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Borse di studio al Comune di Ischia, nominata la commissione

ISCHIA – Con un decreto a propria firma il vicesindaco di Ischia, Enzo Ferrandino, ha di fatto comunicato la costituzione della commissione di gara relativa all’istituzione delle borse di studio da fruire presso l’ufficio tecnico comunale di Ischia. Tre borse, per essere precisi, che erano state indette dalla giunta municipale in una delibera ad hoc che era stata votata lo scorso 17 febbraio e che sono destinate a giovani in possesso del diploma di geometra. Entro la data ultima per presentare la propria candidatura, presso il palazzo municipale di via Iasolino sono pervenute una serie di istanze e precisamente quelle di Filippo Cristiano Di Leva, Francesco Chierchia, Roberto Lupa, Filippo Buono, Gaetano Esposito, Domenico Patalano, Antonio Di Costanzo, Carlo Maria Starace e Davide Di Costanzo.

Nel decreto si ricorda che l’art. 4 del bando emesso a suo tempo recitava che “ai fini della verifica e dell’attuazione di quanto previsto dal presente bando verrà costituita apposita commissione di gara che provvederà, con insindacabile giudizio, alla valutazione delle istanze per l’ammissione e alla scelta dei vincitori”, e di conseguenza si ritiene pertanto “necessario costituire una commissione giudicatrice per esaminare le istanze per l’ammissione e successiva compilazione di una graduatoria di merito che sarà trasmessa al responsabile del procedimento per gli adempimenti conseguenziali”. Ebbene, dal Comune è stato deciso che detta commissione sarà formata dall’ing. Francesco Fermo (responsabile SUE), dall’arch. Silvano Arcamone (responsabile servizio 7) e dal geom. Giovanni Conte (responsabile servizio 14 del Comune di Ischia). Fermo ricoprirà l’incarico di presidente, Arcamone e Conte di commissari. Nell’atto, inoltre, si fa presente anche che ai componenti della medesima commissione non verrà corrisposto alcun compenso.

Per il resto, nel decreto si citano anche altri punti interessanti e relativi alla posizione all’interno della macchina comunale dei futuri vincitori delle borse di studio, partendo dal presupposto che le stesse “presentano caratteristiche originali che le differenziano sia dal rapporto di lavoro autonomi, in quanto non trattasi di opera o servizio realizzato con lavoro prevalentemente proprio verso un corrispettivo, sia dal rapporto di lavoro subordinato”, ma anche “che non vi è vincolo di subordinazione gerarchica poiché i vincitori di borse di studio non hanno alcuna corrispondenza funzionale con i livelli della pianta organica comunale e pertanto prescindono da qualunque legge, regolamento o norma che la regoli” e infine “che l’attività deve essere necessariamente svolta nei locali del Comune in quanto necessita dell’uso degli strumenti informatici e dei programmi specializzati in essi contenuti e di dati che non sono reperibili altrove”. Esaurito questo ulteriore step, al palazzo ischitano non resta che fissare la data per i colloqui e capire chi, tra coloro che hanno preso domanda, potrà fregiarsi di questa borsa della durata di un anno e che prevede un compenso mensile di cinquecento euro.

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