CRONACAPRIMO PIANO

Bradisismo, è caos al porto di Pozzuoli

Crescono gli effetti sulla banchina dello scalo flegreo e le ripercussioni cominciano a diventare pesanti: per imbarcare i bus Eav e alcuni automezzi si è reso necessario l’ausilio di bobcat

Non diminuiscono, anzi crescono come gli effetti del bradisismo i problemi per i collegamenti con le isole a causa della banchina in costante fase di innalzamento. Per effetto del bradisismo nel porto di Pozzuoli c’è una situazione complicatissima, da tanto, troppo ormai e che sta diventando addirittura drammatica nei collegamenti quotidiani da e per le isole del golfo. Intuibili gli effetti tragici che potrebbe avere in caso di emergenza e di fuga per rischio eruttivo, dal momento che manca un piano speditivo nello stesso porto come ha scritto il nuovo comandante Edoardo Russo ormai settimane fa. La crisi bradisismica in atto nei Campi Flegrei sta coinvolgendo anche i trasporti marittimi per Ischia e Procida per via delle difficoltà e dei pericoli indotti dall’innalzamento delle banchine del porto di Pozzuoli.

Ieri l’ennesima dimostrazione del grave problema in uno scalo dove transitano ogni anno oltre un milione di passeggeri e più di 300 mila veicoli per le isole, tra cui la maggioranza degli automezzi destinati a garantire l’approvvigionamento delle merci. Nel corso delle operazioni commerciali la MN Medmar Giulia, la cui partenza era prevista per le 16,30, è rimasta bloccata in porto per oltre un’ora impossibilitata ad imbarcare gli automezzi a causa del portellone troppo alto. Bobcat e ruspe sono giunte in banchina per consentire ai veicoli di salire a bordo e garantire l’operatività. Anche i nuovi bus Eav pollicino destinati ad Ischia e Procida per essere immessi in servizio sono rimasti sul molo in attesa di essere imbarcati con l’ausilio di una pala meccanica. Notevoli i disagi ed i ritardi. Il traghetto di linea è stato costretto a ripartire alla volta delle isole con notevole ritardo che si accumula ad altri ritardi sulla filiera e con disagi a catena.

Con le banchine portuali divenute molto più alte, le operazioni di imbarco e sbarco dai traghetti sono divenute, infatti, lunghissime e complicate tanto che in più di un’occasione bus e camion sono rimasti a terra. Non sempre si può intervenire con i mezzi meccanici e gli ausili. Oltre ai disagi anche i costi ed i pericoli lievitano. Inoltre, anche il fondale marino è risalito di diversi centimetri rendendo così la secca prospiciente la banchina Emporio, in particolare nei giorni di bassa marea e vento forte, una seria minaccia per le navi che si trovano a manovrare per entrare ed uscire dal porto. Da inizio anno, ormai non si contano più gli episodi di insabbiamento delle navi, risolti per fortuna senza danni.

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Più vecchio
Più recente Più Votato
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex