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CALCIO Sibilia: «Ripartenza è segnale importante, ora le riforme necessarie per i dilettanti»

Il Coronavirus ha fatto letteralmente a pezzi il calcio soprattutto per quanto concerne il calcio dilettantistico. Il Covid 19 ha piegato mezzo mondo ed è sotto gli occhi di tutti cosa ha lasciato per strada al suo passaggio. Attività economiche in seria difficoltà, scuole di ogni ordine e grado con i battenti sprangati per arrivare al mondo sportivo che ha subito la medesima sorte. Una pandemia senza uguali, c’è ben poco da girarci intorno. E chissà quando si potrà tornare alla normalità. Un piccolo spiraglio però si intravede, almeno per quanto riguarda la Serie A che come annunciato nella tarda serata di ieri, si tornerà in campo per il 20 giugno. Dopo oltre due mesi di stop anche in Italia il calcio sta per riprendere a tutti gli effetti, almeno nella massima serie. La decisione tanto attesa, legata al mondo del pallone, è giunta al termine della riunione odierna che vedeva presenti tutte le più alte cariche del movimento, oltre al Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport Spadafora. E’ stato lo stesso Ministro Vincenzo Spadafora, con il benestare del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ad annunciare il tutto: «Adesso ci sono le condizioni per ripartire non ho mai voluto frapporre ostacoli. Il calcio doveva ripartire in presenza di condizioni di sicurezza, e con l’ok del Cts ai protocolli. L’Italia sta ripartendo ed è giusto riparta anche il calcio. Il Cts ha dato l’ok al protocollo ma mantenendo la quarantena. La Figc mi ha assicurato il piano B con playoff e playout ed piano C, ovvero la cristalizzazione della classifica, in caso di nuova sospensione. Il campionato può così ripartire il 20 giugno. Il mio auspicio è che dal 13 giugno al 20 giugno possa giocarsi la Coppa Italia, prima che il campionato riparta il 20 giugno».

». Il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia commenta così alla agenzia di stampa Italpress la decisione annunciata dal ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora: «La decisione presa dal Governo di permettere la ripartenza dei campionati professionistici di calcio dal 20 giugno è uno sbocco positivo dopo quanto accaduto negli ultimi tre mesi. La questione sanitaria ci ha condizionato, ma mi sembra che le componenti della Federcalcio siano oggi arrivate a condividere questa scelta di ripartire. Ora dobbiamo fare le riforme necessarie». E ancora aggiunge: «I prossimi tornei potrebbero riprendere tra la fine di settembre e i primi di ottobre. Bisogna valutare tutti gli aspetti e poi prendere una decisione. Il punto essenziale è capire come e quando riprendere a giocare. Dal primo luglio, come LND, potremmo ripartire più forti di prima, sperando che questa tragedia possa diventare un lontano e brutto ricordo”. Spazio anche alla questione pubblico sugli spalti: “Il calcio senza tifosi è uno spettacolo monco, perché non far entrare almeno il 10% degli spettatori negli impianti più grandi?».

Il vicepresidente vicario della Figc ricorda poi: «Come Lnd, come tutti sapete, abbiamo già chiuso i nostri campionati – ma far ripartire i tornei professionistici significa dare nuova fiducia anche a noi e mandare un segnale importante alla gente sul fatto che il peggio potrebbe essere alle spalle, pur nella consapevolezza di dover sempre stare attenti. Noi ripartiremo il primo luglio e la nostra stagione manterra’ le date normali, concludendosi il 30 giugno 2021».

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