Capricho conteso, la mossa del Comune
L’ente guidato dal sindaco Giosi Ferrandino ordina ordina trascrizione presso la conservatoria dei registri immobiliari di Napoli, nuovo capitolo sulla titolarità e proprietà dell’immobile di Piazza Marina

Continua la querelle sul cespite che fu all’ex insegna del Capricho de Calise. Da settimane si è riaperta la contesa tra l’Agenzia del Demanio ed il Comune di Casamicciola Terme sulla titolarità e proprietà del bene. Ognuno persuaso per la sua parte di esserne proprietario. Il braccio di ferro in merito è ripreso a suon di note e carta bollata. In ultimo il responsabile – area V – Tecnica Ing.Gaetano Grasso ha affidamento dell’incarico relativo alla trascrizione presso la conservatoria dei registri immobiliari di Napoli. Come si legge agli atti il Capricho è tra i beni inseriti nel Piano di Alieneazione comunale di 16 anni fa voluto dall’allora sindaco Vincenzo D’Ambrosio: « con deliberazione di Consiglio comunale n. 30 del 14 novembre 2008, perfetta ai sensi di legge, veniva approvato il Piano di Alienazione e valorizzazioni immobiliari che comprende: Fabbricato case comunali al Rione de Gasperi Fabbricato A; Fabbricato case comunali al Rione de Gasperi Fabbricato B; Fabbricato case comunali al Rione Umberto I; Fabbricato adibito a bar ristorante e pizzeria denominato “Capricho de Calise” in Piazza Marina con annesse aree esterne (riportato in catasto terreni del Comune di Casamicciola Terme al Foglio 1, Particella 1134 e Foglio 7, particella 361/b; – Tutte le aree di suolo pubblico occupate da privati e non che hanno perso la caratteristica di “indisponibilità”».
Dunque, spiega Grasso, tra gli immobili inseriti nel suddetto Piano risulta il fabbricato adibito a bar ristorante e pizzeria denominato “Capricho de Calise” sito in Piazza Marina con annesse aree esterne ed il bene è «riportato in catasto terreni del Comune di Casamicciola Terme al foglio 1 – particella 1134 e foglio 7, particella 361/b». Il Piano altro non è che un elenco teso ad individuare i beni immobili, ricadenti nel territorio di competenza, non strumentali all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali e suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione; detti elenchi costituiscono titolo per le conseguenti attività di trascrizione, intavolazione e voltura. Per consentire la trascrizione, quando normativamente disposta, degli atti di individuazione del patrimonio immobiliare pubblico viene previsto un apposito “codice atto”. In tal senso oggi dal Governo guidato da Giosi Ferrandino viene ritenuto necessario procedere alla trascrizione e voltura catastale del suddetto immobile comunale avvalendosi per lo scopo della consulenza di un soggetto che funga da supporto all’Ufficio Tecnico Comunale onde poter effettuare tutti gli atti necessari per il trasferimento anche catastale dell’immobile in questione. Per l’incarico dal Palazzo Municipale si è proceduto mediante la piattaforma telematica Asmecomm – TuttoGare del Comune di Casamicciola Terme ad affidare all’ “Agenzia Service Lab di Antonio Di Leva”, con sede in Ischia. Il professionista si effettuerà il servizio per un importo pari ad € 600,00. L’operatore economico si farà carico della alla trascrizione relativamente agli immobili di cui deliberato, non già trascritti a nome del Comune di Casamicciola Terme, ed in particolar modo per la “Trascrizione presso la Conservatoria dei registri immobiliari di Napoli del fabbricato adibito a bar ristorante e pizzeria denominato “Capricho de Calise” cosi come incaricato dall’Ing. Gaetano Grasso. Stando a ciò, la vicenda del conteso cespite di Piazza Marina appare, ancor di più, ben lungi dal definirsi e dal farlo in termini ragionevolmente rapidi.