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Caos porti: Capri apre gli occhi, Ischia li chiude!

Mentre alcuni centri turistici italiani si pongono il problema di eventuali limitazioni all’ingresso di una massa di turisti crescente (numero chiuso) ; mentre il CEO del Regina Isabella e Presidente provinciale di Unindustria Turismo, Giancarlo Carriero, respinge l’idea di approdi di crocieristi nella rada di Casamicciola (sbagliando però sui numeri, in quanto nessuno ha parlato di navi da 6.000 persone, ma solo di navi non oltre 200 metri di lunghezza e della portata di qualche centinaio di passeggeri, tant’è che il Comitato promotore del Progetto Fincantieri confida in un fattivo contributo di Carriero); mentre Capri invoca l’applicazione rigida dell’ordinanza della Capitaneria di Porto di Napoli n.99/1999 e ulteriori restrizioni alla progressiva crescita di sbarchi, Ischia si oppone a qualunque ipotesi di regolamentazione, rivisitazione, restrizione dello status quo. Sul Passo Sella ( tra Trento e Bolzano) è stato deliberato un esperimento: ogni mercoledì di luglio ed agosto ( dalle ore 9.00 alle 16.00) non è consentito il transito ad auto e moto ( è consentito a pedoni, bici, autobus di linea, mezzi di soccorso o di disabili).

Gallipoli, in Puglia, diventata – in questi ultimi anni- capitale turistica della movida notturna, ha stretto , il 29 giugno, un patto con alberghi, case vacanza, b&b, per porre precisi limiti all’invadenza e maleducazione di ospiti chiassosi, pena l’immediata rescissione del contratto di fitto. Nel “vademecum” del comportamento del turista è contemplato anche l’uso corretto dell’acqua e il conferimento dei rifiuti secondo norma. Tale vademecum viene consegnato all’atto del fitto della casa. Sempre in Puglia, a Fasano, il Comune ha emesso ordinanza antibivacco sulla famosa spiaggia di Torre Canne. A Porto Cesareo sono state installate macchine fotografiche per penalizzare chi butta i rifiuti in maniera disordinata e fuori regola. A Castellaneta Marina un’ordinanza vieta la musica ad alto volume in qualsiasi ambiente, anche privato e vieta il gioco del pallone sulle spiagge. Ma la cosa che più ci sta a cuore sottolineare, per analogia, per vicinanza, per diretta concorrenza, è il comportamento del Comune di Capri e del Sindaco Giovanni De Martino.

Il Sindaco, constatato che una ordinanza della Capitaneria di Porto di Napoli ( la 99/1999) che prevede una distanza temporale minima di 10 minuti tra l’arrivo di una nave ed un’altra, non viene assolutamente rispettata, vomitando sul porto – a distanza anche di 4-5 minuti – 600/700 persone ( mentre la funicolare trasporta 70 passeggeri ogni 20 minuti); constatato che un Rapporto Censis del 2008, centrato su Capri, indicava in 10.000 arrivi giornalieri il limite sopportabile dell’isola, mentre siamo già a 12.000, ha sollecitato Prefetto, Capitaneria di Porto di Napoli, i Sottosegretari del Mibact Ilaria Borletti Buitoni e Dorina Bianchi ad un serrato confronto per una “ decrescita” intelligente ( preferisco questo aggettivo a “ felice”). Il confronto è in atto e c’è da giurare che la limitazione andrà ben oltre l’ordinanza 99/1999. Va detto che i Comuni dell’isola d’Ischia, già nel 1999, furono alcuni assenti, altri completamente inerti, negli incontri, tant’è che l’ordinanza limitativa riguarda il soli Porti di Napoli e Capri. Per capire la mentalità dell’isola d’Ischia, sottolineiamo che di recente il Sindaco di Casamicciola ha affrontato, a muso duro, la locale Capitaneria di Porto. Ma non nella direzione di chiedere maggiore razionalizzazione e diluizione degli arrivi.

La reazione negativa del Sindaco ,in sede regionale e alla presenza delle varie Compagnie di navigazione, di Capitaneria e Assessorato regionale, ha riguardato la minaccia di Coppola e De Angelis ( Capitanerie locali) di rivedere in basso il quadro complessivo degli accosti di navi ed aliscafi. La ragione sarebbe la mancanza di sicurezza, essendo il Porto troppo congestionato. Si è rischiato, nella disputa, anche la chiusura estiva del Porto di Casamicciola. La faccenda, alfine, si è chiusa – come al solito – con un rinvio della questione a settembre. Il Problema vero è che finché ci saranno 6 Comuni, nascerà sempre la controversia se il traffico passeggeri e auto private tocca a Ischia o Casamicciola e se è giusto che Casamicciola debba farsi carico prevalentemente di automezzi pesanti, autobotti di gas, benzina e gasolio. In questa luce, anche la subordinata della fusione dei soli Comuni di Ischia, Casamicciola e Lacco Ameno potrebbe risultare utile. Mi dispiace ma, con l’attuale mentalità ischitana, non si coglie la vera essenza del problema. L’essenza vera è che tutta l’isola non può continuare a sopportare un carico di passeggeri,auto, mezzi di trasporto ormai insostenibile. E l’idea di rimpallarsi lo sbarco di camion tra un Porto e un altro, non serve a nulla; sempre nell’unico anello stradale ce li troveremmo! Dovremmo tutti renderci conto che stiamo andando proprio in senso opposto a quello che dovremmo percorrere.

Pensiamo,piuttosto che a reclamare navi sempre più grandi e frequenti, a spingere le Compagnie di navigazione a rinnovare il naviglio con navi più piccole, più moderne e sicure. E piuttosto che invocare partenze ravvicinate, pensiamo ad allargare gli intervalli, per diluire gli affollamenti agli imbarchi e agli sbarchi e ottimizzare i costi delle corse, con riverberi positivi sulle tariffe. Pensiamo piuttosto a come risolvere i problemi di logistica per la distribuzione delle merci, nonché la logistica per i transfert dei turisti in megabus. Pensiamo piuttosto a mezzi di trasporto alternativi a terra ( elettrici, funicolari, metrò del mare intorno all’isola nel periodo estivo). E,per carità, non diamo credito al solito inviato estivo del grande quotidiano nazionale che improvvisa analisi e ricette, come ha fatto, qualche giorno fa, su Repubblica, Stella Cervasio, inviata a Capri. La Cervasio, non cogliendo il senso della politica di contenimento voluta dal Sindaco, ha sparato a zero contro i prezzi cari e contro l’inibizione a consumare colazioni al sacco in spiaggia. Questo è giornalismo estivo “ mordi e fuggi”, proprio come il turismo che vorrebbe incentivare la Cervasio. Non credo alla validità del pensiero di Mao, secondo il quale “ la grande confusione sotto il cielo è foriera di una situazione favorevole”. Credo piuttosto a Dante: “ Sempre la confusione delle persone/ principio fu del male della cittade” ( Paradiso, XVI, 67/68). Dal Caos può essere nato l’Universo, ma è avvenuto una volta sola. Per il resto, il caos genera solo caos!

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Franco Borgogna

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