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Botte alla moglie ischitana, chef a processo

La vittima è una pasticcera 43enne nostra concittadina che ha raccontato in aula le presunte violenze subite dal marito, originario del viterbese. Dalle vacanze estive del 2021 all’aggressione in casa davanti alla figlia, un mese e mezzo di paura e umiliazioni

DI GIOSUE’ ROSACROCE

Venticinque anni di matrimonio andati in frantumi in appena un mese e mezzo. È la storia di una pasticcera 43enne di Ischia che ieri, tra le lacrime, ha ripercorso in aula le presunte violenze subite dall’ex marito, uno chef originario della provincia di Viterbo, oggi imputato per maltrattamenti aggravati in famiglia. Secondo quanto raccontato dalla donna davanti al collegio giudicante, tutto sarebbe iniziato nell’estate del 2021, durante una vacanza che avrebbe dovuto essere un momento di serenità familiare. “Scoprii che mio marito mi tradiva – ha riferito –. In camera d’albergo, davanti a nostra figlia, mi diede una testata sull’arcata sopraccigliare sinistra. Non andai al pronto soccorso perché, essendo ancora innamorata, non capii se lo avesse fatto di proposito o no”.

Il matrimonio, già incrinato, si sarebbe poi definitivamente spezzato a settembre dello stesso anno. “Ammetteva di avere una relazione extraconiugale e andò a vivere dai suoi – ha aggiunto la 43enne ischitana – quando tornava per vedere nostra figlia mi umiliava, dicendomi che senza di lui non sarei stata capace di fare nulla e che ero una fallita”. L’episodio più grave, secondo l’accusa, si sarebbe verificato il 13 ottobre 2021. “Venne a casa – ha ricordato la donna – e mi chiese la carta di credito collegata al conto cointestato, oltre alle chiavi dell’auto. Lo invitai più volte ad andar via, ma mentre teneva la bambina in braccio mi colpì con due calci alla caviglia e mi insultò. Allora bussai alla porta di mia sorella e chiamai i carabinieri”. Ora lo chef dovrà rispondere delle accuse davanti al tribunale. La prossima udienza è attesa per le prossime settimane.

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