CULTURA & SOCIETA'

RIECCO LO STORICO “CALENDARIO DELL’AVVENTO” DOVE I BAMBINI CONTANO I GIORNI DELL’ATTESA DEL NATALE NELLE  24 CASELLE CON SORPRESE 

LA SINGOLARE BELLEZZA DI UN CALENDARIO SPECIALE…Per responsabilizzare i bambini nelle varie attività da fare in casa con mamma e papà e con i nonni, Melissa & Doug ha creato un calendario settimanale. Perfetto per raccontarci quali diversi compiti ha svolto il bambino durante la settimana: fare i compiti, pulire la stanza, aiutare con i lavoretti di casa, rifare il letto! Per ogni attività svolta il genitore potrà inserire una faccina felice e spronare così il bambino a responsabilizzarsi e a fare sempre di più! Il calendario include inoltre una serie di ulteriori istruzioni come vestirsi, prendersi cura del cagnolino, sistemare i giochi per un atteggiamento positivo e improntato alla collaborazione e all'indipendenza!

I ragazzi di oggi, e non proprio solo di oggi, almeno, se vogliamo conteggiarli, anche  di qualche decennio addietro, hanno per amico, nell’attesa del Natale, il Calendario dell’Avvento.  Già  dalla seconda elementare i bambini e le bambine della nostra prima scuola, sanno cos’ è il Calendario dell’Avvento. Ai tempi  nostri a stento si conosceva il calendario ordinario, e tanto meno quello a strappo. Poi uscì il Calendario di Frate Indovino insieme ai calendarietti profumati  anche un po’ osè del barbiere. Oggi il calendario dell’avvento è di nuovo d’attualità.  C’è in casa, nelle scuole, in parrocchia,nell’ufficio a mo di ornamento, negli asili e nei circoli ricreativi. Ma cosa è in pratica il Calendario dell’avvento ? Vogliamo spiegarlo meglio. Il Calendario dell’Avvento innanzitutto fu inventato da Gerhard Lang, un editore protestante, originario di Maulbronn (Germania), nel 1908. Al tempo in Germania c’era già l’usanza di aspettare la festa della nascita di Gesù facendo 24 piccoli pacchettini da scartare, uno al giorno, dal 1 dicembre al giorno di Natale.

Dalle parti nostre, dopo il presepe e l’albero, il calendario dell’Avvento è diventato uno dei simboli più rappresentativi del Natale. Tradizionalmente si compone di 24 finestrelle che vengono aperte ogni giorno dal 1 dicembre (inizio del periodo dell’Avvento nella tradizione cristiana). E’ un modo originale e divertente per fare il conto alla rovescia aspettando il Natale, soprattutto se in casa ci sono dei bambini. Dietro 24 numeri, che corrispondono a ciascun giorno che precede il 25 dicembre, si celano piccoli regali, dolcetti o semplici messaggi da personalizzare a piacere. Le sue origini risalgono al XIX secolo,  quando  il calendario cartaceo non era stato creato – nei giorni precedenti al natale si usava scrivere  con un gessetto sulle pareti  o per terra 24 segni che i bambini giorno per giorno cancellavano fino ad arrivare al 24 vigilia di Natale, oppure si appendevano 24 disegni. Solo nel 1902 fu messo in commercio ad Amburgo il primo calendario cartaceo dell’avvento, lo stampatore tedesco diffuse così in tutto il mondo quella che era una pratica radicata tra le donne del posto che regalavano ai bambini un dolcetto per ogni giorno di dicembre al fine di rendere loro più piacevole l’attesa della nascita di Gesù Bambino. La Pasticceria Galli a Milano fu una delle prima a venderli in Italia, fatti in stoffa peraltro. 

Tradizionalmente, nel calendario dell’Avvento si potevano trovare un’immagine natalizia o tutt’al più un goloso cioccolatino, ma i tempi sono cambiati e le molteplici reinterpretazioni lanciate sul mercato hanno reso il calendario dell’Avvento un vero e proprio fenomeno di culto. L’attesa del Natale diventa ancora più divertente, tra prodotti make up, tisane e saponi profumati. Ma si possono fare anche in casa, con i bambini, per un momento di condivisione famigliare ed a scuola dove le maestre si divertono insieme agli scolaretti. Quando eravamo piccoli dicembre era un mese magico: le luci colorate,il presepe con i pastori, l’albero di Natale che riempiva la casa di calore e le letterine scritte con i pastelli colorati da mandare “molto lontano” che contenevano tutti i desideri che da bambini avevamo. Chi desiderava una nuova bambola; chi una macchinina sportiva; chi si aspettava un pallone Super Santos, chi tante di quelle cose che non bastava un foglio a contenerle. La cosa più bella di tutte era l’attesa: il giorno di Natale i desideri scritti con mano poco ferma si sarebbero materializzati sotto l’albero, tra carte colorate strappate con curiosità e sorrisi indimenticabili. Tutte queste emozioni hanno un nome: “Calendario dell’Avvento”. “Ma dove vivono i cartoni”, è un’ associazione di Napoli che organizza animazione per bambini che ci regala un meraviglioso calendario dell’avvento delle favole.L’ iniziativa è arrivata anche nella nostra isola. Il Calendario dell’Avvento nasce, così come il Presepe, come strumento per far comprendere lo spirito di attesa e magica sospensione del Natale a tutti. Nel caso del Presepe, ideato da San Francesco d’Assisi nel 1223 a Greccio, l’intenzione era quella di comunicare al popolo analfabeta e ignorante il grande mistero dell’Incarnazione di Gesù, attraverso la rievocazione della scena della Natività, con i suoi personaggi.

Il Calendario dell’Avvento nasce con la medesima intenzione, ma si rivolge, almeno in un primo tempo, ai bambini. L’Avvento è uno dei momenti più importanti dell’anno per i cattolici di tutto il mondo. I credenti si preparano alla venuta di Cristo, al rinnovarsi della Sua nascita miracolosa, a Natale. L’Avvento è anche il periodo liturgico in cui i fedeli ribadiscono la loro speranza, l’attesa della seconda venuta di Gesù, quella che decreterà la fine del mondo come noi lo conosciamo, la fine dei tempi. Non è facile far comprendere ai più piccoli il significato autentico di questo periodo e nemmeno della festa che arriverà. Più facile far comprendere loro l’importanza di una festa unica, che si rinnova ogni anno e riunisce le famiglie e i fedeli come nessun’altra. L’Avvento è uno dei momenti più importanti dell’anno per i cattolici di tutto il mondo. È il periodo in cui ci si prepara alla necessità di alimentare questo clima di attesa, di accrescere l’aspettativa dei piccoli di casa, deve aver pensato la mamma di Gerhard Lang, futuro editore di Maulbronn, che agli inizi del novecento inventò il Calendario dell’Avvento. In Germania era già diffusa l’usanza di appendere alle pareti piccoli addobbi a tema natalizio, o segnare con il gessetto sulla porta ventiquattro trattini, uno per ogni giorno prima di Natale, invitando i più piccoli a cancellarli man mano che ci si avvicinava alla data fatidica. Stanca di sentirsi ripetere ogni giorno dal proprio bambino la domanda: “Quando arriva il Natale? Quanti giorni mancano?” la signora Lang preparò 24 biscotti speziati, li chiuse in altrettanti sacchetti, e promise al figlio che avrebbe potuto aprirne e mangiarne uno al giorno dal 1° dicembre fino alla Vigilia di Natale.

Un pensiero dolcissimo, per accompagnare i giorni dell’attesa della Festa e aiutare il bambino a comprenderne l’importanza. Un Calendario dell’Avvento fai da te, insomma, a cui ne seguirono molti altri, negli anni successivi. Il calendario è composto da 24 sacchetti di stoffa legati tra di loro con un cordoncino. Questa usanza inventata dalla madre influenzò il piccolo Gerhard Lang al punto che, una volta cresciuto e divenuto editore, decise di riproporre la stessa idea realizzando un supporto di cartone con 24 finestrelle, una per ogni giorno dal 1° di dicembre alla Vigilia di Natale, all’interno delle quali fosse possibile nascondere biscotti, caramelle, cioccolatini, o piccoli doni che i bambini avrebbero potuto scoprire giorno dopo giorno. Presto altri imitarono la sua idea, creando Calendari dell’Avvento vuoti in cartone, legno, stoffa, che potevano essere riempiti di sorprese dai genitori, e alcune pasticcerie iniziarono a vendere anche Calendari dell’Avvento già completi di dolciumi.

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Foto di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter 

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