CRONACA

Calabria, operazione contro voto di scambio: coinvolto anche residente a Ischia

Le indagini dell’operazione Alibante sono state avviate dopo una serie di denunce presentate da imprenditori del Lametino, relative alle estorsioni poste in essere dalla cosca Bagalà.
Le 19 persone interessate dei provvedimenti sono ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, corruzione, estorsione, consumata e tentata, intestazione fittizia di beni, rivelazione di segreti d’ufficio e turbativa d’asta.

I nomi

In carcere
Carmelo Bagalà (’41), di Gioia Tauro;
Alfredo Carnevale (’84), di Nocera Terinese;
Alessandro Gallo (’89), di Lamezia Terme
Mario Gallo (’64), di Falerna;
Vittorio Macchione (’51), di Nocera Terinese;
Vittorio Palermo (’58), di Ischia;
Eros Pascuzzo (’87), di Lamezia Terme

Ai domiciliari
Maria Rita Bagalà (’69) di Lamezia Terme residente ad Aosta;
Francesco Cardamone (’81), residente a Nocera Terinese;
Giovanni Costanzo (’67), residente a Falerna;  
Vincenzo Dattilo (’56), di Lamezia Terme;
Francesco Antonio De Biase (’71), di Lamezia Terme;
Luigi Ferlaino (’68), di Falerna;
Raffaele Gallo (’95), di Conflenti;
Giovanni Eugenio Macchione (51), detto “Cagino o Calimero”,  di Lamezia Terme;
Antonio Rosario Mastroianni (’47), detto Tonino “u milanese” o “postino” di Nocera Terinese;
Antonio Pietro Stranges (’53), di Conflenti.

Misure interdittive
Antonio Cario (’70), di Lamezia Terme, divieto di contrarre con la pubblica amministrazione per un anno;
Antonio Gedeone (’68), divieto di rivestire uffici direttivi delle persone giuridiche per un anno.

FONTE CORRIERE DELLA CALABRIA

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