Cantalamessa venerdì ad Ischia: «Giu’ i veli sulla Lega isolana»
ISCHIA. «Venerdì sarò a Ischia. È arrivato il momento di svelare il nuovo organigramma della Lega sull’isola. E non solo: è necessario chiarire chi può parlare a nome del partito di Salvini». Non usa mezzi termini Gianluca Cantalamessa parlamentare, coordinatore regionale della Lega di Salvini e commissario per la provincia di Napoli del partito. Il parlamentare è stufo delle polemiche che hanno travolto il partito sull’isola. Ed intende dire la sua. Venerdì 8 febbraio alle 16 nella sala conferenze dell’Hotel Re Ferdinando presenterà i nuovi commissari ischitani della Lega.
Ci anticipa qualche nome?
«Abbiate pazienza. Venerdì dirò tutto».
Se le faccio i nomi di Antonio Piricelli e di Vitale Pitone, lei che cosa mi dice?
«Entrambe sono persone che daranno il loro contributo alla Lega sull’isola di Ischia. Per i ruoli di commissari dirò tutto venerdì quando sarò sull’isola di Ischia. Una cosa è certa».
Quale?
«Bisogna dare delle risposte concrete agli ischitani. Dobbiamo tornare a parlare di temi. Chi rappresenterà la Lega sul territorio ischitano dovrà fare da trend union con i parlamentari. Un buon esempio lo abbiamo già avuto quando abbiamo affrontato la problematica relativa al Tribunale. Gli ischitani mi hanno informato di questa problematica che ho fatto mia. In questo modo siamo riusciti ad avere una proroga lavorando a stretto contatto con il Ministro della Giustizia ed il sottosegretario Morrone. La lega deve creare una struttura di ascolto sul territorio ed un organigramma politico su Ischia che consenta di ricreare quella relazione tra territorio e politica centrale. La nostra priorità è l’ascolto visto che la politica prima di ogni cosa deve ascoltare, e poi deve poter dare delle risposte».
Tra i volti nuovi della Lega ad Ischia ci saranno anche Aldo Presutti e/o la sua compagna Carmen Terracina?
«No. Per essere dirigenti della Lega e far parte dell’organigramma del partito è necessario aver fatto un minimo di militanza. Non è sufficiente nutrire simpatia o interesse per un partito per essere nominati responsabili. Bisogna formarsi prima. In questo periodo ho preso atto della simpatia e della vicinanza di tante persone sull’isola. E faremo in modo che tutte queste persone siano accanto al nuovo commissario del partito sull’isola. Il percorso da fare a Ischia, così come in tante altre realtà, è lungo. Assicuro tutti: gli ischitani non saranno soli. La mancata nomina non è contro le loro persone, ma è necessario costruire un percorso politico prima di guidare una sede del nostro partito».
Ci sarà la sede della Lega presso l’Hotel Solemar?
«Non so. Questa sarà una decisione che prenderanno i nuovi responsabili del partito sull’isola di Ischia. Al momento prendo atto della disponibilità di Aldo Presutti e lo ringrazio (sempre se sia ancora valida ndr)».
Venerdì si parlerà anche della questione Presutti, dell’intrigo ischitano e del bonifico/donazione effettuato dall’imprenditore alla Lega di Bentivoglio?
«A me avrebbe fatto più piacere parlare di temi e delle persone che saranno alla guida del partito sull’isola di Ischia. È necessario, però, chiarire che nessuno sull’isola di Ischia può parlare per nome e per conto della Lega fino a venerdì. Ed anche in passato nessuno era autorizzato a farlo. Per questo incontrerò personalmente l’albergatore Aldo Presutti per farmi spiegare nei dettagli tutta la vicenda ‘consumata’ nell’hotel Solemar a cavallo tra il 2018 ed il 2019».
Lei di questa vicenda che idea se n’è fatto?
«Conosco ciò che mi è stato raccontato. Molti dei protagonisti non li conosco nemmeno personalmente. Alcune persone hanno invitato altre persone sull’isola di Ischia. Queste ultime hanno millantato di essere dirigenti della Lega. In realtà non sono nemmeno militanti della Lega. E ciò ha creato confusione. C’è necessità di chiarezza e di ristabilire la realtà dei fatti. Una cosa è certa: queste persone non hanno parlato a nome della Lega. Non erano autorizzati a farlo».
Che cosa vuole dire?
«Dal mio omologo in Emilia ho appreso che questa persona che è venuta ad Ischia parlando in nome e per conto della Lega non sarebbe responsabile di sedi nè sezioni. Non è un dirigente del partito e, sempre secondo quanto mi è stato riferito, non risulta nemmeno socio militante. In poche parole non aveva e non ha alcun titolo per parlare in nome e per conto della Lega ad Ischia. Poteva solo parlare a titolo personale. Mi interesserà far capire bene questo agli ischitani che hanno incontrato questi personaggi perché di questa ‘confusione’ non può pagarne le spese la Lega».
Francesca Pagano