CULTURA & SOCIETA'

Campagano festeggia la solennità dell’Annuinziata con Don Carlo e il Vescovo Lagnese, “amministratori” di una comunità in crescita

Il Vescovo Lagnese la cui frequentazione con l’isola ormai è diventata una gradita costante, è venuto a Campagnano mercoledì sera 24 marzo nella “Giornata Eucaristica” per celebrare la messa solenne in onore dell’Annunziata, anticipando il giorno della solennità di Maria SS. Annunziata ricorsa ieri 25 marzo con le prime comunioni, tanta fasta in chiesa e nelle famiglie, lo sparo dei 21 colpi per la tradizionale Diana delle 12. 00 con canti del Te Deum e Buonanotte Maria. Come e quando ha visto la luce la storica chiesa dell’Annunziata al centro di Campagnano

Don Carlo Candido, Parroco della Chiesa Collegiata nonché Santuario dello Spirito Santo nel Centro Storico di Ischia Ponte al Borgo di Celsa, si è insediato bene, alla sua maniera nella locale Chiesa dell’Annunziata a Campagnano nel suppletivo incarico col titolo di Amministratore parrocchiale, conferitogli dal Vescovo Lagnese, oggi amministratore apostolico della Diocesi isolana. Quella della SS. Annunziata di ieri 25 marzo è stata la prima ricorrenza festiva in loco che Don Carlo ha accolto e celebrato da quando è il nuovo gradito “regnante” di Campanan, assicurandosi prima di tutto, per solennizzare l’evento, la presenza del Vescovo Mons. Pietro Lagnese, il quale sta dimostrando di tornare fra noi sempre ben volentieri, quando le circostanze lo richiedono naturalmente, e quando viene invitato per speciali eventi liturgici dai parroni delle varie parrocchie dell’isola.

Quindi prima festa religiosa e patronale col botto, alla grande per Don Carlo che da qui in avanti sta da subito creando le condizione affinchè si esca dal letargo per diventare comunità fedele, propositiva, attiva e vincente. I fedeli dell’Annunziata che con la loro storica madonna si sentono al sicuro, già respirano aria nuova nel modo di essere guidati nel rapporto spirituale e sociale con la propria chiesa. Si è visto ieri sera come la comunità di Campagnano si è stretta intorno al proprio “parroco” ed al proprio “vescovo”, entrambi “amministratori” delle loro anime in un contesto di fede e di preghiera vissuto con entusiasmo e consapevolezza. Il Vescovo Lagnese la cui frequentazione con l’isola ormai è diventata una gradita costante, è venuto a Campagnano mercoledi sera 24 marzo nella “Giornata Eucaristica” per celebrare la messa solenne in onore dell’Annunziata, anticipando il giorno della solennità di Maria SS. Annunziata ricorsa ieri 25 marzo con le prime comunioni, tanta fasta in chiesa e nelle famiglie, lo sparo dei 21 colpi per la tradizionale Diana delle 12. 00 con canti del Te Deum e Buonanotte Maria. Come e quando ha visto la luce la storica chiesa dell’Annunziata al centro di Campagnano. Nel secolo XVII in questa zona esisteva una chiesa dedicata a S. Sebastiano nella quale si venerava l’Annunziata di Maria. Non è certo se questa in seguito abbia cambiato titolo oppure, essendo stata abbandonata, ne fu costruita un’altra sotto il titolo dell’Annunziata, che fu restaurata nel 1792.

All’interno vi si ammira qualche tela e un bell’altare maggiore di marmi policromi del secolo XVIII. Il campanile e la torre dell’orologio vengono messo in risalto da un frontespizio di maioliche. La parte superiore della facciata è ricoperta da un rivestimento di mattonelle finemente decorate con croce di malta al centro e fiore stellato negli angoli. Sono rappresentate due scene figurate; l’Annunciazione e la Visione di S. Giovan Giuseppe che in origine doveva essere situata più in alto, fu poi spostata nel 1896 più in basso: il pregevole lavoro venne eseguito probabilmente da una bottega vietrese e l’Annunciazione dovette essere eseguita, invece, da un maiolicaro di ambito napoletano all’epoca delle trasformazioni terminate nel 1781. Per dotare la Chiesa di campane si fece appello al buon cuore degli abitanti che in massa offrirono i loro oggetti d’oro che fusi con altri metalli preziosi diedero luogo alla loro realizzazione. Tempio e luogo di incontro, dove i vecchi contadini, le graziose foresette e le brune villanelle, nell’ora del tramonto dei dì festivi, si incontravano per salutare la Signora di Campagnano con armoniose cantilene, a Lei dedicate. I ricordi dei sacerdoti che hanno retto la chiesa di Campagnano vanno dall’indimenticabile Don Michele Trani degli anni ’40 e 50, a Don Luigi De Donato fino all’attivissimo ed entusiasta Don Carco Candido di ogg.i bene accolto nelle vesti di amministratore parrocchiale. La ricorrenza dell’Annunziata a Campagnano è particolarmente attesa sia a marzo che in agosto quando vengono effettuati i festeggiamenti esterni con processione della statua, con la banda musicale in piazzetta davanti alla chiesa e fuochi pirotecnici.

Il 25 marzo è datadella solennita dell’Annunciazione del Signore, una festa dedicata a Gesù, ma in ugual misura a Sua madre Maria, a Lui legata indissolubilmente. Poche festività cristiane possono vantare l’importanza religiosa dell’Annunciazione del Signore. Essa si pone infatti al centro della storia della salvezza, in quanto rappresenta l’inizio dei tempi nuovi, della nuova alleanza tra Dio e l’uomo. È con l’Annunciazione che si mette in moto quel piano divino che culminerà con la nascita di Gesù, e soprattutto con la sua morte e resurrezione. Col termine “Annunciazione” di descrive l’incontro tra Maria e l’arcangelo Gabriele nel piccolo borgo di Nazareth. Un incontro destinato a cambiare completamente le sorti dell’umanità, in quanto fu in quell’occasione che l’Arcangelo, messaggero di Dio, annunciò appunto alla fanciulla l’imminente nascita del Messia. La Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa celebrano questo evento ogni anno il 25 marzo (per le Chiese ortodosse che usano il calendario giuliano, il 25 marzo corrisponde al 7 aprile del calendario gregoriano). La liturgia che celebra la solennità dell’Annunciazione del Signore viene rinviata se coincide con una domenica di Quaresima o altre solennità del tempo pasqualeCome ogni data relativa agli eventi dell’infanzia di Gesù, anche quella del 25 marzo per l’Annunciazione è stata stabilita in riferimento a quella del Natale, e quindi, come questa, è stata indicata solamente dalla tradizione della Chiesa, mancando al riguardo riferimenti precisi nei Vangeli.

Quale momento del concepimento, l’Annunciazione è stata collocata nel giorno al 9º mese prima del Natale, e questo avvenne presto dopo l’istituzione della festa del Natale e la sua definitiva collocazione al 25 dicembre, attestata in Occidente già nella prima metà del IV secolo d.C. (vedi la Depositio Martyrum, collocabile al 336) e in Oriente alla fine dello stesso secolo, senza dimenticare che della nascita di Gesù al 25 dicembre abbiamo un’attestazione scritta nella Chiesa romana già nel 203, anno cui risale il Commentario su Daniele da parte di Ippolito di Roma. Tale collocazione ha anche però un valore teologico e liturgico: l’Annunciazione, quale momento storico dell’inizio dell’Incarnazione e quindi della storia della salvezza, viene così a cadere nello stesso periodo in cui la tradizione ebraica poneva l’inizio del suo anno religioso, cioè nel mese di nisan (marzo/aprile), e fino all’Alto Medioevo proprio il 25 marzo segnava l’inizio del ciclo liturgico annuale del cristianesimo, poi spostato allo stesso Natale ed infine all’Avvento, ma anche l’inizio del calendario civico (come ad esempio in Firenze). Questo fatto fu favorito anche dalla coincidenza con importanti ciclicità astronomiche: infatti, il Natale coincide con il periodo del solstizio invernale, l’Annunciazione viene a cadere in quello dell’equinozio primaverile. Nella liturgia cattolica, la ricorrenza dell’Annunciazione è una solennità ed è una delle Feste del Signore (e non della Beata Vergine Maria). Secondo il calendario liturgico cattolico occidentale, il 25 marzo cade spesso nel tempo di Quaresima; in alcuni anni, invece cade nella Settimana santa o nell’Ottava di Pasqua. Succede quindi non di rado che la solennità dell’Annunciazione sia rinviata, o perché deve cedere il posto a una domenica di Quaresima (e in tal caso, è spostata al giorno successivo, lunedì 26 marzo, come è accaduto nel 2007 e nel 2012), o perché, dato che la Settimana Santa e l’Ottava di Pasqua prevalgono sull’Annunciazione, la solennità viene rimandata al lunedì dopo la Domenica in albis (come nel 2008, spostata a lunedì 31 marzo, o nel 2002 e 2013, spostata a lunedì 8 aprile; Nel Vangelo secondo Luca, un angelo entra in casa di Maria e le annuncia che concepirà il Figlio di Dio:

Ads

« L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse : «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l’angelo partì da lei. »   (Luca 1,26-38)

Ads

info@ischiamondoblog.com

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Back to top button
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex