ARCHIVIO 2ARCHIVIO 5

«Caffè Scorretto» «Crolli fortissimamente crolli»

A Ischia (evito di attaccare la “d” che di solito si legge saldata alla “a”. Secondo l’Accademia della Crusca l’uso della d, detta “eufonica”, «dovrebbe essere limitato ai casi d’incontro della stessa vocale, quindi nei casi in cui la congiunzione e e la preposizione a precedano parole inizianti rispettivamente per e e per a: es. ed ecco, ad andare, etc.») come possiamo intuire, l’universo presenta varie sfumature. Che diventano certezze, per chi si sforza di leggerle in modo corretto. Una che più viene in evidenza rispetto alle altre è che, come popolo, ammettiamolo, siamo una frana. Per meglio dire, non soltanto lo è il territorio che come accaduto negli anni passati o in questi ultimi giorni sulla Strada Statale 270 – la “litoranea” – si sbriciola sotto la pioggia: dal che si può concludere che una vera e propria diagnosi dei luoghi a rischio crollo non c’è e neppure ci sogniamo di farla, né lì né altrove. Lo è anche la gente, una massa che compone beatamente il quadro di lontananza isolano. Divisa per comuni vi si oppone una sparuta nicchia (e non mi riferisco alle opposizioni nelle amministrazioni) disseminata a macchia di leopardo che tenta di contrastare sia l’assenza di logica e razionalità nelle scelte e sia l’assenza di bellezza come la leggerezza su cui chi si dichiara appartenente alla “classe dirigente” muove le proprie (non) azioni. La maggioranza di questa massa, ovviamente, è quella che detta le regole dei giochi e perciò è in grado di determinare l’elezione di un tizio e la bocciatura di un altro. Che poi essere eletti non significa essere il migliore o competenti, ma questo è un discorso a parte. Comunque è proprio questa grande parte che tra strafottenza multi-level e dinamiche del voto spesso drogate pure dall’appartenenza alla famiglia X o a quella Y, cui si ricollegano spesso gli schieramenti per cui l’esercizio della democrazia diventa molto vicino al rapporto clientelare coperto dalla “libertà di voto”, determina una cappa asfittica causa questa che contribuisce a farsi trascinare dagli eventi invece che governarli. Ai quali spesso chi amministra, lo abbiamo visto nel caso del terremoto, si oppone come può. Va bene, mi direte. Nelle elezioni ci sono cambiali elettorali da pagare e gruppi di potere cui dare conto, quindi che cosa vuoi? E potreste continuare ricordandomi che la competenza sulla Strada Statale, arteria principale che collega Lacco Ameno e Casamicciola e l’intera isola, comunque è della Citta Metropolitana e le amministrazioni non c’entrano. Già. La città Metropolitana. Si tratta di un Ente mostruoso cui per forza di cose dobbiamo piegarci. Il paradosso, ve lo ricordo, è che ogni comune dell’isola nella sua espressione di voto, e quindi di peso nell’Ente mezzano, non vale che per il suo numero esiguo di abitanti (per esempio Lacco Ameno vale meno di Ischia e questa a sua volta soccomberà di fronte a un comune della terraferma con un maggiore numero di abitanti). Va da se che in ipotesi di Comune Unico, o Unione dei Comuni e quindi di accorpamento dei servizi, l’isola avrebbe un peso maggiore in luogo dei microgrammi attuali che non riescono a determinare alcunché nelle deliberazioni dell’ente che ha preso il posto della Provincia. Ciò che volevo dire però è altro. Sono anni che in tanti denunciano una staticità delle amministrazioni, e di chi le governa, di fronte alle emergenze. Queste criticità le conosciamo bene. Il traffico per esempio, o la mobilità con il trasporto pubblico o la raccolta dei rifiuti sono i perni principali su cui s’incentrano le discussioni e le opinioni, pure attraverso la stampa. Da decenni c’è gente, per lo più amministratori, che resta sorda di fronte all’urlo gridato da queste difficoltà e cieca di fronte alle soluzioni percorribili. Per carità, in certi casi vanno prese con le pinze trattandosi di situazioni delicate ma in altri – e ce ne sono – è proprio la classe dirigente “amministrativa” che le snobba specie se c’è chi le propone. Come se quell’idea risolutiva fosse un virus dal cui tenersi lontani. Una delle ragioni è che non è venuta dall’interno del gruppo elitario e riservato al governo del comune. Ognuno è libero di fare quel che vuole, ci mancherebbe. Tuttavia se c’è qualche rincoglionito e, magari, pure io posso raggiungere il limite minimo per far parte della categoria, rischia la gogna esponendo il proprio ragionamento o una possibile liquefazione per un determinato problema mediante un’idea che potrebbe funzionare modellandola al territorio. Se c’è chi si rivolge al potentato di turno rompendogli le scatole, insomma, di contro l’unico talento che certi regnanti di Feudo sanno esprimere è il rigetto cui fa seguito il marchiare la teoria e chi l’ha proposta come impraticabile. Uno dei mantra che si sente ripetere spesso a Ischia è “non si può fare”, il che cela però l’inadeguatezza del governante in oggetto, incapace il più delle volte di argomentare in modo serio una scelta alternativa. Ché magari quella proposta è un’ipotesi ruspante e va definita ma è pur sempre un’attività che sostituisce il vuoto cosmico di un sindaco o di un assessore o di qualche imberbe giovinetto che si atteggia a persona adulta soltanto perché lui – o lei – fa politica e ci mette la faccia, mentre chi indica  o si diverte a scrivere, magari con l’ausilio dei giornali, no. Un comportamento impastato in un’imbecillità quasi oscena. E se non si fosse in grado di ragionare sui motivi che conducono l’amministratore della classe (dirigente, eh!) a coprirsi le orecchie e urlare “bla, bla, bla, bla” come i bambini, neppure potresti ridere di fronte alla superbia che proprio in quel supereroe locale trova la sua più diretta rappresentanza. E a quel punto devi per forza chiederti come mai ancora nessuno abbia pensato di organizzare un festival delle scemità in adolescenza. Forse ci siamo già dentro e non c’è bisogno di cercare una risposta poiché il gruppo che lo organizza è così impareggiabile che alla fine sei tu l’outsider che tenta di far crollare tutto e rompe la tranquillità. E le palle.

Pagina Fb Caffè Scorretto di Graziano Petrucci

 

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex