Bonus per gli stagionali, Caredda «Tanti ischitani tagliati fuori dal contributo»
Il coordinatore per Ischia dell’Associazione Nazionale Lavoratori Stagionali spiega i paletti inseriti nel Decreto Ristori Quater che prevede fondi anche per i lavoratori del turismo
Un contributo una tantum di mille euro per i lavoratori stagionali del turismo. Questa la novità che riguarda da vicino l’isola di Ischia prevista dal Decreto Ristori Quater. Si tratta, in pratica, dell’indennità per gli stagionali del turismo, terme e spettacolo e dello stanziamento di fondi per fiere e congressi, spettacolo e cultura. Il decreto approvato nella tarda serata di domenica prevede l’erogazione di una nuova indennità una tantum di mille euro per gli stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello spettacolo danneggiati dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, e ad altre categorie, tra i quali gli iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo in possesso di determinati requisiti, gli stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato il rapporto di lavoro involontariamente, gli intermittenti e gli incaricati di vendite a domicilio.
«Come associazione – ha detto Ferdinando Caredda coordinatore per Ischia dell’Ansl – dell’Associazione Nazionale Lavoratori Stagionali – siamo soddisfatti a metà». E spiega: «Il decreto ristori quater conferma sostanzialmente il decreto ristori mettendo dei paletti così come in passato». In particolare per ciò che riguarda i lavoratori dell’isola di Ischia «tantissimi resteranno fuori da questo bonus e non potranno richiederlo». Per richiedere il bonus, infatti, i lavoratori devono aver cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del Decreto Ristori; aver svolto la prestazione lavorativa per almeno 30 giornate nello stesso periodo; non devono essere titolari di pensione; non devono essere titolari di Naspi; non devono avere un rapporto di lavoro dipendente. Ed ancora i lavoratori autonomi, privi di partita IVA non devono essere iscritti ad altre forme di previdenza e devono essere già iscritti alla data del 17 marzo 2020 alla Gestione separata; i lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo devono avere almeno 30 contributi giornalieri versati dal 1° gennaio 2019 alla data di entrata in vigore del presente decreto al medesimo Fondo, cui deriva un reddito non superiore a 50.000 euro, e non devono essere titolari di pensione.
«Molti contratti stipulati sull’isola sono a tempo indeterminato e per questo i lavoratori isolani restano tagliati fuori», incalza Caredda. «Rispetto ad altre località turistiche – spiega ancora – noi ischitani siamo maggiormente penalizzati e stiamo soffrendo tanto dell’emergenza economica che deriva dall’emergenza sanitaria scaturita dal Covid. In fondo basta andare fuori la Caritas e vedere quanti nostri concittadini chiedono aiuto». E non solo. «Sommando chi aveva un contratto a tempo indeterminato e chi ha lavorato per un paio di mesi, ovvero coloro che non hanno diritto al ristoro, da gennaio si prospetta sull’isola una situazione drammatica». Intanto Ferdinando Caredda con l’Associazione Nazionale Lavoratori Stagionali ha sollecitato il Ministero per il Lavoro affinché siano stanziati ulteriori fondi per gli stagionali. E non solo. «Stiamo lavorando – spiega – affinché sia presentato un emendamento al bilancio per equiparare i lavoratori stagionali del turismo a quelli del settore agricolo. In partica in base ai giorni lavorati vengono usufruiti lo stesso numero di giorni di sussidio con un minimo di contribuzione di 30 giorni dell’arco dell’anno o di un anno nell’arco degli ultimi quattro anni». «Il nostro intento – chiosa – è quello di far correggere l’articolo 5 del DL 22 sulla Naspi».
Bonus Covid 1.000 euro: come richiederlo
Tornando al bonus per richiederlo, innanzitutto occorre distinguere tra chi già ha ricevuto la precedente indennità omnicomprensiva una tantum e chi ancora non aveva ricevuto nulla. I lavoratori già beneficiari dell’indennità onnicomprensiva di cui all’articolo 9 del D.L. n. 104 del 2020 non devono presentare una nuova domanda per l’accesso alle indennità una tantum. A loro verrà versata in automatico. I lavoratori che non hanno invece beneficiato dell’indennità onnicomprensiva di cui all’articolo 9 del decreto-legge n. 104 del 2020 possono presentare domanda per il riconoscimento delle indennità onnicomprensive entro il 18 dicembre. La precedente scadenza del 30 novembre infatti è slittata al 18 dicembre 2020. I lavoratori potenziali destinatari delle indennità (che non sono già beneficiari) dovranno presentare domanda all’INPS esclusivamente in via telematica, utilizzando i consueti canali messi a disposizione per i cittadini e per gli Enti di Patronato nel sito internet dell’INPS.