Buoni spesa ed esposto di Mennella, arriva la risposta di Borrelli
Il capo dipartimento della Protezione Civile risponde alle richieste del consigliere di minoranza che avanza ombre sull’assegnazione delle somme: e lo fa dichiarandosi “incompetente”
Sulla giustezza e la legittimità dell’operato del Comune di Casamicciola Terme nell’erogazione dei Buoni spesa con i fondi stanziati dal governo centrale a seguito dell’emergenza coronavirus, non dovrà essere la Protezione Civile a pronunciarsi. E’ questa la risposta che è pervenuta dalla capitale e che è stata trasmessa al consigliere comunale di minoranza, Luigi Mennella (che aveva presentato un esposto chiedendo verifiche sulle modalità di assegnazione dei predetti buoni) , al dipartimento per gli affari territoriali del Ministero dell’Interno, all’Associazione Nazionale Comuni Italiani e al Comune di Casamicciola Terme.
La nota ha ad oggetto “Contributo economico erogato ai sensi dell’ordinanza del capo dipartimento della Protezione Civile n. 658 del 29 aprile 2020 recante ulteriori interventi urgenti di protezione civile in relazione all’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili”. Nella parte iniziale della missiva si legge che “con nota acquisita al protocollo del Dipartimento n. 31713 del 28 maggio u.s., la S.V.(qui Borrelli si rivolge a Mennella, ndr) – ha chiesto allo scrivente di intervenire con immediatezza al fine di revocare il contributo erogato al Comune di Casamicciola Terme ai sensi dell’ordinanza del capo dipartimento della protezione civile n. 658 del 29 aprile 2020”. Non solo, lo stesso Mennella chiedeva anche “di acquisire l’intera documentazione con dettagliata relazione, di valutare il blocco immediato delle somme”, nonché “di individuare i vari reati commessi dal sindaco e dai responsabili degli uffici del Comune di Casamiccio,a Terme”.
Accuse pesanti, quelle dell’esponente di minoranza al quale il capo dipartimento Angelo Borrelli replica scrivendo: “Al riguardo, nel prendere atto di quanto riferito, si rappresenta l’incompetenza dello scrivente in merito alle richieste azioni”. Insomma, il responsabile della Protezione Civile spiega di non poter soddisfare alcuna delle richieste formulate dal consigliere Luigi Mennella e in maniera analitica spiega anche il perché: “In ordine alla revoca delle somme erogate al Comune di Casamicciola Terme – sottolinea Borrelli – si evidenzia come le risorse di cui all’ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 658 del 29 aprile 2020 siano assegnate ai Comuni secondo il riparto proposto dall’Anci sulla base dei criteri indicati nell’ordinanza medesima dal Ministero dell’Interno a valere sul fondo di solidarietà comunale istituito sullo stato di previsione del medesimo Dicastero ai sensi dell’articolo 1, comma 380 della legge 228/2012, non trattandosi di risorse del Dipartimento”. Borrelli approfondisce anche la seconda richiesta dell’esponente politico che siede sui banchi della minoranza e al riguardo scrive: “In ordine alla richiesta di acquisire l’intera documentazione con dettagliata relazione di valutare il blocco immediato delle somme”, si rappresenta come tale documentazione non sia in possesso dello scrivente tenuto conto che non sono derogate le disposizioni relative al controllo di cui agli articoli 145 e 147 del decreto legislativo 267/2000 né l’articolo 161, comma 1, del medesimo decreto, in base al quale gli enti locali redigono una certificazione relativa ai principali dati del bilancio di previsione e del rendiconto della gestione dei fondi provenienti dal Fondo di solidarietà comunale”.
Fin troppo scontata anche la risposta di Borrelli in merito alla terza richiesta avanzata di Luigi Mennella, qui il capo dipartimento della Protezione Civile è lapidario: “Quanto all’ultimo punto, si rappresenta come eventuali condotte aventi rilevanza penale, poste in essere dai soggetti comunali nella gestione delle risorse di cui all’ordinanza del capo del Dipartimento della protezione civile 658 del 29 aprile 2020 debbano essere segnalate alle autorità competenti per i seguiti del caso”. Insomma, tradotto in maniera ancora più semplici, se si ipotizzano irregolarità di natura penale, è ovvio che ad essere compulsata debba essere l’autorità giudiziaria e non certo la Protezione Civile.