CRONACAPRIMO PIANO

Borrelli e gli insulti omofobi

Violenze, minacce, discriminazioni. Cronache delle aggressioni che raccontano un’Italia sommersa dall’odio con insulti gratuiti e invidia dilagante. A Ischia il signor Gigi Lista attacca il  consigliere regionale Francesco Borrelli reo della sua troppa visibilità

Offese, insulti, minacce, aggressioni sono all’ordine del giorno sul web e sui social. Anzi, è diventato il modo più “reale” per discutere per alcune persone, molto spesso che utilizzano i social per avere quel momento di notorietà.

Le cronache via social degli ultimi giorni raccontano che anche da noi, a Ischia, si è “sprofondati” nell’odio. Non ultimo il video del signor Gigi Lista che ha voluto imitare e beffeggiare il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli: «io non ho mai fatto una c…o nella mia vita». A dare man forte a Gigi Lista, altri due suoi amici. Anche loro puntano all’aggressione: «Consigliere ti si ritagliato il titolo di scemo che cammina in mezzo alla strada» e ancora «Consigliere quante volte ha visto la figa».

Borrelli è un “politico green” ma anche un sognatore ingenuo che ha portato avanti diverse battaglie affinché la sanità Campania migliorasse. Ricordiamo la denuncia per l’’invasione di formiche all’ospedale Giovanni Bosco, gli scarichi velenosi nei tombini a Mergellina, i parcheggiatori abusivi. A luglio dello scorso anno, è riuscito in pochi giorni a raccogliere oltre 4 mila firme per presentare in parlamento una proposta di legge popolare per chiedere l’arresto dei parcheggiatori abusivi. E’ ci è riuscito!  L’emendamento al Decreto Sicurezza, prevede l’arresto di chi esercita l’attività di parcheggiatore abusivo. E’ forse un politico fuori posto, non capito da tutti, a volte tradito dai dirigenti nazionali del suo stesso partito, forse affronta i problemi con toni forti, ma sempre con una rigorosa aderenza al senso pratico, che in sostanza vuol dire capire la gente e poi impegnarsi a risolvere i tanti problemi del vivere quotidiano nel territorio campano. Il suo modo di fare politica può non piacere, può essere criticabile ma certamente è condivisibile.

Prima di essere politico, Francesco Borrelli, è giornalista, grande comunicatore, ambientalista e infine amministratore pubblico ma è soprattutto la voce, il megafono, l’amplificatore dei cittadini che subiscono ingiustizie, prepotenze, soprusi.

Borrelli si sta impegnando concretamente, da tempo, per ricostruire un rapporto di fiducia tra attori politici e cittadini. Un Borrelli che continua indomito sulla strada del «né di destra né di sinistra», che non teme critiche rispetto a chi lo accusa di cercare solo visibilità, ma che si preoccupa di far capire alla gente che deve smettere di aver paura nel dire ciò che pensa ed è pronto a riservare loro tutti gli strumenti per far alzare l’asticella dell’attenzione da parte della politica nazionale, degli amministratori locali e della magistratura. La funzione di Francesco Borrelli, quella di contro-narrazione, quella di illuminare gli angoli più oscuri, viene svolta ogni giorno.

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E allora vorrei rivolgermi a questi tre uomini che hanno voluto dedicare  tempo ad insultante un consigliere regionale che ogni giorno rischia la propria vita per contrastare gli arroganti, i prepotenti e i presuntuosi. 

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Una antica favola racconta del giorno in cui scoppiò un grande incendio nella foresta.

Tutti gli animali abbandonarono le loro tane e scapparono spaventati.

Mentre se la dava letteralmente a gambe, il leone vide un colibrì che stava volando nella direzione sbagliata.

«Dove credi di andare?» – chiese il Re della Foresta – «c’è un incendio, dobbiamo scappare!”.

Il colibrì rispose: “Vado al lago, per raccogliere acqua da buttare sull’incendio».

Il leone domandò prontamente: «Sarai mica impazzito? Non crederai di poter spegnere un incendio gigantesco con quattro gocce d’acqua?».

Al che, il colibrì concluse: «Io faccio la mia parte. Tu sei scappato e stai ridendo di me. Se non avrai più la foresta non lamentarti se non potrai più viverci».

Noi speriamo che nella nostra foresta ci siano sempre più colibrì e meno ‘leoni’ cialtroni e speriamo che questi tre signori riescano a cogliere il significato.

Un passaggio consentitemelo: siamo al delirio mistico 

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