CRONACA

Cani in spiaggia, la proposta della Pas Pronatura al Comune di Forio

L’associazione chiede l’adozione di un provvedimento sulla falsariga di quello predisposto in passato, con una serie di modifiche

L’arrivo della stagione turistica, e in particolare l’avvicinarsi dell’estate impone la consueta esigenza di regolamentare l’accesso dei cani sugli arenili isolani. Sulla falsariga di quanto fatto dal Comune di Ischia l’associazione P.A.S. Pronatura Pan Assoverdi Salvanatura ha proposto al Comune di Forio di adottare un provvedimento analogo, apportando una serie di migliorie a quello già adottato in passato. La proposta è contenuta in una nota rivolta al sindaco Del Deo sottoscritta dal presidente Gennaro Romano e dal vice presidente Giovan Giuseppe Esposito, nella quale si legge: «Facendo seguito agli incontri ufficiosi (30 marzo u.s. e segg.) sul tema in oggetto, tra il vicepresidente della scrivente organizzazione (G.G. Esposito) e componenti del Comando VV.UU. Com. Forio (sig. Rullo) si allega, a titolo collaborativo, lo schema in epigrafe (i riferimenti al Com. Ischia andranno ovviamente eliminati). Con l’occasione, si rammenta che il nuovo provvedimento, se adottato – previo parere del Segretario Comunale – dovrà essere concertato con l’arch. Giampiero Lamonica, in quanto il funzionario – due anni fa – risulterebbe già esser intervenuto sulla materia (art. 4 Ordin. Dirig. 28 luglio 2020 n. 104).

Per dovere di chiarezza, l’Uff. Legale della sottoscritta associazione – sulla scorta di quanto deciso dai Giudici Amministrativi – ritiene che, afferendo, l’atto in epigrafe, ad aspetti sanitari ed alla prevenzione dei rischi per i cittadini (le morsicature dei cani) non appartenga alla competenza del funzionario al ramo, bensì del Sindaco: “Anche dopo le Leggi Bassanini, i provvedimenti concernenti la tutela della sicurezza urbana, le misure di polizia veterinaria (es. benessere animale, iscrizione obbligatoria all’anagrafe canina, fase estrale degli esemplari femmina, uso del guinzaglio nei luoghi pubblici – cfr. art. 32, c. 3, L. 833/1978; art. 3 D.P.R. 31 marzo 1979) ovvero questioni igienico-sanitarie in genere (es. prevenzione antirabbica, collari anti-pulci, eventuale rilascio di deiezioni canine sugli arenili) competono al Sindaco”.

Ricorda, infine, che varie sentenze dei TAR di tutta Italia ritengono “illegittimo” l’integrale divieto di accesso dei cani sulle spiagge. Ovvero se reso “troppo gravoso”, come sembrerebbe desumersi dalla predetta Ord. Dirig. 104/20. Essa – peraltro – non farebbe alcuna distinzione tra i giorni di maggior affollamento dei bagnanti sugli arenili (weekends) e tra i cani di piccola taglia e gli esemplari “potenzialmente pericolosi” (dobermann, rottweiler, alano, pitbull, dogo argentino, mastino napoletano, fila brasileiro, american bulldog. pinsher, mastiff, ecc.)».

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