«Caffè Scorretto» «Benvenuto 2025»
Non fa in tempo a finire un anno che ne inizia uno nuovo. Le cose che rimangono identiche, il caro vita che resta uguale a prima. Anzi, aumenta. A smorzarlo, come sempre, ci sarà la fugace illusione di aver superato un ostacolo – o un limite? Niente paura. Ci riusciremo, anche questa volta. Qualcuno ha giurato che i prossimi dodici mesi saranno migliori dei precedenti.
I buoni propositi – puntualmente disattesi – si alterneranno ai desideri impegnati a far la fila sulla bocca di chiunque nel buio di una notte siderale concentrata in un anno. Il tutto sarà accompagnato da botti, feste, brindisi, abbracci, lenticchie e cotechini. I giornali continueranno a riempirsi lo stomaco d’interviste ondivaghe ai politici che esprimeranno i propri auguri ai fan e al popolo del web. A guardar bene c’è rimasto solo quello. I sindaci, chef dell’amministrazione, forniranno nuovi piatti e ricette su come rendere migliore l’anno nuovo. Se riusciremo ad andare su Marte magari o dopo aver convinto Elon Musk che siamo l’isola più bella del mondo, in parte, dipenderà da loro.
Non fa in tempo a finire un anno che ne inizia uno nuovo. Le cose che rimangono identiche, il caro vita che resta uguale a prima. Anzi, aumenta. A smorzarlo, come sempre, ci sarà la fugace illusione di aver superato un ostacolo – o un limite? Niente paura. Ci riusciremo, anche questa volta
Non avrà alcuna importanza se nei decenni precedenti molti hanno elencato e fatto lo slalom tra i problemi in menù – la continuità territoriale a singhiozzo con le corse degli aliscafi spezzate a causa di piogge e maltempo, il lavoro sottopagato e i diritti sociali disattesi, o le complicazioni riguardanti il traffico e i “mali” dell’ospedale – ma nessuno ha mai pensato davvero di metterci mano.
Ci sarà una nuova squadra di primi cittadini, gli stessi dell’anno prima. Pronti a fare fronte comune, disintegreranno interrogativi e i dubbi sull’intelligenza (artificiale), sul marketing territoriale e sull’isola. Si promuoveranno di nuovo direttori artistici di eventi perché, lo abbiamo capito, la pubblicità è l’anima del commercio. Sentiremo parlare ancora di sigle e laboratori. DMO, MDMA e la coca-cola cantata da Vasco Rossi saranno sulla bocca – e non solo – di molti. La politica sarà il pane in cui avere fiducia su questa ruota panoramica isolana.
Non avrà alcuna importanza se nei decenni precedenti molti hanno elencato e fatto lo slalom tra i problemi in menù – la continuità territoriale a singhiozzo con le corse degli aliscafi spezzate a causa di piogge e maltempo, il lavoro sottopagato e i diritti sociali disattesi, o le complicazioni riguardanti il traffico e i “mali” dell’ospedale – ma nessuno ha mai pensato davvero di metterci mano
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Specie per chi non ha più i denti, logorati e caduti col tempo. Non saranno gli unici a esser soffocati dalla forza di gravità che non abbiamo ancora risolto.
La mentalità e il pensare fuori dagli schemi saranno un’altra volta vittime di questo male e peccato incurabile. Apparentemente ci mantiene con i piedi per terra ma non ci consente di spiccare il volo. Al contrario decolleranno parole come destagionalizzazione e turismo, insieme all’amore per la propria terra che da solo buoni frutti e alla mancanza di reazione della gente. Buon 2025 o sereno 2024, fa lo stesso. Invece di andare avanti qui si va indietro, nel migliore dei casi si resta fermi.
Non saranno gli unici a esser soffocati dalla forza di gravità che non abbiamo ancora risolto. La mentalità e il pensare fuori dagli schemi saranno un’altra volta vittime di questo male e peccato incurabile. Apparentemente ci mantiene con i piedi per terra ma non ci consente di spiccare il volo
La speranza è l’ultima a morire, la pazienza all’opposto ci ha lasciati da qualche tempo. Forse deve aver compreso qualcosa che facciamo fatica a cogliere. O più semplicemente non vogliamo vedere.
Pagina Fb Caffè Scorretto di Graziano Petrucci