«Caffè Scorretto» «Uccelli nel rovo»

Ogni luogo ha il proprio core business di notizie. A Ischia potrebbero prevalere quelle sul turismo a singhiozzo e che non riusciamo a “stagionalizzare”. Magari altre sul lavoro in nero o sottopagato o sulla cultura a leopardo smacchiato. O quelle sulle amministrazioni che entrano in competizione tra loro (sugli eventi ad esempio, specie nelle feste comandate) e non riescono a collaborare tra loro seriamente sui temi più caldi. Invece no. L’isola e l’opinione pubblica hanno da sempre deciso d’investire il proprio impegno nel gossip, nell’inciucio divertente e gustoso dal grande potere attrattivo come un panino di McDonald’s.
L’isola e l’opinione pubblica hanno da sempre deciso d’investire il proprio impegno nel gossip, nell’inciucio divertente e gustoso dal grande potere attrattivo come un panino di McDonald’s. Al posto delle questioni serie e dei problemi collettivi hanno sempre avuto visibilità informazioni ”pret á porter”. L’espressione mutuata dalla lingua francese, usata nella moda, indica qualcosa di “pronto da portare” ed essere indossato (letto) a costi relativamente bassi. Qualcosa che non ha bisogno, insomma, di grossi sforzi
Al posto delle questioni serie e dei problemi collettivi hanno sempre avuto visibilità informazioni ”pret á porter”. L’espressione mutuata dalla lingua francese, usata nella moda, indica qualcosa di “pronto da portare” ed essere indossato (letto) a costi relativamente bassi. Qualcosa che non ha bisogno, insomma, di grossi sforzi.
Interessata dal mercato del “pret á porter” delle notizie, a Ischia alcune più di altre chiedono di non impiegare il tempo a riflettere. Men che meno sforzarsi per capire meccanismi e dinamiche o i motivi per cui va tutto in malora. Mentre sull’isola si discute della relazione tra un uomo di chiesa e la sua nuova consorte, delle persone coinvolte e delle conseguenze di tale nuova unione – e di una relativa separazione -, ci viene una riflessione. Da settimane si scrivono articoli ed editoriali sulla “storia”. Sul social hanno raggiunto un numero elevato di condivisioni e superato le centinaia di commenti. Si sono manifestati guru e maestri di vita, teologi, psicologi ed esperti di diritto canonico e di famiglia. Moralisti, bigotti e ogni altro genere di persone sono state chiamate (si fa per dire, ndr) per esprimere la propria opinione e far da corredo alle interviste “ricercate” al Vescovo che, per l’amor di Dio, almeno per la “gente”, deve rispondere alla curiosità pruriginosa e pubblica. Hai voglia di difendere la libertà di parola e di boutade.
Da settimane si scrivono articoli ed editoriali sulla “storia”. Sul social hanno raggiunto un numero elevato di condivisioni e superato le centinaia di commenti. Si sono manifestati guru e maestri di vita, teologi, psicologi ed esperti di diritto canonico e di famiglia. Moralisti, bigotti e ogni altro genere di persone sono state chiamate (si fa per dire, ndr) per esprimere la propria opinione e far da corredo alle interviste “ricercate” al Vescovo che, per l’amor di Dio, almeno per la “gente”, deve rispondere alla curiosità pruriginosa e pubblica
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A sostenere che la chiesa, come i suoi uomini, ha (ancora) un ruolo vitale su un’isola piena di chiese e campanili, quanto lo sarebbe l’evitare il confessionale a cielo aperto. Pure per schivare qualche sberleffo scritto – in forma di articolo – o in televisione, nazionale o d’oltralpe. Nei bar, dal parrucchiere e nei negozi, non si parla d’altro da settimane.
Tanto da intimorirci ed eventualmente essere accusati di voler castrare parole, divertimento, opere e missioni di chi si è incaricato di distribuire il verbo dell’inciucio. Certe tradizioni sono dure a morire. Eppure sarebbe il caso di porsela qualche domanda. Porla anche agli avventori di questa religione dell’effimero, sul social e in strada. Perché nessuno ha provato disgusto e si è manifestato in commenti e opinioni alla notizia che le amministrazioni hanno perso l’occasione di accedere a 350 milioni di euro attraverso la non esecuzione del Patto per lo Sviluppo? Perché l’ectoplasma dell’opinione pubblica non si è mostrato quando Silvio Carcaterra, con tutte le sue forze e fino a pochi giorni dalla sua dipartita, lottava e chiedeva un Ospedale in grado di accogliere e soddisfare anche le esigenze degli ammalati di tumore? Perché, in questo rovo isolano, tutti o quasi danno consigli su come avrebbe dovuto comportarsi il prete incriminato o su che cosa (non) avrebbe dovuto fare la sua nuova compagna, mentre al contrario non c’è che pochissima attenzione su temi come lo sfruttamento dei lavoratori o sulle amministrazioni che spesso o non amministrano nemmeno a casa propria o fanno acqua da tutte le parti?
Se è vero che l’uomo, come la donna per amor di Dio, è fatto da ciò che dice, come parla, e da che cosa decide di dare attenzione, si può avere un riscontro sul livello medio della società isolana e sulla sua (in)capacità di comprensione che alcune questioni sono più importanti di altre
Se è vero che l’uomo, come la donna per amor di Dio, è fatto da ciò che dice, come parla, e da che cosa decide di dare attenzione, si può avere un riscontro sul livello medio della società isolana e sulla sua (in)capacità di comprensione che alcune questioni sono più importanti di altre. A posto. Tira più un prete che un carro di buoi. Pardon di pecore, incastrate in un rovo mediocre di pochezza. Se qualcuno decidesse di trasformarsi in uccello per starnazzare la propria, la via per l’inferno è sempre lastricata di buone intenzioni. E di giudizi.
Pagina Fb Caffè Scorretto di Graziano Petrucci