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Buio pesto nella storica piazza Luigi Mazzella, “Borgo in festa” da correggere

Non vorremmo che con la mancanza di  un pizzico di sale in più si rischia di perdere la minestra. E’ il vecchio saggio delle nostre nonne e nonni  che vale oggi come per sempre, a fronte di una decisione non presa allo scopo  di risparmiare sul bilancio. E’ l’errore che commettono tutti  coloro che impegnati in programmazioni festive,  sostengono che in fin dei conti  la…minestra sarà buona lo stesso. Niente affatto.  Se si coglie per tempio il difetto, bisogna intervenire subito per non pregiudicare tutto ciò che di buono  si sta facendo.  La premessa  è riconducibile al programma  in atto dei Venerdi  del Borgo in Festa  nella rilanciata Ischia Ponte. Al  riguardo,  due sono gli aspetti  delle  serate  festive settimanali  che attirano nel  Borgo di Celsa un fiume di persone in cerca di sempre nuove emozioni, che ci lasciano, a dire il vero, abbastanza perplessi. E cioè:  il tipo di musica espresso dai  gruppi  musicali dislocati  in varie postazioni lungo tutto il Borgo, da via Seminario al Piazzale Aragonese, fin sotto al Castello e l’ambientazione triste della  storica piazza Luigi Mazzella  lasciata inspiegabilmente al buio, così come del resto lo è anche nelle sere  ordinarie della settimana. Per non essere fraintesi,  diciamo subito che è lungi da noi l’dea di voler sminuire l’importanza e la bellezza dei Venerdì del Borgo in Festa, che consideriamo felice iniziativa bene organizzata che per giungere al top deve poter rivedere i due aspetti  lamentati sopra. Ad esempio, per ciò che concerne la musica ci piace riportare il pensiero in merito di Pietro Di Meglio postato su facebook, il quale afferma: ” mi piace, ma credo che sarebbe opportuno diversificare le tipologie di musica. Per es. jazz, swing, latino, rock, classica etc. Per evitare che si possa avere l’impressione che suonano tutti la stessa cosa”.

L’ osservazione del Di Meglio è giusta e la giriamo subito agli organizzatori, affinchè  possano disciplinare questo settore invitando i Complessini ed i loro bravi componenti ad offrire musica e canzoni che per davvero  emozionano la gran massa di persone che vi accorre. La tipologia di musica invece che piace a noi, pur ammettendo la diversificazione, ed alla stragrande maggioranza di pubblico che affolla la vecchia Ischia Ponte,  richiamo di storia e di bella architettura antica, è quella classica del vasto panorama delle belle canzoni napoletane  del ‘700, ‘800 e primo 900 a cui aggiungeremmo un bel repertorio di musica e canzoni italiane degli anni ’60 e ’70 molto gradite oggi, dal pubblico giovane. Alcuni gruppi musicali tipo I Personal con la loro brava cantante  Rossella Arcamone e qualche altro, nei precedenti Venerdì del Borgo in Festa, hanno seguito questa strada raccogliendo meritati applausi ed affollamento davanti alle loro postazioni. Altri invece hanno rumoreggiato con musica Rock e Jazz disarmonizzando un ambiente che meritava ben altra…sinfonia. La nostra non è una “dissacrazione” dell’impegnativo lavoro altrui, che lodiamo per la passione e professionalità con cui viene svolto. Vuole essere invece una onesta critica costruttiva a fin di bene per il cambiamento. La nota maggiormente dolente che non ci fa fare salti di gioia è altresì il triste destino in cui, da tanto tempo, versa la storica piazza Luigi Mazzella che non ritrova la “luce” nemmeno in occasioni speciali di festa come quelle anche dei Venerdì al Borgo in cui  viene coinvolta.

Il problema è che, quella che un tempo era il cuore pulsante, il centro nevralgico, il luogo delle maggiori attività sociali e commerciali, degli incontri ordinari e speciali della Ischia Ponte  prima degli anni ’70, non è più una piazza. Ha smesso di esserlo da quando, sul finir degli anni ’60, le cambiarono i connotati, mutilandola e privandola senza cognizione di causa, dei suoi due storici marciapiedi per ricavare spazio, al fine di trasformarla in uno squallido parcheggio. I Venerdì del Borgo in Festa, finora non sono serviti a rianimarla ed a restituirle la tradizionale bella “facciata” che noi tutti con nostalgia ricordiamo. Rispetto agli altri punti del Borgo, la ex piazza Luigi Mazzella appare  come  luogo di passaggio, per giunta al buio, quindi triste e lontana dall’ambiente allegro e festoso di questi particolari venerdì celebrativi di cui Ischia Ponte e la sua gente e non solo, stanno beneficando da oltre un mese, e ne avranno fino alla fine di settembre. Per colmare questa brutta lacuna, almeno nei venerdì del Borgo in festa, quella che è stata la piazza per eccellenza del Centro Storico di Ischia Ponte, potrebbe essere riportata alla…luce attraverso un’apposita posticcia e momentanea  illuminazione con le tradizionali e funzionali lampare  decorate con reti dei pescatori e nasse che bene si sposano con la storia antica della marina del Borgo. Si tratterebbe di un’operazione di promozione emergenziale con finalità di sopravvivenza estetica in un contesto ambientale ancora alla ricerca della ottimizzazione.

Antonio Lubrano (antoniolubrano1941@gmail.com)

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