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Bufera a Forio, spuntano le strisce blu anche per le moto

L’iniziativa dell’amministrazione di Forio è un duro colpo alle già minate finanze dei cittadini foriani, isolani ma anche dei turisti. La sistemazione “chirurgica” degli stalli nelle aree strategiche

Una vera e propria bufera, con la protesta che dilaga senza freno alcuno. Sui social, per adesso, perché è risaputo che il cittadino isolano quando si tratta di scendere in piazza o alzare la voce in maniera reale e non virtuale per far valere i propri diritti è sempre un po’ restio a mettersi in moto. Ma quanto successo ieri mattina a Forio, quasi come un fulmine a ciel sereno, è davvero uno “schiaffo” insopportabile per turisti e soprattutto residenti, che si vedono ancora una volta vessati nella tasca, in questo momento ancora più fragile e vuota del solito vista l’emergenza coronavirus. L’amministrazione comunale, non ce ne vogliano i diretti interessati, colpisce senza pietà e soprattutto lo fa in maniera scientifica. Sì, perché all’ombra del Torrione si sono fatti venire la brillante idea di istituire l’obbligo della sosta a pagamento su strisce blu anche per i mezzi a due ruote. Che dunque adesso non possono più parcheggiare a titolo non oneroso. E prima di scendere nei dettagli parlando di tariffe, è appena il caso di rimarcare come dal palazzo municipale di via Genovino abbiano colpito in maniera “chirurgica”, perché le strisce blu sono state sistemate in luoghi strategici del paese e dove manco a dirlo la concentrazione di motocicli e notevole.

Vi facciamo qualche esempio, il primo crediamo sia iconico. Parliamo di via Giovanni Mazzella, dove insiste la spiaggia di Cava dell’Isola, luogo di ritrovo soprattutto di centinaia di giovani che si muovono quasi sempre con le due ruote. E vogliamo parlare di via Cristoforo Colombo e dintorni? Nei pressi del Bar La Lucciola e di fatto all’ingresso del paese, come dire a Forio ti danno il benvenuto: anche se parcheggi il mezzo all’ingresso, ti tocca mettere in ogni caso mano alla tasca. Non poteva mancare all’appello via Marina, che con i suoi locali e la movida raccolgono flussi notevoli di persone soprattutto nella fascia serale e notturna. Non poteva rimanere indenne l’area attigua alla spiaggia di San Francesco così come il Piazzale di Sorgeto, altra area ambitissima per ovvi motivi nel periodo estivo e non solo. Potremmo continuare ma per quel senso del pudore che ci caratterizza (nonostante la vicenda meriterebbe che fosse messo da parte) preferiamo fermarci. E a questo punto soffermiamoci sui costi. Come vedete dalla foto pubblicata in pagina fermarsi col ciclomotore costerà un euro. Poi fa niente se magari dovete solo comprare il giornale o consumare un caffè, questo è. C’è però la possibilità di acquistare un ticket valido per l’intera giornata, al “modico” costo di quattro euro. Insomma, se volete passare una giornata in spiaggia, non bastano gli aumenti praticati dai gestori degli stabilimenti balneari, adesso si aggiunge un’ulteriore “gabella”. Ma corre voce che a Forio la gente non debba avere motivo di lamentarsi, perché in fondo si può sempre ricorrere all’escamotage dell’abbonamento mensile, destinato ovviamente ai soli residenti: 12 euro e passa la paura e – udite udite – parcheggi anche ovunque.

Restando in attesa di capire se davvero questa iniziativa avrà vita lunga o se qualcuno si deciderà a sdegnarsi, ci poniamo un paio di interrogativi e quesiti prima di mandare (per adesso) la questione in archivio. Il primo: in un’isola in cui da sempre si parla di disincentivare i cittadini dall’utilizzo delle autovetture può mai essere questa una iniziativa sensata? La risposta è talmente scontata che riteniamo il “no” decisamente superfluo. La seconda: lo scorso anno si paventò l’installazione delle strisce blu per i mezzi a due ruote a Forio, ma ricordiamo che all’epoca Gianna Galasso – prima che il progetto andasse in porto – si affrettò a prendere le distanze dallo stesso. E allora, forse anche per evitare crisi politiche, non se ne fece nulla per buona pace di tutti, in primis dei cittadini. Ci aspettiamo che l’avvocato sappia battere i pugni sul tavolo anche in questa occasione, per quanto abbiamo il sospetto che a cose fatte diventi tutto più difficile e magari anche incomprensibile e paradossale. Ma se è già un qualcosa di estremamente complesso digerire una “stangata” del genere, lo è ancora di più in questa complessa e delicata estate 2020. Non ce ne voglia nessuno, ma stavolta a Forio hanno davvero toppato. E di brutto. La postilla è affidata al commento dei Verdi, che arriva da una nota diffusa dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e dalla responsabile della sezione isolana Mariarosaria Urraro. Che all’unisono affermano: “In un periodo di crisi economica, come questo che stiamo affrontando, dove già bisognerebbe abolire molte strisce blu o ridurne sensibilmente i costi, mettere il parcheggio a pagamento anche per gli scooter ci sembra qualcosa di profondamente sbagliato. Tanta gente ha perso il lavoro, tante attività si sono fermate, diversi alberghi non hanno riaperto, a dimostrazione di ciò, e per questo crediamo che questo voler battere cassa ad ogni costo non è accettabile. Pertanto, chiediamo al Comune di Forio di fare un’inversione di marcia e di rimuovere gli stalli a pagamento”.

Sull’argomento è intervenuto anche l’ex consigliere foriano Vito Iacono: “C’è chi pecca di ingordigia e di avidità e chi di distrazione ed a pagare sono sempre i cittadini. Non è il tempo delle polemiche e men che meno delle contrapposizioni. Ma almeno sia il tempo del buon senso. E quella di imbrattare marciapiedi dalla pavimentazione pregiata e strade per mettere le mani nelle tasche vuote dei nostri giovani senza lavoro e dei nostri cittadini e coraggiosi ospiti non sembra proprio una buona idea. Bisognerebbe favorire la fruibilità i spazi e servizi. Scopro per caso che la tariffa minima delle strisce blu all’ingresso del paese cosa il doppio di un caffè e così il cittadini decide di andare altrove ed ora pagano anche gli scooter, così come a Cava dell’Isola. Eppure dicevano che quella era dei nostri giovani ed era libera ed invece ti fanno pagare il pedaggio per alimentare chissà quale logica e dinamica. Sono convinto che il Sindaco si ravveda come pure le opposizioni guardino le carte con maggiore attenzione visto che il provvedimento risalirebbe a mesi e tanto si poteva e si doveva fare prima della concretizzazione di un atto dalla evidente dubbia legittimità oltre che sconsideratezza!”.

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