LE OPINIONI

«Caffè Scorretto» «Un sindaco vigile»

«La libertà di stampa è una bella cosa ma sarebbe meglio che non ci fosse», ricordava il sindaco, l’attore e regista Vittorio De Sica (che sarà celebrato a Villa Arbusto nella ventinovesima edizione della scuola di Alta Formazione in Storia e critica cinematografica organizzata dal Circolo Georges Sadoul, da martedì 30 luglio alle 21.30), a Otello Celletti, alias Alberto Sordi. Nella pellicola “Il Vigile” del 1960 diretta da Luigi Zampa, in quella scena il primo cittadino redarguisce il comportamento del pubblico ufficiale che ha aiutato Sylva Koscina in panne con l’auto alla quale, addirittura, non ha fatto la contravvenzione per il mancato possesso della patente e dei documenti di circolazione.

«La libertà di stampa è una bella cosa ma sarebbe meglio che non ci fosse», ricordava il sindaco, l’attore e regista Vittorio De Sica, a Otello Celletti, alias Alberto Sordi. Nella pellicola “Il Vigile” del 1960 diretta da Luigi Zampa, in quella scena il primo cittadino redarguisce il comportamento del pubblico ufficiale che ha aiutato Sylva Koscina in panne con l’auto alla quale, addirittura, non ha fatto la contravvenzione per il mancato possesso della patente e dei documenti di circolazione

Dopo che l’attrice dichiara in televisione l’episodio nel programma “Il Musichiere”, il fatto scatena le ire del sindaco che, chiamato dal Prefetto, rimprovera il vigile. «Tu quando sei in servizio – gli dice – non devi guardare in faccia a nessuno, capito? Celletti, la tua divisa è appesa a un filo. Al primo errore, la perdi». Memorabile De Sica, indimenticabile Sordi.

Notevole è stato anche il comportamento del sindaco di Lacco Ameno. Ha dimostrato quanto possa essere interscambiabile nei ruoli. Dopo il concerto di Gigi D’Alessio, presso il Parco del Negombo, la scorsa settimana, si è messo a dirigere il traffico in entrata e in uscita dalla stradina che conduce alla Baia di San Montano. Da sindaco a controllore del traffico è un attimo. Pascale ha dimostrato che all’occorrenza sa come tirar fuori la divisa della Polizia municipale pur non indossandone una e dirigere, volendo, anche le auto.

Notevole è stato anche il comportamento del sindaco di Lacco Ameno. Ha dimostrato quanto possa essere interscambiabile nei ruoli. Dopo il concerto di Gigi D’Alessio, presso il Parco del Negombo, la scorsa settimana, si è messo a dirigere il traffico in entrata e in uscita dalla stradina che conduce alla Baia di San Montano. Da sindaco a controllore del traffico è un attimo. Pascale ha dimostrato che all’occorrenza sa come tirar fuori la divisa della Polizia municipale pur non indossandone una e dirigere

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I commenti e gli applausi al sindaco vigile, sveglio e attento quando la necessità lo impone, hanno fatto il giro del web insieme al video che lo ha immortalato in mezzo alla via mentre incanala le auto orchestranti ormai andate in tilt. «Fermo la» ha gridato a uno, «vieni di qua» ha urlato a un altro.

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Per oltre cinque minuti nel video pubblicato dalla testata giornalistica Napoli Today, si vede Pascale al centro della scena. Un urlo e il dolce invito di andar via nei confronti di chi voleva esser polemico, insieme alle immancabili domande a vari conducenti su quale fosse la loro direzione. Una donna gli ha chiesto perfino se le poteva recuperare un taxi. Il sindaco le ha risolto il problema. Taxi individuato e segnalato alla signora. Un mito. Verrebbe da chiedersi che fine avessero fatto i vigili (quelli veri). Ad un tratto la giornalista di Napoli Today gli lancia la fatidica domanda. “Sindaco ma lei com’è finito a dirigere il traffico?”. Pascale le risponde che fa ciò che serve alla comunità, partendo dalla certezza che il sindaco di un paese turistico dovrebbe saper fare anche questo. “Alla fine non è complicata la vita. Sono esperienze no? – le ha detto – Ci vuole una sola cosa, signorina. Ci vuole la passione per la propria gente e per la propria terra”.

Ad un tratto la giornalista di Napoli Today gli lancia la fatidica domanda. “Sindaco ma lei com’è finito a dirigere il traffico?”. Pascale le risponde che fa ciò che serve alla comunità, partendo dalla certezza che il sindaco di un paese turistico dovrebbe saper fare anche questo. “Alla fine non è complicata la vita

Insomma, l’amore per la (propria) terra da solo buoni frutti. Magari proprio ai commercianti del Corso che lamentano da mesi la scarsa economia e la chiusura dell’approdo e la sua quasi impossibile riapertura, oltre al fatto che è alla mercé di chiunque e alcune attività annaspano da molti mesi e rischiano di chiudere subito dopo l’estate (non contando quelle che stanno pensando di scappare Lacco Ameno), avrà sicuramente risposto la stessa cosa. Uno scenario lucidissimo. Alla fine il voto continuerà a essere un sentimento.
Pagina Fb Caffè Scorretto di Graziano Petrucci

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