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Borgo in festa 2018: un successo targato Ischia Ponte

di Isabella Puca

Ischia – Con venerdì scorso si conclude una lunga estate di musica per Ischia Ponte scenario della seconda edizione di borgo in festa. Un’edizione fortunata a detta di Lucio D’Orta e degli altri che, come lui, si sono rimboccati le maniche per dare nuova vita al borgo. La manifestazione ha visto, infatti, l’unione di diversi commercianti che, mano alla tasca, hanno offerto un contributo per avere otto postazioni musicali che facessero da richiamo alla gente, turisti e ischitani. «L’anno scorso è andata bene, ma quest’anno di più», è questo il commento a caldo di Lucio D’Orta in prima linea per l’organizzazione di questa bella manifestazione. «Nonostante non abbiano dato il contributo tutti i commercianti, come è avvenuto invece lo scorso anno, in termini economici borgo in festa ha portato un gran risultato. Certo, siamo convinti che si può fare  sempre di più anche se già  quest’anno abbiamo introdotto delle novità». Tra queste, un opuscolo in due lingue distribuito in 15 mila copie in alberghi e agenzie in cui si parla del borgo e del Castello Aragonese, e uno striscione perimetrale per coprire il cantiere del parcheggio della Siena, «mi auguro che quest’ultimo possa essere preso in considerazione come esempio per coprire anche altri cantieri. C’è su una legenda con i punti d’interesse del borgo e del Castello Aragonese; credo sia importante comunicare quello che abbiamo e modificarlo di volta in volta, tre anni fa, ad esempio, avevamo i sarcofagi egiziani alla scuola del restauro su al Castello, ma nessuno lo sapeva, neppure i commercianti del borgo». Altra novità di quest’anno ha visto il coinvolgimento di diversi artisti di strada, attori per diversificare l’offerta del venerdì, «abbiamo collaborato con artisti di strada, con degli attori, abbiamo organizzato aperitivo sul pontile dei pescatori e credo che domani, altre attività del borgo potrebbero prendere in considerazione questa formula. I feedback di chi ha fatto l’ aperitivo sul mare sotto al Castello Aragonese sono stati tanti e positivi. Lo abbiamo fatto solo per lanciare l’idea che speriamo venga presa in considerazione per borgo in festa 2019 da una delle attività di Ischia Ponte».  Il borgo  si può rilanciare andando a creare, però, un altro tipo d’ interesse è questa l’opinione dei commercianti che hanno ideato borgo in festa, «ogni serata – ha continuato D’Orta – ci è costata almeno 1500 euro, ma dato i risultati che abbiamo avuto l’investimento è stato minimo. Il format della continuità ha vinto, non abbiamo fatto una grande pubblicità eppure le persone ormai sanno che il venerdì c’è borgo in festa dove poter andare a trascorrere una serata piacevole. Vorremmo che fosse così tutti i giorni. Giovedì scorso, alle 21.30 i negozi erano tutti chiusi ed era il deserto, venerdì invece i negozi sono rimasti tutti aperti fino a mezzanotte e la gente, era tanta. Credo che sia necessario riflettere pure su questo. Il turista che viene a settembre, e quello che sarà qui a ottobre, vuole divertirsi ed è nostro compito fargli trovare situazioni piacevoli e di divertimento».  Nonostante la vocazione del borgo sia ormai molto legata al food, durante le serate di borgo in festa bar, ristoranti e pub erano tutti pieni quasi tutti i venerdì, anche i commercianti hanno potuto incassare di più del solito, «quest’estate – ha commentato Lucio D’Orta – si è lavorato non solo il venerdì, ma anche sabato e domenica. Le persone magari vedono il prodotto mentre vanno a cena e tornano il giorno dopo per gli acquisti. Credo che Ischia Ponte abbia limitato questo 25% in meno del turismo a un 12% in meno, proprio grazie a borgo in festa che, in termini economici, porta un risultato intorno ai 100 mila euro come incasso in più il fine settimana. Tuttavia, la parte economica ci interessa, ma fino a un certo punto.  La musica è di accompagnamento, i veri attori di questa manifestazione devono essere i commercianti, una cosa che è avvenuta ma solo in parte. Se ogni attività s’ inventasse qualcosa all’esterno della propria porta avremmo dei risultati enormi. Immagino un artigiano che prepara il sigaro fuori al tabaccaio, un altro che costruisce dei sandali artigianali dinanzi al negozio di scarpe o dei manichini veri, dei modelli che sfilano in strada. ll nostro impegno va in questa direzione e, in parte, abbiamo già visto dei frutti con il cacio impiccato del panificio Boccia, o il body painting di Concetta Curci». Quest’ ultima è stata una delle novità più sorprendenti, la truccatrice ischitana ha realizzato, infatti, delle vere e proprie opere d’arte su corpo. Ogni venerdì una modella diversa su cui disegnare e dipingere. Altra novità di quest’anno? I ritratti del fotografo Simone De Sanctis che ha immortalato tutti i protagonisti di borgo in festa, un bel ricordo da portare a casa. «Sono tutte cose che ravvivano il territorio, se lo facesse ogni attività i risultati sarebbero davvero enormi. Ringrazio gli artisti, 18 gruppi per sole otto postazioni. Li abbiamo incastrati a turnazione facendo un calendario a fine giugno per dare a tutti la possibilità di esibirsi. La cosa bella è poi che a loro non interessa il contributo economico, ma partecipano all’evento perché amano il borgo e l’isola. Credo sia questo l’elemento  più bello di borgo in festa: l’unione di noi commercianti, qualcosa di difficile di avere qui a Ischia dove vince l’individualismo». Ed è proprio partendo da queste idee e da questa unione che il pensiero è già rivolto a borgo in festa 2019, presto i commercianti si riuniranno per stilare un nuovo calendario e far crescere sempre d più questa bella manifestazione. «Quest’anno – ha concluso D’Orta – abbiamo avuto tanti gemellaggi come quello che ci ha permesso di portare le Lambrette a Ischia Ponte o la pista di pattinaggio. Per questo devo ringraziare il Sindaco, il Comandante dei Vigili e tutta l’amministrazione comunale per il sostegno e l’appoggio che non ci hanno mai fatto mancare».

 

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