CRONACA

Boschi come discariche, la denuncia di Verdi

Ancora una volta la sezione isolana guidata da Mariarosaria Urraro mette in evidenza l’abbandono indiscriminato di rifiuti (anche pericolosi come l’amianto) nelle aree verdi del territorio isolano

Una nuova pesante denuncia, l’ennesima di un gruppo sempre attento alle problematiche insistenti sul territorio soprattutto quando riguardano l’ambiente. La sezione dei Verdi di Ischia, guidata da Maria Rosaria Urraro, mette ancora una volta il dito nella piaga evidenziando fenomeni di inciviltà che appartengono alla comunità ischitana e che regalano un pessimo biglietto da visita anche in questo periodo a cavallo tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, che continua ad essere straordinariamente proficuo dal punto di vista delle presenze turistiche. Il monito dei Verdi è come al solito corredato da testimonianza fotografica (le immagini le vedete in pagina) che ancora una volta non lascia adito ad alibi o commenti di sorta. Facciamo veramente pena, punto e basta, c’è poco da dire. Non a caso la Urraro esordisce così: “Continuiamo imperterriti a sputare nel piatto dove mangiamo e a umiliare le nostre aree verdi. Ormai siamo in autunno inoltrato e nonostante tutto non è difficile trovare turisti con zaino in spalla a fare trekking nei nostri boschi per respirare aria pura e immortalare e condividere le tante bellezze che ci riserva la natura. Eppure ci sono ancora ischitani che pur vivendo di turismo, trasformano i nostri boschi in veri e propri immondezzai. Disamorati della propria isola che con le proprie bellezze gli consente ancora di vivere una vita comoda e dignitosa. Alcuni squallidi individui, che spesso sono genitori e nonostante questo continuano a minare il futuro dei loro figli, mortificando e sporcando i nostri polmoni verdi, i boschi, una delle ricchezze più importanti che la nostra bella Ischia possiede. Non è difficile trovare disseminati nei nostri boschi rifiuti di ogni genere, alcuni dei quali pericolosi, come l’amianto, l’asfalto o le batterie delle auto”.

La denuncia polemica poi prosegue: “Da tempo la sezione isolana di Europa Verde è impegnata nel contrasto di questi fenomeni. Di fatto abbiamo scoperto delle vere e proprie discariche di rifiuti pericolosi che contenevano amianto, asfalto, batterie di auto, olii esausti e materiali edili di risulta nei nostri boschi e sempre abbiamo chiesto l’intervento dei Carabinieri, i quali a differenza dei politici che lavorano nelle stanze dei bottoni, si sono mostrati sensibili a queste problematiche. Ma nonostante tutto i soliti cialtroni continuano imperterriti e indisturbati perché non vengono messi in campo strumenti di controllo che possono mettere fine al loro disegno criminale, perché chi abbandona rifiuti nel bosco, soprattutto quelli di natura cancerogena, come l’amianto, sono da considerarsi dei criminali e come tali andrebbero trattati. Da tempo chiediamo per il contrasto di questi fenomeni l’ausilio di foto trappole, video camere e droni non solo per individuare i responsabili di tali scempi ma anche per prevenire il fenomeno del bracconaggio e gli incendi che nella quasi totalità sono di natura dolosa. L’uso della tecnologia consentirebbe di offrire ai carabinieri forestali un valido supporto, tenendo presente che il numero di militari presenti sul territorio isolano è a mio avviso insufficiente, tenendo presente che da quando i forestali sono stati assorbiti dall’Arma, questi si devono occupare anche dell’agro alimentare e quindi il loro carico di lavoro è aumentato. La politica dovrebbe quindi investire tempo e denaro per la protezione delle aree boschive, destinandone una parte alla scuola, luogo che dovrebbe formare i nostri bambini, creando senso civico e critico. Invece da decenni i governi che si sono susseguiti hanno solo effettuato tagli alla scuola”.

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