«Caffè scorretto» «Lanterne rotte»
Premessa 1. Mentre siamo tutti in trepidante attesa delle campagne elettorali che si terranno a Forio e Casamicciola il prossimo maggio, si potrebbero fare alcune considerazioni che solo per comodità si localizzano in singoli comportamenti o attività, ovvero in altri Comuni dell’isola. Prima di tutto bisogna dare atto e merito all’amministrazione di Serrara Fontana e, in particolare al sindaco Irene Iacono, per la sede che ospita insieme alla – nuova – biblioteca comunale anche una sala conferenze con palestra.
Mentre siamo tutti in trepidante attesa delle campagne elettorali che si terranno a Forio e Casamicciola il prossimo maggio, si potrebbero fare alcune considerazioni che solo per comodità si localizzano in singoli comportamenti o attività, ovvero in altri Comuni dell’isola. Prima di tutto bisogna dare atto e merito all’amministrazione di Serrara Fontana e, in particolare al sindaco Irene Iacono, per la sede che ospita insieme alla – nuova – biblioteca comunale anche una sala conferenze con palestra. Inaugurata mercoledì scorso, in occasione della festa della donna, c’è da rilevare che un nuovo presidio di cultura, per la cui realizzazione e catalogazione dei testi che sono presenti ha partecipato energicamente anche la dottoressa Lucia Annicelli, può fare sempre bene
Inaugurata mercoledì scorso, in occasione della festa della donna, c’è da rilevare che un nuovo presidio di cultura, per la cui realizzazione e catalogazione dei testi che sono presenti ha partecipato energicamente anche la dottoressa Lucia Annicelli, può fare sempre bene. A patto però, e questa dovrebbe essere vissuta come una condizione imprescindibile, che diventi luogo di traffico non solo di libri ma d’idee per farvi corrispondere uno scambio di rapporti umani – che, ultimamente, fanno un po’ acqua da tutte le parte – in grado di dargli “vita” soprattutto per evitare che si trasformi semplicemente in un luogo freddo, ospizio capace di “ospitare” libri che qualcuno, più dopo che prima, potrebbe leggere.
Insomma sarebbe davvero un cambio di paradigma, in realtà, poter eliminare alla base il diritto di appiattirsi su un’eventuale conquista per dedicarsi più intensamente alla cura di una piattaforma in grado di rimuovere la demagogia che di solito una certa, vecchia, cara, politica non fatica a confezionare intorno alla “cultura”. Ci si potrebbe aspettare che proprio quest’ultima, intesa in tal modo, possa allargarsi e trovare spazio nel dibattito elettorale che si creerà di qui a poco, speriamo, anche a Forio e Casamicciola. Un altro episodio che va accolto non tanto con sorpresa ma con entusiasmo, è la presa di posizione del Sindaco di Ischia Enzo Ferrandino rispetto all’affaire, storia infinita, che rivede la posizione del “parcheggio della Siena”. Il primo cittadino di Ischia, in una conferenza stampa la scorsa settimana, ha rotto gli indugi ed ha deciso, insieme alla sua amministrazione, di cambiare qualcosa riportando un paese scettico, rispetto alle “cose” della politica che si accapiglia e si sbrana intorno alle cose minime della vita (amministrativa) e agli interessi, a un livello gradito quando si tratta della tutela dell’interesse comune.
Un altro episodio che va accolto non tanto con sorpresa ma con entusiasmo, è la presa di posizione del Sindaco di Ischia Enzo Ferrandino rispetto all’affaire, storia infinita, che rivede la posizione del “parcheggio della Siena”. Il primo cittadino di Ischia, in una conferenza stampa la scorsa settimana, ha rotto gli indugi ed ha deciso, insieme alla sua amministrazione, di cambiare qualcosa riportando un paese scettico, rispetto alle “cose” della politica che si accapiglia e si sbrana intorno alle cose minime della vita (amministrativa) e agli interessi, a un livello gradito
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Questi due episodi, tuttavia, devono metterci nella condizione di riflettere che già solo un piccolo passo può essere percepito come un segnale, un cambio di marcia o direzione, sul viale della malinconia che come un’armatura riflette qualunque ipotesi di miglioramento, specie quando di fronte c’è una folta schiera di barbari autoctoni che assediano le piccole cittadine dall’interno creando feudi difficili da comprendere in quest’epoca tecnologica. Premessa 2. Come saranno lette in futuro queste cose che si fanno (o non si fanno) per onorare l’interesse collettivo frantumato, come i Comuni, in tessere d’interesse?
Probabilmente il presente potrebbe rischiare di restare invisibile quando, ancora oggi, a dominare l’isola nella sua interezza vi sono durevoli elementi di sana incapacità che contraddistinguono le conseguenze di un terremoto e di una frana, cui si aggiungono gli effetti di una Sanità bucherellata per la quale le Amministrazioni quando va bene si limitano, giustamente, a chiedere “aiuto” alla Regione e i “viaggi della speranza” – dall’isola verso la terraferma – dei malati oncologici di cui non abbiamo visto o sentito nessuno dire una parola. Oppure rispetto al traffico, altra nota dolente, o alla mancanza di fattiva collaborazione tra Amministrazioni benché esista la possibilità, di solito si concretizza negli eventi pubblici, per ognuna di dimostrare il contrario almeno a parole realizzando nei saluti istituzionali il massimo della compiacenza tra Istituzioni. Qualche giorno fa, Benedetto Valentino, ha rilevato con amarezza quest’aspetto. Il patron del Premio Internazionale di Giornalismo ha detto «Sono allergico a due cose: l’ipocrisia e a chi mi prende in giro. Ischia non è un Comune Unico ma ha sei Comuni.
Come saranno lette in futuro queste cose che si fanno (o non si fanno) per onorare l’interesse collettivo frantumato, come i Comuni, in tessere d’interesse? Probabilmente il presente potrebbe rischiare di restare invisibile quando, ancora oggi, a dominare l’isola nella sua interezza vi sono durevoli elementi di sana incapacità che contraddistinguono le conseguenze di un terremoto e di una frana, cui si aggiungono gli effetti di una Sanità bucherellata
Perché a ogni evento ufficiale partecipano tutti i Sindaci? Ogni volta dobbiamo sorbirci il pippone di sei saluti istituzionali. Sei pipponi insopportabili: non succede da nessuna parte del mondo. Il sindaco del paese è la prima autorità locale, i sindaci dei paesi vicini non contano nulla fuori dal loro territorio. È la Legge in vigore in Italia: il sindaco al di fuori del suo territorio è un semplice cittadino. Sull’isola c’è questa convenzione della falsa unità che onestamente è solo ipocrisia. Nessuno vuole il Comune Unico, almeno risparmiateci sei saluti istituzionali in ogni occasione pubblica». Ed è ciò che è accaduto, in particolare ma si potrebbero citare altre occasioni, all’inaugurazione della biblioteca a Serrara Fontana. Episodio reso ancora più pesante dal fatto che dopo l’intervento di “ogni amministrazione” i rappresentanti dei Comuni sono andati via quasi in contemporanea lasciando sguarnita e di fronte a poche orecchie la maratona della lettura e, in un certo senso, togliendo una fetta della sostanza. Che, a dire il vero, Irene Iacono e il vice sindaco Caruso hanno dimostrato di voler perseguire. In definitiva, si potrebbe dire di essere di fronte a una parcellizzazione istituzionale che ha la sua diretta conseguenza in quella dell’individuo rispetto alla più estesa Comunità isolana e ai suoi interessi. Il punto è che già questo comportamento rischia di rendere il presente invisibile, benché con piccole azioni – sul proprio territorio – qualcuno tenta di accendere una lanterna.
Pagina Fb Caffè Scorretto di Graziano Petrucci