Cambio ai vertici di Sma Campania
Cambio al vertice di Sma Campania, la società partecipata della Regione Campania che fin qui è stata impegnata in molti interventi post Frana ed alluvione di Ischia ha un nuovo CDA, fuori Tommaso Sodano, uno dei protagonisti indiscussi dell’opera della società in house su Ischia.Con nomina del 17 maggio 2024 gli è subentrato Capasso Antonio quale PRESIDENTE CDA in cui siedono Lembo Andrea e Zabatta Fiorella.
Nella revoca di incarico firmata dal governatore ci sono motivazioni impegnative che indicano ad esempio, la violazione dei principi di sana gestione di una azienda pubblica. Sui suoi canali ufficiali Sodano si è difeso, commentando la revoca dal suo incarico come una opinabile azione che ha : “Interrotto il risanamento” in una impresa affidatagli proprio dai vertici politici della regione Campania per “ricostruire l’immagine dell’azienda” finita secondo i magistrati in un poco cristallino intreccio tra politica e affari nel settore delle bonifiche e del risanamento ambientale.
L’ex senatore di Rifondazione comunista ed ex vicesindaco di Luigi De Magistris, era stato indicato nel 2022 dal Governo del Presidente Vincenzo De Luca, ora gli uomini di De Luca lo silurano.Ci sarebbero state divergenze insanabili con i vertici di Governo, con il vicepresidente Fulvio Bonavitacola che ne avrebbe chiesto, senza se e senza ma, la testa.Sodano aveva datol’impressione di voler accentrare i ruoli.Lo sfogo dell’ex amministratore sui social parla con malinconia invece di un mancato riconoscimento dell’impegno:“Si è chiusa la mia esperienza alla SMA Campania dopo due anni di grande impegno per rilanciare l’azienda e ricostruire una immagine deturpata nel corso degli ultimi anni- scrive Sodano- Arresti, licenziamenti nei confronti di chi aveva creato danni all’ azienda, risanamento dei bilanci, recupero di credibilità sulle attività ambientali in cui siamo stati chiamati, sono risultati sotto gli occhi di tutti. Tutto questo è stato interrotto e a testa alta lascio questa azienda. Mi rimane la soddisfazione di aver ridato dignità al lavoro ed ai lavoratori, ed alla stragrande maggiorana di persone oneste e perbene che vivono la SMA e che per anni hanno subito le camorrie degli urlanti coperti dalla mala politica».
A far deteriorare definitivamente i rapporti sarebbe statal’inerzia da parte di Sodano di firmare il contratto al direttore generalea cui avrebbe dovuto cedere la leadership e dinon aver assicurato la collegialità delle decisioni nel cda” che oltre a Sodano era composto anche prima da Antonio Capasso e dalla esponente dei Verdi Fiorella Zabatta. Erano così scoppiati dissidi interni, poi diventati pubblici, ad esempio, su alcune consulenze legali in favore di avvocati vicini al sole che rideche per Sodano, invece,in altri procedimenti assistevano aziende al “centro delle dinamiche corruttive di Sma”. Sono così volati stracci con le accuse di ritorno a Sodano reo “di non aver contenuto la spesa pubblica con avanzamenti e bonus” e poi sugli immancabili social. Sodano chiude la sua carrellata: «E poi ti arrivano messaggi come questi(tantissimi) che danno un senso ai sacrifici fatti:”Gentile Presidente, insieme a lei è andata via la speranza che la S.M.A. Campania potesse finalmente fare quella svolta che permetteva il riconoscimento delle professionalità e della trasparenza. Le dico che il mio non è un pensiero isolato ma è comune a tutte le persone perbene che in questi anni, come me, hanno lavorato a testa bassa provando ad ignorare tutto quanto era intorno e che in fondo sono quelle figure silenziose che portano avanti l’azienda. Le confido che sono molto deluso dal Presidente della Regione e che questa sua azione mi sembra di dimostrare che in fondo neanche a lui interessa il cambiamento. La saluto con affetto”».