CRONACAPRIMO PIANO

Futuro “in house” per Villa Arbusto e Porto

E’ chiaro l’orientamento del Comune di Lacco Ameno che ha deciso di essere soggetto interessato non soltanto alla gestione diportistica ma anche del polo museale. E si fanno già i nomi di un potenziale CdA

In bozza la creazione di una società in house per gestire Villa Arbusto ed il Porto di Lacco Ameno insieme. Una idea quasi rivoluzionaria, se non si conoscessero i trascorsi dei carrozzoni all’ombra del Fungo, lanciata dal Sindaco Giacomo Pascale, mentre con la sua risicata maggioranza danza sul filo della fiducia e degli equilibri precari. Gli atti prodromici sarebbero già stati affidati ad un grosso studio di consulenze napoletano e tutto sarebbe già pronto e predisposto, manca solo la firma per l’affidamento dell’incarico. Secondo i rumors e le indiscrezioni raccolte e per quanto ci è dato apprendere, il sindaco Giacomo Pascale avrebbe già tenuto i primi colloqui per la formazione del consiglio di amministrazione.Tra i nomi ipotizzati ci sono quelli del dottor Gianni Castagna e Sergio Trani. Lo ripetiamo al momento si tratta solo di una ipotesi che il governo locale ha voluto saggiare per approfondirne la bontà.

Infatti come recita la norma e la condotta del “buon padre di famiglia” che gestisce la cosa pubblica, la decisione dell’Amministrazione di non ricorrere al mercato deve essere motivata con particolare riferimento al maggior vantaggio per i cittadini di tale scelta e non solo valutando il maggiore vantaggio politico per chi decide di imprimere una impronta cosi forte, impattante, sulle sorti del paese. Specie se parliamo di Lacco Ameno. Il maggior vantaggio, si legge nel manuale del buon costruttore di carrozzoni, è declinato in ordine: ai costi standard di gestione del servizio;agli obiettivi di universalità, di socialità, di efficienza, di economicità e di qualità del servizio; all’impiego ottimale delle risorse pubbliche.

Gli atti prodromici sarebbero già stati affidati ad un grosso studio di consulenze napoletano e tutto sarebbe già pronto e predisposto, manca solo la firma per l’affidamento dell’incarico

Come tutti gli affidamenti per i quali un ente pubblico intende rivolgersi a soggetti esterni, anche gli affidamenti in house providing, devono sottostare a regole precise dettate sia dal legislatore comunitario che nazionale e delle quali Pascale deve tenere conto nel predisporre il proprio provvedimento. Per questo, proprio il nuovo codice dei contratti prevede che “Ai fini dell’affidamento in house di un contratto avente ad oggetto servizi disponibili sul mercato in regime di concorrenza, le stazioni appaltanti effettuano preventivamente la valutazione sulla congruità economica dell’offerta dei soggetti in house, avuto riguardo all’oggetto e al valore della prestazione, dando conto nella motivazione del provvedimento di affidamento delle ragioni, nonché dei benefici per la collettività della forma di gestione prescelta, anche con riferimento agli obiettivi di universalità e socialità, di efficienza, di economicità e di qualità del servizio, nonché di ottimale impiego delle risorse pubbliche.”

Dal punto di vista della governance, la gestione in forma societaria, con un forte controllo pubblico, per le attività di conclamata e deliberata pubblica utilità, dovrebbe avere lo scopo di assicurare ai cittadini e delle imprese un sistema di produzione di servizi sempre più efficiente e efficace. Non dimentichiamo che stiamo parlando di una struttura sede del Museo Archeologico più noto del meridione, la Villa Arbusto, oltre che dell’unica e vera infrastruttura che il comune di Lacco Ameno possieda: il porto.Al momento l’ipotesi in house è solo tale, una bozza congenita legittimamente per prevedere una nuova ipotesi di sviluppo intorno agli uffici di Piazza Santa Restituta. Come andrà a finire? Solo il tempo potrà dircelo.

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