«Caffè Scorretto» «Mi dispiace. Io so’ io, e voi non siete un cazzo»

L’impressione è che questa estate ischitana sia tanto teatrale, intensa, calda e piena di gente quanto disorganizzata. Forse carica di folla e turisti e perciò affrescata da sprazzi di allegria effimera. Monotona, anche. Perché ogni anno, in maniera ciclica, ci troviamo a discutere sempre delle stesse cose. Come se il tempo si fosse fermato.
La percezione di una nuova rinascita, almeno nel periodo estivo, però potrebbe essere falsata dal desiderio di voler guardare per forza il bicchiere mezzo pieno. Pure se in realtà ci troviamo sul fondo del barile. Illusione, insomma. Pura illusione. Della quale ci convinciamo con facilità perché tanto le cose, anche se a rilento, procedono. Ciò che non è distorto, anzi all’opposto assume il valore di certezza, è il turismo mediocre che negli anni ha preso il sopravvento. A questo – se si offre – scadente, corrisponde sempre un tipo di clientela dello stesso tenore sebbene si possa trovare una diversificazione e le nazionalità più diverse, dagli americani ai finlandesi, dagli inglesi ai giapponesi.
C’è il traffico. Tanto. Alla questione si collega la sua insostenibilità. I mezzi pubblici sono allo sbando: alcuni perdono pezzi, altri restano senza carburante. La maggior parte degli autobus “viaggia” sulle strade in condizioni di pericolo a causa della loro imponenza su carreggiate ridotte all’osso per la presenza di strisce blu e del peso. Circolano su zone e strade a rischio crollo su cui è vietato il transito di mezzi pesanti (ma non agli autobus). Capitolo a parte meriterebbero i bus turistici come la segnaletica sulle strade inadeguata, strisce pedonali comprese. É ciò che a grandi linee ha detto l’avvocato Mario Goffredo al convegno organizzato all’Hotel Manzi sulla sicurezza stradale.
Il sindaco della Città Metropolitana, e di Napoli, De Magistris, ha invitato i sindaci isolani a collaborare tra loro. Gli ha chiesto di mettere in atto una democrazia più partecipativa. E questa non che può che passare per la presa d’atto che servono decisioni comuni. Ieri, non domani. L’unione dei servizi è stimolata da più parti. I primi cittadini appaiono sordi, forse lo sono. Non tutti. C’è Giacomo Pascale, il sindaco di Lacco Ameno, che continua a testimoniare ai colleghi primi della classe la necessità di fare un salto. Da qui, infatti, si può iniziare a dipingere quello che non c’è, anche se ci mancano gli artisti e quelli che ci sono hanno un’idea della politica amministrativa bloccata alla sua adolescenza. Macchine elettriche o ibride (il cui costo raggiunge approssimativamente i 25 mila euro) possono sostituire tranquillamente il parco auto del servizio pubblico da piazza prevedendo anche un sostegno economico per gli operatori che decidessero di cambiare la propria auto a diesel o benzina. Il colosso francese Renault collabora con le istituzioni portoghesi, sull’isola di Porto Santo dove ci sono circa 40 stazioni di ricarica connesse, private e pubbliche, sta organizzando un sistema di produzione e scambio di energia elettrica tra case, uffici e automobili. In più sta sviluppando la transizione dei taxi e navette degli alberghi con veicoli elettrici.
Proprio questi, qui a Ischia, affiancati alla riduzione delle tariffe possono consentire un più largo uso dei taxi e consentirgli di lavorare tutto l’anno. Ciò può rappresentare un primo passo verso la riduzione del traffico veicolare. Questa locale inattività univoca da parte dei sindaci apre uno schermo grandissimo di possibilità. Molti degli amministratori però sembrano interessati soltanto da ciò che avviene sul territorio di competenza, denigrando ogni possibilità di miglioramento. Qualche mese fa scrissi dell’opportunità di acquistare bus elettrici. Indicai i casi concreti di città che stanno cambiando in modo graduale, fino alla sostituzione totale, il proprio parco autobus. Tuttavia, sull’isola, si sta diffondendo sottotraccia un nuovo senso civico e rispetto per l’ambiente ma sono ancora timidi i testimoni. Purtroppo le visioni ridotte e ottuse sono tappi difficili da levare. La ricostruzione post terremoto tra Casamicciola e Lacco Ameno, altro nodo, può trovare un ampio canale specie se s’indirizza nello schema costruito da case ecosostenibili. Producono energia invece di consumarla e sono in grado di resistere a eventuali sollecitazioni, pure più forti di quella che abbiamo sentito nel 2017. Un cambio di paradigma, in definitiva, ostacolato dalla visione miope prodotta da una mentalità della stessa fattura. Al sindaco di Casamicciola è stato presentato un progetto che va in questa direzione. Non l’ha neppure preso in considerazione. Lo stesso può dirsi di altri idee addirittura protocollate presso le sei amministrazioni per innovare la raccolta differenziata sull’isola intera. Chi non la pensa come loro (parlo dei sindaci), o avanza idee attuabili che non rientrano nella (loro) idea di salvezza del mondo, non funzionano a priori e producono troppi problemi per gli equilibri delle relazioni personali. Già solo per questo sono da escludere elaborazioni innovative e limitarne l’ascolto diventa quasi un obbligo. Beati loro. Sempre dalla parte della ragione e dell’arroganza, a difesa della propria posizione stretta e limitata. Il Marchese Del Grillo, film diretto da Mario Monicelli e interpretato da uno straordinario Alberto Sordi, sarebbe contento. Pigro, arrogante, svogliato, sempre alla ricerca del quieto vivere finalizzato alla tutela dei suoi affari, mostra qualità non distanti dalla politica di casa nostra. Quel Mi dispiace. Io so’ io, e voi non siete un cazzo aderisce perfettamente al tempo “separato” di quest’isola. Lontana non solo chilometri ma anni luce dal resto del mondo e dai suoi stravolgimenti. Immobile, tra bigottismo burocratico ed eccessiva lentezza nel pensare, programmare, organizzare, realizzare, in maniera partecipata. I sindaci, al contrario, sono impegnati a cercare (l)oro negli applausi. Pure per cose che non ne meriterebbero per nulla.
Pagina Fb Caffè Scorretto di Graziano Petrucci