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Maltempo, una domenica di disagi a Ischia

ISCHIA – La morsa di maltempo continua a stringere d’assedio l’isola d’Ischia. Le abbondanti piogge hanno imperversato su tutta l’isola anche ieri, procurando disagi su tutta l’isola. Da Barano a Forio, passando per le strade principali del comune capoluogo, dopo le piogge di ieri le strade dell’isola si sono tramutate in pochi minuti in piccoli laghi che hanno provocato notevoli disagi agli automobilisti e i pedoni che si sono trovati a muoversi dopo l’imperversare delle piogge. Al Testaccio, in piazza Mar del Plata, l’acqua stagnante ha raggiunto diverse decine di centimetri di altezza rendendo difficoltoso il passaggio con le automobili e del tutto impossibile i movimenti alle persone che vivono in zona che si sono trovate di fatto imprigionate in casa a causa dell’acqua alta. Stessa sorte per le strade del comune di Ischia. I disagi più importanti si sono riscontrati nelle zone tradizionalmente più sensibili a questo genere di disagi come le traverse di via Roma che si sono trovate a essere invase dall’acqua per lunghe ore. Dalle immagini immortalate da residenti, turisti e passanti si nota bene che a provocare l’enorme disagio è stato l’intasamento dei tombini e delle griglie che, evidentemente, hanno bisogno di manutenzione per evitare o almeno limitare le solite situazione che puntualmente si ripresentano nelle stesse strade dopo i violenti nubifragi tipici di questo periodo.

Non c’è pace nemmeno per Forio. In mattinata la spiaggia di Cava, una delle più apprezzate dell’isola, si è risvegliata con una vistosa frana che si è riversata sulla spiaggia libera. Una testimonianza evidente dei problemi di dissesto idrogeologico che insistono nei pressi di una delle spiagge più belle dell’isola. Anche Monterone ha dovuto fare i conti nuovamente con i problemi di allagamento, nonostante fossero state ripulite da poco, il problema si è puntualmente ripresentato. L’acqua che giunge da via Baiola porta con sè non solo il terriccio che proviene dalle strade secondarie assieme a fogliame che si è andata ad aggiungere ai detriti già presenti in zona. Il risultato è ovvio: otturazione delle grate in poco tempo.

Le grate di raccolta – come ha sottolineato una riflessione di Augusto Coppola – vista la superficie e lo stato dei luoghi, sono ampiamente insufficienti e mancano grate di intercettazione principali, alla fine della discesa di accesso al Rione. Sicuramente sono insufficienti anche le condotte di deflusso delle acque piovane e mi riservo di guardare il progetto. Ma soprattutto le grate in uno pseudosterrato sporco non funzioneranno mai.

All’ingresso di Monterone – denunciano le foto di Coppola – fu demolito un muretto che fungeva da barriera per l’acqua proveniente dalla Borbonica. Il piccolo dosso d’asfalto. Il piccolo dosso d’asflato ora presente risulta essere un ostacolo troppo piccolo in caso di piogge torrenziali. Da questo varco si riversano ettolitri di acqua nel Rione causando notevoli problemi.

Antonello De Rosa

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