Cala il sipario “Arte Libera Libri”, il festival tenutosi al Molino
Grande successo e partecipazione alla kermesse artistico-letteraria organizzata da Elisir Letterario. Protagonisti due artisti, il pittore francese Gilles Roux e lo scultore romano Cesare Lauri. Tutte le sere si sono avvicendati scrittori e poeti provenienti da ogni parte d’Italia con le loro opere
Si è conclusa, tra la musica del mare e i ringraziamenti sinceri e talvolta commossi degli otto autori, la prima edizione di “Arte libera Libri”, festival artistico-letterario tenutosi a Torre Molino, l’ex antico carcere borbonico di Ischia, proprio di fronte al Castello Aragonese. Due artisti completamente diversi tra loro hanno inaugurato la prestigiosa location, il pittore francese Gilles Roux con la sua collezione di paesaggi onirici e sospesi in aria dal titolo “La forma del Tempo”, e lo scultore romano Cesare Lauri, che ricicla ferri vecchi di origine contadina, meglio se arrugginiti, che diventano cavalieri, imbarcazioni, chiese, animali, ballerine e molto altro ancora. All’imbrunire ogni sera si sono avvicendati scrittori e poeti provenienti da ogni parte d’Italia, ognuno con il suo ultimo libro, anche questi totalmente diversi tra loro, dalla silloge poetica alle favole, dal saggio al romanzo distopico, dal romanzo di formazione al libro denuncia. Proprio quest’ultimo dal titolo “Il delitto perfetto” ad opera del barese Antonio Perruggini, che sta conducendo un’importante quanto impegnativa battaglia sull’argomento, tra pochi giorni verrà presentato al Senato. A chiudere in bellezza la scrittrice/artista/storica dell’antichissima arte del chiacchierino, Ninetta Caruso ha allestito anche un piccolo spazio espositivo dove poter ammirare, non solo finissimi “merletti”, ma anche incredibili gioielli, orecchini, collane, bracciali, mini pochette, realizzati con sottilissimi fili d’oro e d’argento, con cristalli Swarovsky incastonati, spesso su disegni di gioielli di qualche secolo or sono. Il suo prezioso libro “Il chiacchierino è una cosa seria” (ordinabile anche su Amazon) è reso godibile sia dalle parti storiche e dagli aneddoti di regine e popolane, sia perché pieno di fotografie, figure e passaggi per provare a realizzare qualcuno dei preziosi oggetti al chiacchierino.
Visti anche gli apprezzamenti dell’Assessore alla Cultura del Comune di Ischia, Feliciana di Meglio (che ha elargito il patrocinio e si è spesa al meglio per trovare ospitalità in hotel agli autori partecipanti), nonché i ringraziamenti sinceri e continui di ognuno degli scrittori e poeti, la passione, l’entusiasmo e la soddisfazione delle organizzatrici, Manuela Minelli e Vanna Alvaro che insieme formano Elisir, “macchina” organizzatrice di spettacoli con protagonista la cultura in tutte le sue forme, a quella appena terminata seguirà certamente una seconda edizione, probabilmente a giugno dell’anno prossimo. Sempre qui, nell’isola verde, ad Ischia, a detta di tantissimi viaggiatori, l’isola più bella del mondo. La mostra di quadri “La Forma del Tempo”, dell’artista di Saint Tropez, Gilles Roux, ha annoverato tra i suoi coloratissimi paesaggi onirici in ogni stagione dell’anno, che si rifanno ai principi della fisica quantistica, anche diverse opere che ritraggono il Castello Aragonese, uno degli storici simboli di Ischia. Fluttuante nel cielo, appeso ad un ombrello, in stile Magritte, a specchio nelle acque del mare sottostante, nei toni del blu scurissimo, circondato di centinaia di fuochi d’artificio, ritratto da tutte le angolazioni, il Castello Aragonese ha affascinato l’artista Roux, che ha voluto far dono di una di queste opere alla signora Clementina, artista anche lei, che in quel castello ci vive da quarant’anni, da quando sposò uno dei due fratelli che, fino alla loro dipartita, hanno gestito gli spazi del castello. Ma al terzo giorno di mostra l’artista Gilles Roux, scivolando su un marciapiede malmesso, si è fratturato un femore. Portato d’urgenza all’Ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, il malcapitato è stato operato d’urgenza ed ora è costretto a sospendere i suoi eventi in programma in varie parti d’Italia, perché dovrà restare a riposo forzato per almeno quaranta giorni. Invece di essere arrabbiato con i marciapiedi ischitani, l’artista ha ringraziato il chirurgo che l’ha operato, il Dottor Dario Sorbo, i medici e tutto il personale ospedaliero per la professionalità, la pulizia, l’efficienza e l’estrema cura verso i pazienti tutti. “Non mi sono mai sentito un numero, bensì una persona – ha affermato il… paziente francese – anche il personale infermieristico, oltre che preparato, è stato molto simpatico e divertente. Nella disgrazia mi ritengo fortunato e in questo tempo sospeso sto sperimentando quello che ho disegnato per anni, ovvero la … Forma del Tempo”.