, sia il grande derby delle isole. Purtroppo è andata com’è andata e forse rimuginarci su serve a poco. Di fatto resta, alla fine di questo match che il Procida si conferma quarto e quindi in zona spareggi mentre, l’Ischia è li un gradino più giù a nove lunghezze di differenza, per le quali, stando alle regole della Figc mancherebbe ancora la matematica per dirsi completamente fuori dai tanto ambiti playoff. Una sola e unica probabilità che potrebbe mutare il corso degli eventi in base a delle situazioni e casualità che dovrebbero convergere tutte nella stessa direzione… Insomma qualcosa che sembrerebbe alquanto difficile, ma come si suole dire, mai dire mai, soprattutto nel calcio. Di questo e altro abbiamo provato a parlarne e a discuterne con l’attaccante gialloblù Gerardo Rubino.

Il derby con il Procida, una doppia amarezza se così possiamo definirlo…  

«Purtroppo si. Era una partita importante sia in chiave playoff sia per il fattore derby. Diciamo che abbiamo avuto un black out di dieci minuti che ci ha poi condannati e tagliati definitivamente le gambe nonostante il fatto che poi per cinquanta minuti se non anche di più abbiamo cercato di recuperare con tutte le nostre forze la gara, ma non ci è stato verso. La cosa più assurda e che ci rammarica di più è che è un periodo questo in cui non riusciamo a capire cosa ci sia accaduto e ci stia accadendo. Sicuramente stiamo mancando in qualcosa».  

Forse quello che è venuto meno è proprio l’approccio alla gara?

«Non credo che sia tanto questo, quanto il problema relativo a due nostre disattenzioni che, in un certo senso ci hanno condannato. Tutto ciò prima non accadeva adesso purtroppo è un periodo che al minimo errore, disattenzione e concentrazione ci va poi tutto contro e diventa difficile recuperare, mediare. E’ un periodo direi poco fortunato. La squadra forse è un po’ calata, ma non riusciamo a capire perché, è talmente collettivo che non riesco sinceramente a comprenderlo».

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Stando alla situazione attuale vi è un’unica e sola possibilità, vi occorrerebbe quasi un miracolo per poter raggiungere i playoff…  

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«La matematica non ci condanna e noi ci proveremo fino alla fine. Indubbiamente è davvero complicata la situazione perché delle partite che dovevamo vincere, non sono state vinte. Nel calcio nulla è da dare per scontato soprattutto se ripensiamo alle partite con il Sant’Antonio e il Vico Equense dove abbiamo dominato. Adesso siamo diventati, invece dei blocchi, non riusciamo a ripeterci in quelle grandi prestazioni e risultati anche se poi capitano situazioni come con il Procida dove andiamo sotto per delle disattenzioni e poi pur dominando in largo e lungo per cinquanta minuti con un forcing sempre presente non siamo riusciti ad evitare la sconfitta. Anche nella partita precedente con la Neapolis, noi come squadra a livello di intensità siamo usciti fuori come gruppo solido e forte. Ripeto sono cose che capitano e possiamo farci ben poco se non provare a crederci ancora e a non mollare – e ancora aggiunge – Personalmente ci sto molto male perché sono stato perso per afre gol e il non riuscirci mi amareggia ma non tanto perché non ho segnato ma, per il risultato finale che non è arrivato. A livello personale so che posso fare di più e cercherò di farlo fino all’ultimo.  Vorrei comunque sottolineare nella partite col Procida l’età media tra le due rose, noi siamo scesi in campo con tanti ragazzi e ciò dovrebbe essere preso in considerazione».

La prossima domenica si gioca col San Giuseppe, altra partita improtante…

«Un’altra partita dura non c’è che dire, ma non ci siamo arresi fino adesso e non lo faremo. Andremo là e cercheremo di imporci e vincere la partita. Deve uscire fuori il nostro valore come lo è stato da giugno fino a Febbraio».

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