«Caffè Scorretto» «La danza della residenza»

Non c’è dubbio. Si potrebbe farne un laboratorio di ricerca socio – antropologica oltre che economica e politica dei primati (da non confondersi con le scimmie, o forse si?). La “residanza”, perdonateci se l’abbiamo ribattezzata in questo modo, ma ci fa sorridere, anche se, ne siamo certi, potrebbe non mostrare nell’immediato il suo “movimiento sensual e sexy”, riguarda la questione dell’esercito composto dai 141 indagati per presunte false residenze sull’isola.
Rischia di allargarsi anche nel segmento che costituisce altre domande. Per qualcuno legittime, forse già nel registro degli interrogativi (da parte degli organi inquirenti) e trasformarsi in una “Bomba” pronta a esplodere per essere convogliata in un processo. O, chissà, in un ballo collettivo nel teatro dei reati contro la pubblica amministrazione. Se, insomma, accanto ai vantaggi legati all’IMU e quelli connessi alle tariffe ridotte di aliscafi e traghetti, oltre alla possibilità per i “presunti resi – danzatori” di imbarcare l’auto d’estate per circolare candidamente per le vie di Ischia, non vi possa essere anche un altro filone d’indagine.
Non c’è dubbio. Si potrebbe farne un laboratorio di ricerca socio – antropologica oltre che economica e politica dei primati (da non confondersi con le scimmie, o forse si?). La “residanza”, perdonateci se l’abbiamo ribattezzata in questo modo, ma ci fa sorridere, anche se, ne siamo certi, potrebbe non mostrare nell’immediato il suo “movimiento sensual e sexy”, riguarda la questione dell’esercito composto dai 141 indagati per presunte false residenze sull’isola.
Magari allacciato alle elezioni. In ognuno dei sei Comuni, in particolare nel periodo in prossimità delle amministrative degli ultimi dieci anni, per non allontanarci troppo e star in qualche modo distanti dalla prescrizione, in molti hanno evidenziato lo spostamento e l’aumento “casuale” di residenze.
Che avrebbero potuto avvantaggiare – per qualcuno hanno raggiunto questo scopo – una parte o l’altra in competizione. L’argomento, in occasione delle tornate elettorali, ha trovato sempre spazio ed ha creato non poche volte una classifica di accuse reciproche tra le parti, nella gara per raggiungere le poltrone e le alte vette dei governi locali (in ogni Comune, ça va sans dire). In cui, si presume, non sarebbero serviti a molto i monologhi dai palchi elettorali, alcuni di rara sensibilità, altri commoventi e appassionati, se non ci fosse stato il sostegno della “resi-danza” per toccare così l’acme del piacere elettorale e veder scorrere le lacrime dei vincitori nelle contese locali.
Rischia di allargarsi anche nel segmento che costituisce altre domande. Per qualcuno legittime, forse già nel registro degli interrogativi da parte degli organi inquirenti
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In cui spesso la creazione di un micro mondo si fa asserragliato ed esclusivo nel migliore dei casi, stagnante nei peggiori.
Dal punto di vista sociale, e non solo, come in quello economico, e non solo, si direbbe che non pesano granché i programmi politici senza il supporto ipotizzabile dei numeri ingrossati – casualmente – dai probabili “resi-danzatori” chiamati in pista per essere radunati all’occorrenza. Come andrà a finire l’inchiesta? Alla fine, però, ci viene una riflessione di ordine pratico. Se la politica nobile rifugge il vuoto, quella “moderna”, se vuole il bene del paese e pensare al suo futuro, per colmarlo deve saper fare di conto e ballare “Suavecito para abajo, para abajo, para abajo”. Dolcemente, sempre più giù. In un “movimiento sexy”.
L’argomento, in occasione delle tornate elettorali, ha trovato sempre spazio ed ha creato non poche volte una classifica di accuse reciproche tra le parti, nella gara per raggiungere le poltrone e le alte vette dei governi locali (in ogni Comune, ça va sans dire)
Pagina Fb Caffè Scorretto di Graziano Petrucci