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Caos Traffico, ora gli isolani chiedono meno auto

DI ANTONELLO DE ROSA

ISCHIA – C’è una larga fetta di ischitani che sogna di vedere un’isola davvero verde, dove a sfrecciare non sono autovetture inquinanti, ma silenziose biciclette che non solo potrebbero contribuire a diminuire notevolmente il traffico cittadino, ma anche donare all’isola ancora amata da decine di migliaia di turisti quel silenzio che potrebbe contribuire a rendere nuovamente appetibile un territorio ormai dimenticato e abbandonato dalle mire dei viaggiatori perchè ormai considerato una propaggine delle grande metropoli, un coacervo di caos, smog, e disordine che di certo non aiuta a creare nella mentalità dei cittadini l’idea di un’isola da cartolina, bella da visitare e piacevole da vivere. Ci si chiede se sarà mai possibile vedere le due ruote invadere piacevolmente l’isola e se lo chiedono anche i residenti, ormai stanchi di dover fare i conti con un traffico cittadino impazzito, fuori controllo, un ginepraio di lamiere che ha ormai fatto perdere la pazienza alla maggior parte degli isolani.

Anche il primo cittadino di Ischia Enzo Ferrandino si appella alla cittadinanza invitando a lasciare l’autovettura in garage e ad usufruire dei primi , forse ancora troppo timidi, tentativi di liberare l’isola dalle automobili. “Ricorda che se sei bloccato nel traffico – ha sottolineato il primo cittadino su un post di Facebook – il traffico in realtà sei tu” e chiedendo poi alla cittadinanza: “quanti di noi usano in maniera responsabile e consapevole la propria auto privata? L’arrivo di Zizi, per quanto sia stato salutato con piacere da non poche persone che hanno iniziato a utilizzare la navetta che si muove nel centro cittadino, è stata in grado di rivoluzionare la mobilità ischitana. Ancora molto lavoro c’è da fare.

Tra i cittadini c’è chi in realtà ha molta voglia di utilizzare mezzi alternativi per muoversi in città ma a causa del traffico davvero molto aggressivo è costretto a muoversi in auto. “Lo scorso anno – sottolinea Simone De Sanctis – portavo mia figlia a scuola in bici , con il sediolino per bimbi, quest’anno i figli da portare a scuola sono due e per poterli portare in bici dovrei mettere il carrello , ma ho il terrore perchè la gente è distratta e potrebbe non vedere il carrello che è basso e tamponarmi facendo male ai miei figli, di conseguenza sono costretto a prendere la macchina per accompagnarli non avendo alternative. Il traffico a volte è causato dalla mancanza di alternative, dell’auto farei volentieri a meno. Se ci fosse una ciclabile almeno dal porto al ponte dove poter camminare in sicurezza in bici anche con il carrellino per i bambini, si potrebbe sperimentare, poi se funziona allargare i percorsi ciclabili sottraendo spazio alle auto. speriamo”.

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