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Cacciapuoti: «La sicurezza stradale sull’isola è priorità, puntiamo a mortalità zero»

Il consigliere della Città Metropolitana di Napoli con delega alle Strade chiarisce l’importanza degli interventi che sono stati iniziati sul nostro territorio: stanziati complessivamente cinque milioni di euro

Ricordare il bollettino dei morti e feriti causati dalle strade ischitane strazia il cuore. Un desolante rapporto che fa assomigliare le strade isolane a una trincea di guerra. In un perimetro di poche decine di chilometri hanno perso la vita negli ultimi anni decine di persone e molte altre patiscono ancora oggi le conseguenze dei sinistri stradali. Davvero troppo per un’isola che fa dell’accoglienza la sua principale vocazione e che quindi per indole dovrebbe essere lenta e tranquilla, un’oasi di pace dove il traffico dovrebbe esser l’ultimo dei problemi e le morti in strada qualcosa di sconosciuto o per lo meno molto raro. I colpevoli sono sempre gli stessi: alta velocità, disattenzione alla guida, talvolta esasperati dall’uso di sostanze stupefacenti o dall’abuso di alcool. Per ora tale situazione rimane ancora lontana dal concretizzarsi, ma le istituzioni si stanno muovendo per raggiungere un obiettivo ambizioso ma doveroso: rendere le strade isolane sempre più sicure e ridurre drasticamente il numero di incidenti stradali sull’isola d’Ischia.

Raffaele Cacciapuoti, consigliere delegato alle strade della Città Metropolitana di Napoli, ha ricordato il numero impressionanti delle morti che dal 2007 si contano sulle strade dell’isola: ben ventidue. Una vera e propria strage che a Città Metropolitana vuole eliminare con interventi mirati e risolutivi. Sono 5 milioni e mezzo gli euro destinati alle nostre strade e i primi interventi sono già stati effettuati.

Chi ha imboccato l’ex SS 270, la famigerata sopraelevata protagonista di innumerevoli incidenti, anche mortali, avrà sicuramente notato la doppia striscia continua appena disegnata, un ulteriore deterrente per evitare i sorpassi su quella strada, comoda per aggirare il traffico del cuore pulsante di Ischia centro, ma anche un invito all’alta velocità che in non pochi casi si è tradotta in incidenti, anche mortali. Si tratta solo del primo di una lunga serie di interventi che interesseranno l’isola d’Ischia nell’ottica di una serie di azioni sul territorio che mirano a diminuire gli incidenti fino a raggiungere mortalità zero, un obiettivo in cui il consigliere della Città Metropolitana con delega alle strade, Raffaele Cacciapuoti crede fermamente:

Come promesso durante il convegno sulla sicurezza stradale tenutosi presso l’Hotel Manzi, i lavori sulla sopraelevata segnano la realizzazione di quanto promesso da lei e dal sindaco De Magistris. Quali sono i primi interventi che vedremo a Ischia?

«A seguito delle analisi visive della situazione isolana abbiamo ritenuto necessario ridisegnare la segnaletica orizzontale su tutta l’isola e in special modo sulla ex SS 270 dove siamo convinti che la realizzazione della doppia striscia continua possa funzionare da deterrente per i non pochi incidenti stradali che si verificano su questa strada. Ma non ci fermeremo qui. A breve verranno installati gli “occhi di gatto”, i fari luminosi che segnaleranno con ancora più precisione le strisce del manto stradale. Inoltre abbiamo previsto l’installazione di riflettori catarifrangenti nelle vicinanze della galleria e di rilevatori di velocità che ricorderanno all’automobilista la velocità, una serie di deterrenti che confidiamo possano essere di notevole aiuto per aumentare la sicurezza stradale».

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A quando invece l’installazione dei misuratori di velocità, che potrebbero davvero essere risolutivi e azzerare le occasioni di eccesso di velocità?

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«E’ nostra intenzione installare misuratori di velocità sia fissi che mobili – chiarisce il consigliere Cacciapuoti che però con rammarico precisa – ma per avere l’autorizzazione dobbiamo attendere il decreto di autorizzazione da parte del Prefetto. La ex Ss 270 è una strada di tipo C. Non è una strada a scorrimento veloce per la presenza dei numerosi varchi di ingresso posti lungo tutto il tragitto. Per tale motivo non possiamo fare altro che aspettare l’autorizzazione della Prefettura prima di poter installare i misuratori».

Quanto ha giovato il convegno tenutosi nel cuore dell’estate a Ischia sulla sicurezza stradale?

«Eravamo già a conoscenza della situazione delle strade dell’isola d’Ischia, ma comunicare con gli amministratori e cittadini che ogni giorno imboccano le strade su cui siamo chiamati ad agire rappresenta un fondamentale apporto di notizie e segnalazioni che indubbiamente giova sia alle istituzioni che alla cittadinanza. A seguito del convegno, ad esempio, abbiamo approfondito la situazione del ponte di Buonopane o dell’erosione del costone della ex SS 270 che stiamo monitorando».

Quali altri interventi crede siano necessari per ridurre concretamente il numero di sinistri stradali sull’isola d’Ischia?

«E’ sicuramente necessario installare, come già detto, dei misuratori di velocità. Purtroppo, c’è poco da fare, ma solo quando si mette mano alla tasca degli indisciplinati è possibile ridurre concretamente il numero di incidenti. Proprio in questi giorni ho avuto modo di informarmi sul caso del ciclista che pedalava con una sola ruota proprio sulla sopraelevata o, come visto di persona, ho notato persone parlare al telefono mentre erano impegnati a guidare. Educazione, alimentare il senso civico, organizzare nuovi convegni. Mantenere alta l’attenzione sulla sicurezza stradale è fondamentale per convincere anche i più restii a fare maggiore attenzione in strada. Aggiungerei che sensibilizzare i più giovani già dalla scuola, anni prima che possano accedere alla patente, è sicuramente la strada giusta per avere delle strade sempre più sicure. Strade che fortunatamente grazie alla forze dell’ordine e all’azione del vice questore Mannelli della Polizia e del capitano dei Carabinieri Angelo Pio Mitrione sono sempre ben presidiate. A fare da soli si fa prima, ma insieme si fa sicuramente meglio».

Ischia è anche famosa per la sua enorme mole di immatricolazioni. Un traffico davvero insostenibile. Cosa crede si possa fare sull’isola per ridurre tale sproporzionato numero di vetture che si traduce in un traffico a volte difficilmente gestibile?

«Conosco bene la situazione che sussiste a Ischia. Un numero di immatricolazioni sproporzionato rispetto al numero di abitanti, in una scala di quasi 1 a 1. Un auto per abitante contando anche neonati e non patentati. Che si trasforma in traffico congestionato. Ma – conclude il consigliere Cacciapuoti – perdonate la provocazione naturalmente ironica, io spero che a Ischia ci sia sempre traffico, sicuramente verrà rallentata la circolazione, ma non ci saranno incidenti causati dall’alta velocità!»

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