LE OPINIONI

«Caffè Scorretto» «Ischia Experience ed ex voto»

Insomma, il messaggio potrebbe essere “Vieni a(d) Ischia per vivere la tua bella Exeperience”. Una cosa per cominciare. Abbiamo messo la (d), tra parentesi, poiché essendo eufonica, non dovrebbe starci. Al contrario di quel che si legge in giro. specie nell’italiano contemporaneo e scritto, la “d” crea un effetto cacofonico e si dovrebbe evitare quel ‘suono sgradevole’. Con questo non vogliamo dire che il progetto “Ischia Experience” “lanciato” – sì, ma verso dove?- la scorsa settimana a Forio sia un errore, come potrebbe facilmente pensare qualche maligno. Neppure stiamo dicendo che qualche altro ne ha commessi. Diciamo che, piuttosto, una serie di omissioni messe insieme formano una cacofonia. E di omissioni ce ne sono. Parecchie.

Il messaggio potrebbe essere “Vieni a(d) Ischia per vivere la tua bella Exeperience”. Una cosa per cominciare. Abbiamo messo la (d), tra parentesi, poiché essendo eufonica, non dovrebbe starci. Al contrario di quel che si legge in giro. specie nell’italiano contemporaneo e scritto, la “d” crea un effetto cacofonico e si dovrebbe evitare quel ‘suono sgradevole’

Si accentua se queste poi si riducono al voler rilanciare, secondo contenuti obsoleti, un progetto di marketing e comunicazione che potrebbe gettare le basi per una DMO “allargata” attraverso la firma dell’ennesimo Protocollo d’intesa. Si tratta di un solco, quello della promozione, lasciato in disuso per molto tempo, dopo aver “lanciato” – sì, ma verso dove? – idee simili che si sono alternate negli ultimi decenni sull’isola. Neppure vogliamo dire che i tre Comuni, Ischia, Forio e Serrara Fontana, abbiano commesso un azzardo investendo rispettivamente 8 mila euro per Ischia, la stessa cifra per Forio mentre Serrara Fontana resterebbe ferma a quota 4 mila che gli Enti verseranno a “Ischia Risorsa Mare” per le attività gestionali.  

Neanche che si siano suonate le trombe prima ancora del passaggio della carrozza imperiale esaltando l’iniziativa prima di eventuali indiscussi risultati (che forse arriveranno) con effettiva verifica dei dati. Se anche nella promozione turistica si è giunti a scoprire – nuovamente – la consapevolezza dell’acqua calda o termale, ossia che mettersi insieme significa avere – e mostrare – più forza, non si può fare altro che condividerne la scelta. Il tutto, però, ci lascia un po’ perplessi. Specie perché il messaggio riguardo all’esigenza di unione – e d’intenti – tra i Comuni scorre solitario da anni sotto i ponti esclusivi costruiti dalle amministrazioni che si sono alternate nei vari governi della cosa pubblica. Si potrebbe far luce, poi, su altri dubbi. Per esempio, guardare al motivo per cui le tre amministrazioni – per il momento – hanno versato “quote di partecipazione” per cominciare quell’idea mentre al contrario non hanno mosso nulla, tranne le parole, per l’attuazione di quel Patto per lo Sviluppo (di cui Forio “risulta ancora” capofila). Nel quale non avrebbero dovuto versare oboli per accedere a 350 milioni di euro realizzando progetti unitari, infrastrutturali e stabili, col potere di attrarli. La promozione, aggiungiamo, era prevista anche in quel Patto Strategico e un progetto come quello “Experience” presentato per lo sviluppo turistico, sarebbe stato la risultante ideale di un “sistema di progetti” che avrebbe costituito la trama di un racconto differente. Cioè il contenuto da comunicare assieme alle risorse e alle bellezze dell’isola. Non un’isolata «strategia per la valorizzazione turistica, culturale ed enogastronomica del territorio isolano» ma qualcosa di più ampio e maggiormente condiviso (a parte le donazioni attuali versate). Strategia, ci sia consentito, è una bella parola anche quando è usata a sproposito.

Il tutto, però, ci lascia un po’ perplessi. Specie perché il messaggio riguardo all’esigenza di unione – e d’intenti – tra i Comuni scorre solitario da anni sotto i ponti esclusivi costruiti dalle amministrazioni che si sono alternate nei vari governi della cosa pubblica. Si potrebbe far luce, poi, su altri dubbi. Per esempio, guardare al motivo per cui le tre amministrazioni – per il momento – hanno versato “quote di partecipazione” per cominciare quell’idea mentre al contrario non hanno mosso nulla, tranne le parole, per l’attuazione di quel Patto per lo Sviluppo (di cui Forio “risulta ancora” capofila)

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Siamo d’accordo, tuttavia, sul motto che verrebbe fuori da quest’unione – per ora – una e trina. Lavorare, crederci e investire sembrerebbe il più verosimile, senza ombra di dubbio. Nondimeno la domanda sul perché qualcuno non abbia voluto fare lo stesso, in modo organico tra le Amministrazioni riversando capitale umano nel Patto per lo Sviluppo per individuarne i segmenti su cui puntare e stimolare la crescita dell’isola, da un lato resta un quesito aperto. Dall’altro spalanca un interrogativo sul contenuto e sulla base dell’Exeperience lanciata – sì, ma verso dove?- a Forio. Nell’ipotesi di incoraggiarne una, il contest che dovrebbe favorire un piano di sviluppo e un miglioramento dell’offerta turistica per promuovere il turismo e aumentarne le presenze, valorizzando così il patrimonio culturale materiale e immateriale dell’identità locale, non solo sembrerebbe apparire cacofonico ma anche fuori tempo. L’Ischia Exeperience Contest 2025, attuato dai tre Enti, per «rendere l’isola d’Ischia una meta turistica (ma non lo è già?) tra le più conosciute e desiderate su Instagram», con la produzione di video e fotografie da parte di vari influencer e content creator ha il sapore della roba buona obnubilata dal tempo.

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Invece di capitalizzare, anche poco o dello stesso tenore dei versamenti a Ischia Risorsa Mare, per consentire a eventi come il Festival Internazionale di Filosofia, Ischia Film Festival e altri appuntamenti simili di crescere e di aumentarne il potere attrattivo, c’è chi ha pensato di coinvolgere gli influencer per valorizzare i luoghi più belli di Forio, Ischia e Serrara. Dieci o quindici anni fa, raggiungendo buoni risultati, l’idea avrebbe concesso l’eventuale accesso a un master in comunicazione con l’applauso della commissione

Invece di capitalizzare, anche poco o dello stesso tenore dei versamenti a Ischia Risorsa Mare, per consentire a eventi come il Festival Internazionale di Filosofia, Ischia Film Festival e altri appuntamenti simili di crescere e di aumentarne il potere attrattivo, c’è chi ha pensato di coinvolgere gli influencer per valorizzare i luoghi più belli di Forio, Ischia e Serrara. Dieci o quindici anni fa, raggiungendo buoni risultati, l’idea avrebbe concesso l’eventuale accesso a un master in comunicazione con l’applauso della commissione. Si sa, a(d) Ischia il tempo scorre lento e certe cose hanno bisogno di decantare come il vino. Rischia di velocizzarsi se altri interessi si muovono e, allora, giù brindisi fino a ubriacarsi. A dimostrazione che la gloria annunciata, anche se cacofonica, è sempre meglio che niente.
Pagina Fb Caffè Scorretto di Graziano Petrucci

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