«Caffè Scorretto» «Restiamo focalizzati. Ma per chi?»
Avere una piccola rubrica da oltre dieci anni su il Golfo, poco seguita probabilmente se non da un gruppo di irriducibili lettori, ci consente di poter dire alcune cose su temi “scottanti”. In questo tempo sulla griglia, abbiamo gettato molti argomenti. Abbiamo ripreso il Patto per lo Sviluppo di Ischia, evidenziato, ultimamente, i 350 milioni persi oltre ai fondi del PNRR, perché le Amministrazioni, con il Comune di Forio capofila, lo hanno lasciato nel cassetto.
Avere una piccola rubrica da oltre dieci anni su il Golfo, poco seguita probabilmente se non da un gruppo di irriducibili lettori, ci consente di poter dire alcune cose su temi “scottanti”. In questo tempo sulla griglia, abbiamo gettato molti argomenti. Abbiamo ripreso il Patto per lo Sviluppo di Ischia, evidenziato, ultimamente, i 350 milioni persi oltre ai fondi del PNRR, perché le Amministrazioni, con il Comune di Forio capofila, lo hanno lasciato nel cassetto
Abbiamo affrontato alcuni segmenti che riguardano la politica, la cultura e le necessità di un calendario unico per gli eventi e messo in evidenza la faccenda –nera!- della sanità chiedendo alle Amministrazioni di agire con un’unica vivacità invece di sei tonalità diverse e parlato delle condizioni di lavoro.
Sull’isola proprio questo sembrerebbe costituire una dimensione a parte poiché abbiamo visto cristallizzarsi, a favore di alcuni (im)prenditori, comportamenti fraudolenti le cui vittime, spesso, passando per le agenzie di somministrazione del lavoro in qualche caso, sono proprio i dipendenti. Alcune volte abbiamo saputo di contratti “fasulli” (dipendenti assunti per quattro ore per poi lavorarne almeno dieci) o comunque di una certa forma di schiavitù, psicologica e lavorativa. Abbiamo lanciato appelli per far intervenire i Carabinieri, l’ispettorato del lavoro e bande musicali al seguito per annunciare, con tanto di sottofondo musicale, il bene amato intervento in incognito che, inutile dirlo, c’è stato. Una piccola parentesi.
Proprio sul tema del lavoro vogliamo fare i complimenti al delegato isole flegree Confederazione Libere Aziende Artigiane Italiane (CLAAI) della provincia di Napoli, Piero Temante, e a Mauro Cozzolino per aver organizzato il convegno sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Sicurezza che non dovrebbe essere percepita come un costo per l’imprenditore ma al pari di un investimento per l’azienda. Al convegno hanno partecipato il Dirigente dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro i Presidenti degli Ordini professionali dei Periti Industriali e dei Consulenti del Lavoro e tanti altri. Piccola nota. È mancata la partecipazione della ASL locale, alla quale è stata inviata la PEC di invito cui però non ha seguito alcuna risposta e, ovviamente, neanche la presenza
Ads
Proprio sul tema del lavoro vogliamo fare i complimenti al delegato isole flegree Confederazione Libere Aziende Artigiane Italiane (CLAAI) della provincia di Napoli, Piero Temante, e a Mauro Cozzolino per aver organizzato il convegno sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Sicurezza che non dovrebbe essere percepita come un costo per l’imprenditore ma al pari di un investimento per l’azienda. Al convegno hanno partecipato il Dirigente dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro i Presidenti degli Ordini professionali dei Periti Industriali e dei Consulenti del Lavoro e tanti altri. Piccola nota. È mancata la partecipazione della ASL locale, alla quale è stata inviata la PEC di invito cui però non ha seguito alcuna risposta e, ovviamente, neanche la presenza.
Il Convegno è stato un segnale per consentirci di ampliare la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro. Adesso non ci tocca che aspettare che qualcuno organizzi un appuntamento avente per tema magari proprio “la dignità del lavoro e la giusta retribuzione dei dipendenti”. Così, giusto per estendere – se vogliamo – la decenza anche nella qualità del lavoro nella dimensione isolana. Tornando al tema, insieme a Franco Borgogna, Raffaele Mirelli e Luigi Della Monica (non ultima aggiungiamo la rubrica di Lisa Divina), abbiamo messo in rilievo alcune “storture” focalizzando l’attenzione, di volta in volta, su tematiche importanti riguardanti la società isolana. Siamo passati per analisi sull’economia e la sua sostenibilità, abbiamo attraversato la dimensione sociale e le problematiche del territorio da cui, però, non sono mai nate discussioni pubbliche o un intervento oppure una risposta da chi idealmente è stato chiamato in causa.
Adesso non ci tocca che aspettare che qualcuno organizzi un appuntamento avente per tema magari proprio “la dignità del lavoro e la giusta retribuzione dei dipendenti”. Così, giusto per estendere – se vogliamo – la decenza anche nella qualità del lavoro nella dimensione isolana. Tornando al tema, insieme a Franco Borgogna, Raffaele Mirelli e Luigi Della Monica (non ultima aggiungiamo la rubrica di Lisa Divina), abbiamo messo in rilievo alcune “storture” focalizzando l’attenzione, di volta in volta, su tematiche importanti riguardanti la società isolana
Se i “lettori” – partendo dal presupposto che esista diffusamente una capacità di lettura e di comprensione del testo – restano pochi, alimentando all’opposto la schiera di chi non legge, diminuendo perciò l’impatto e l’indignazione sociale, la politica dal canto proprio – proprio un bel “canto” – insieme a chi ipoteticamente dovrebbe essere l’eventuale responsabile, si autolegittimano a lasciare che le critiche scivolino nel dimenticatoio. A questo punto la domanda conseguente mista a stupore, mi sia concesso, è: per chi si resta focalizzati? Per chi si parla proponendo ragionamenti – a volte forse ridondanti ma comunque utili – se davanti a questi l’opinione pubblica e buona parte della stampa isolana restano addormentate da tramonti e passerelle? La Divina Commedia che non è un manuale né di destra ma neanche di sinistra, li avrebbe già che ben collocati da qualche parte. A noi, che in questo presente cloroformizzato e di divino non abbiamo niente, mentre in compenso abbiamo capito come rappresentare in ogni occasione la Commedia forse per tutelare e non ledere questo o quell’altro, spetta solo la scelta del giusto girone cui vogliamo appartenere.
Pagina Fb Caffè Scorretto di Graziano Petrucci