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Via dell’Amicizia è un colabrodo, si intervenga prima che muoia qualcuno

 

di Francesco Castaldi

ISCHIA – La dea bendata è stata davvero clemente nei confronti di un giovane scooterista ischitano, che nella serata di sabato è rovinato sull’asfalto di via dell’Amicizia, riportando una serie di profonde escoriazioni che hanno richiesto le cure dei medici dell’ospedale “Anna Rizzoli”. Vittima del sinistro un 21enne residente nel comune capofila che, nel far rientro a casa, ha perso il controllo del mezzo a causa delle precarie condizioni in cui versa il manto stradale della sopraccitata via. Tanto spavento per i familiari e le persone accorse per prestare i primi soccorsi al giovane, che nell’impatto con l’asfalto non avrebbe riportato fratture. Il personale sanitario del nosocomio lacchese, dopo averlo opportunamente medicato, ha rimandato a casa il ragazzo, che adesso dovrà pazientare un po’ prima di ritornare a lavoro.

Un episodio che si sarebbe potuto tranquillamente evitare se la strada in questione fosse stata asfaltata con criterio. E invece, a causa della negligenza delle istituzioni locali, siamo nostro malgrado costretti a riportare in cronaca questo ennesimo sinistro stradale, che si è fortunatamente concluso con un lieto fine, a differenza di altre vicende che purtroppo hanno avuto tragici epiloghi. Le pessime condizioni in cui versa via dell’Amicizia, come testimoniano in maniera eloquente gli scatti fotografici che vi mostriamo, sono da tempo note a tutti – amministratori compresi – eppure sembra che nessuno se ne interessi. I residenti della zona hanno più volte manifestato la propria indignazione all’ente di via Iasolino, senza tuttavia ricevere alcun fattivo riscontro.

La sicurezza delle strade isolane dovrebbe essere un tema maggiormente sentito dalle sei amministrazioni comunali, che per garantire la sicurezza di cittadini e turisti sarebbero tenute a investire maggiori risorse economiche per migliorare la qualità del manto stradale, che in alcuni punti della nostra isola lascia davvero a desiderare. Avere arterie viarie più sicure comporterebbe da un lato una sensibile diminuzione di sinistri spesso mortali, dall’altro rappresenterebbe un grande vantaggio anche per le casse comunali. Non bisogna infatti dimenticare che molti cittadini, in seguito ad incidenti causati da fondi stradali per nulla ottimali, spesso e volentieri adiscono le vie legali nei confronti degli enti che sono responsabili della manutenzione delle strade. Questi procedimenti giudiziari, che sovente si concludono in favore del cittadino, in molti casi sono dei veri e propri salassi per i comuni, che sono costretti a sborsare un bel po’ di quattrini per risarcire le vittime. Partendo da queste considerazioni, gli amministratori locali, nell’ottica di preservare la stabilità dell’erario pubblico e di scongiurare episodi luttuosi, dovrebbero porsi una domanda: non sarebbe meglio investire più denaro per la sicurezza stradale invece di elargire faraonici rimborsi?

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