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Cadono calcinacci dal palazzo, arriva l’ordinanza di interdizione

ISCHIA – Un allarme scattato improvvisamente nella mattinata di ieri e che ha portato ad un repentino sopralluogo dell’ufficio tecnico ed all’adozione dei provvedimenti del caso. E all’emissione di un’ordinanza ad hoc firmata dal vicesindaco d’Ischia, Enzo Ferrandino, avete ad oggetto “Accertamento in via delle Terme 47, fabbricato proprietà Maione ed altri per uno stato di pericolo per la pubblica e privata incolumità”. Tutto ha avuto inizio intorno alle 11.30 del mattino quando il geometra Raffaele Mazzella – cofirmatario dell’ordinanza – è stato chiamato dal comandante dei vigili urbani di Ischia Giovan Giuseppe Pugliese per effettuare un sopralluogo in un palazzo che era stato interessato dalla caduta di calcinacci ed intonaci dagli intradossi e frontalini dei balconi del fabbricato.

Nella relazione che è parte integrante del provvedimento, si legge tra l’altro che “al piano terra, primo e secondo, nonché a livello del lastrico solare, vi sono balconi pensili (sbalzi di solaio) dal lato nord, sud ed est che si proiettano sull’area esterna circostante il fabbricato. Da detti sbalzi ed in particolare dall’ultimo del lato nord, in particolare dall’intradosso e dal frontalino, si sono staccati calcinacci ed intonaci che sono caduti nel balcone sottostante e nell’area esterna: il distacco ha messo in evidenza il ferro dell’armatura metallica che appare ossidata. In generale tutti i balconi destano una seria preoccupazione per il loro stato carente di conservazione e manutenzione ad eccezione dei balconi del lato est prospiciente la pubblica via e che rappresentano reale stato di pericolo per la pubblica e privata incolumità”.  Insomma, un pericolo a tutti gli effetti, confermato peraltro anche da una relazione dei vigili del fuoco che non a caso hanno interdetto la praticabilità delle predette aree così come il balcone del secondo piano lato nord.

Da qui nell’ordinanza si scrive che deve essere ordinata ad horas “la conferma dell’interdizione delle aree esterne circostanti il fabbricato dei lati nord, sud ed ovest nonché dei balconi dei lati nord e sud; l’esecuzione dei lavori e delle opere provvisionali necessarie (quali il dispaccio ed i punti pericolanti di calcinacci ed intonaci dei balconi); la messa in sicurezza definitiva dei balconi e di tutti gli altri sbalzi di solaio con idonei interventi sulle armature ed il calcestruzzo con rifacimento degli intonaci. Successivamente viene elencato il vasto e copioso numero di proprietari di appartamenti all’interno del fabbricato oltre che dell’amministratore del condomio. A tutti questi viene ordinato di provvedere ad eliminare lo stato di pericolo ed a presentare entro e non oltre il termine di 15 giorni la richiesta di idoneo titolo abilitativo, pena l’applicazione delle sanzioni di legge.

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