CULTURA & SOCIETA'

19 marzo: San Giuseppe e festa del papà

di Pasquale Baldino e i suoi Tralci

Domenica 19 marzo ricorre la festa di San Giuseppe, Sposo castissimo di Maria SS Immacolata Corredentrice Mediatrice Avvocata e Padre putativo (legale) di Gesù, vero Dio e vero Uomo, è il Santo preferito di Papa Francesco che ha voluto inserire il suo nome nel canone della S. Messa e gli ha, altresì dedicato l’intero anno 2021. Certamente San Giuseppe è il primo dei Santi, essendo il più vicino a Gesù e Maria !

Giuseppe e Maria sono intimamente congiunti. In realtà l’unione profonda tra Maria e Giuseppe trasforma quest’ultimo in un’entità noetica (di conoscenza) rispetto alla sua sposa. Non si può raggiungere una piena conoscenza di Maria e anche del Verbo incarnato, senza conoscere colui che è stato divinamente scelto per la missione di sposo di Maria e di padre putativo di Cristo. Giuseppe è padre, ma non genitore. La “giustizia” di Giuseppe “uomo giusto” consiste nell’atteggiamento assunto verso Maria e verso Gesù, vero Dio e vero Uomo. Poiché Giuseppe era giusto, era deciso a fare la volontà di Dio. Lui, reputandosi indegno di coabitare con la Madre di Dio, si sente costretto a lasciarla: com’è facile intuire, il sottofondo di questa giustizia è un senso di grande umiltà, maggiormente sentito quando viene preso in considerazione direttamente Gesù e Giuseppe non vuole farsi passare per il genitore del Bambino Divino. L’evento appartiene al dramma della salvezza dell’umanità e Giuseppe non sa con quale diritto o ruolo vi si possa o debba intromettere senza una speciale vocazione dall’Alto, proporzionata all’eccezionalità del momento. Giuseppe sa che Maria è incinta per opera dello Spirito Santo Dio e le parole dell’Angelo (sempre Messaggero di Dio) gli rivelano il suo ufficio. La sua giustizia consiste, pertanto, nell’atteggiamento riverente verso la Volontà divina: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa; senza dubbio ciò che in lei è generato è opera dello Spirito Santo, ma essa partorirà un figlio, al quale tu porrai nome Gesù; è lui infatti colui che salverà il proprio popolo dai suoi peccati”. E’ come figlio di Davide che Giuseppe prende con sé Maria e fa partecipare Gesù alla genealogia davidica: Gesù è figlio di Davide perché lo è Giuseppe! L’annuncio a Maria e il suo consenso (cf Lc 1,26-38) trovano, dunque, un adeguato parallelo e opportuno riscontro nell’annunzio a Giuseppe e nel suo consenso (cf Mt 1, 18-25). Alla base della famiglia di Nazaret c’è l’accoglienza reciproca di Maria e di Giuseppe, preceduta però dall’accettazione da parte di entrambi del mistero della concezione verginale di Gesù. Il Vangelo sottolinea espressamente che Giuseppe “prese con se Maria sua sposa”(Mt 1,24): è il “fiat” silenzioso dello sposo, che accettando Maria acconsente ad apparire agli occhi della gente come il padre di Gesù, assumendo però la sua responsabilità di capofamiglia secondo gli usi del suo tempo. Vocazione all’obbedienza e al tempo dell’episodio dei magi, egli si eclissa dinanzi al “bambino con Maria sua Madre” (Mt 2,11); egli prende l’iniziativa della fuga in Egitto e del ritorno dall’Egitto (Mt 2,14.15); e Gesù rimane fino a trent’anni sottomesso a lui e a Maria (Lc 2,51) e sarà conosciuto come “figlio del falegname” (Mt 13,55) e la sua crescita “in sapienza, età e grazia”(Lc 2,52); relazione tra Giuseppe e Maria strettamente unita in tutti gli episodi della vita di Gesù: “Tuo padre ed io angosciati ti cercavamo” (Lc 2,58). Dopo Gesù e Maria, c’è Giuseppe Patrono Universale della Chiesa proclamato dal beato Papa Pio IX l’8 dicembre 1870.

Domani ricorre anche la “Festa del papà”, un evento purtroppo sempre più lontano dalla Volontà di Dio nel Magistero unico, immutabile, infallibile della Chiesa Cattolica, se è vero il sempre più ‘inverno demografico’dei dati Istat. Ma noi cogliamo l’occasione per fare gli auguri al nostro grande papà Pasquale Baldino che dal 24 aprile 2022 purtroppo ci ha lasciati volando in Cielo. Un grande papà che insieme a mamma Raffaela Lombardi, è riuscito a dar vita ad una numerosa famiglia di 10 figli sulla terra (alternati femmina-maschio dal 1986 al 2005) e 2 in Paradiso. Anche se non è più con noi, pensarlo al nostro fianco ci dà la forza per andare avanti. Il suo ricordo e i suoi insegnamenti vivranno sempre dentro di noi. Lo ringraziamo ancora una volta per essere stato il migliore papà che potessimo desiderare!

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