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Borrelli scrive a Grimaldi: «Si paghino gli alberghi che hanno ospitato gli sfollati»

CASAMICCIOLA TERME. Un intervento tanto atteso, e reclamato in ultima istanza dal presidente di Federalberghi Ischia ma più volte richiesto dal sindaco di Casamicciola Giovan Battista Castagna, che negli ultimi tempi aveva effettuato un “pressing asfissiante” per cercare di porre rimedio ad una problematica che stava raggiungendo (e per la verità non è ancora risolta) il cosiddetto punto di non ritorno. Il capo dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha indirizzato una nota al commissario per l’emergenza Giuseppe Grimaldi e per conoscenza ai sindaci dei Comuni colpiti dal sisma avente ad oggetto “Assistenza alla popolazione presso le strutture alberghiere”. Ed è una nota, quella di Borrelli, nella quale si chiede di provvedere al saldo delle spettanze di tutte le strutture ricettive che hanno ospitato gli sfollati dopo l’evento del 21 agosto.

Nella sua nota il responsabile della Protezione Civile scrive: “Sono pervenute a questo dipartimento segnalazioni, ultima quella di Federalberghi Ischia del 23 marzo u.s., in ordine alla necessità di provvedere ai pagamenti pendenti per l’ospitalità alberghiera fornita alla popolazione sfollata a causa del sisma in oggetto. Tale esigenza è stata rappresentata anche dai Comuni interessati durante gli incontri tenutisi ad Ischia dal 13 al 16 marzo u.s., i quali hanno evidenziato che, ad oggi, gli albergatori in regola con il DURC hanno ricevuto il solo saldo dei giorni del mese di agosto e un acconto per il mese di settembre, con le conseguenti difficoltà relativamente al pagamento dei fornitori e del personale. I crediti che vantano nei confronti delle amministrazioni comunali ammonterebbero a circa quattro milioni di euro (Hotel Tirrenia 800.000 euro, Hotel Letizia 600.000 euro, Hotel Villa Tina 300.000 euro, ecc. E’ pertanto di tutta evidenza che risulta urgente il pagamento degli albergatori da parte dei Comuni e conseguentemente il trasferimento delle relative somme da parte di codesto commissario ai predetti enti locali”.

E’ insomma un appello chiaro, quello che Borrelli rivolge a Grimaldi prima di aggiungere nella sua nota: “A tale scopo, atteso che tali pagamenti risulterebbero ancora pendenti in quanto ancora non risultano in molti casi completate le previste verifiche da parte dei Comuni interessati, finalizzate alla dimostrazione dei requisiti di ordine morale, si rappresenta che questo Dipartimento ha contattato il servizio Avcpass dell’ANAC allo scopo di verificare se l’acquisizione della documentazione tramite la predetta banca dati possa consentire tempestivamente di poter procedere alle verifiche necessarie. Secondo quanto appreso, la banca dati consentirebbe tempi più brevi rispetto all’invio delle singole richieste alle amministrazioni interessate che pure i Comuni hanno provveduto ad attivare. A tal fine sarà necessario richiedere agli operatori economici il cd ‘passOE’ che, pur rappresentando un onere in capo agli albergatori, consentirebbe di accelerare le procedure e di avere l’immediatezza della disponibilità dei dati per i pagamenti successivi in quanto già presenti in banca dati”. Il capo dipartimento della Protezione Civile aggiunge che “nelle more delle predette verifiche, tuttavia, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 163 del decreto legislativo n. 50/2016 ed in analogia con quanto avvenuto in occasione del sisma in centro Italia, si potrebbe procedere per intanto almeno al pagamento del cinquanta per cento delle somme dovute relativamente alla sistemazione alberghiera, sulla base dell’acquisizione della seguente documentazione da parte dei Comuni, attraverso le piattaforme online e nelle more delle verifiche degli altri documenti occorrenti: Durc, Cig, verifica Equitalia per importi superiori a 5.000 euro”. Ora, come abbiamo più volte raccontato sappiamo bene che alcune strutture non sono in regole ma Borrelli chiude con un ultimo passaggio parimenti significativo: “Infatti, poiché ai sensi dell’articolo 163 in caso di mancanza dei requisiti si deve comunque procedere ai pagamenti e al rimborso delle spese eventualmente già sostenute per l’esecuzione della parte rimanente, nei limiti delle utilità conseguite, l’eventuale differenza, in caso di esito negativo potrebbe essere recuperata a valere sui successivi versamenti, ferma restando la risoluzione del contratto”.

Gaetano Ferrandino

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