POLITICAPRIMO PIANO

Capuano suona la carica: «Adesso ci sarà la possibilità di scegliere»

Il candidato sindaco della maggioranza di Forio racconta in una inedita intervista a Il Golfo i passi che lo hanno portato a maturare una decisione così importante anche dal punto di vista personale. Tanti gli obiettivi e i propositi, su tutti dare maggiore dignità alle aree periferiche del paese

Questa nuova esperienza da candidato sindaco diForio, ovvero come cambiare radicalmente la propria esistenza nel giro di pochi giorni. Quali sono le prime impressioni e il senso di responsabilità nell’interpretare questo ruolo?

«Certamente assumere un compito così gravoso ma anche d’onore, ha già modificato la mia esistenza. Io avevo dei ritmi di lavoro e di vita, sicuramente sempre molto pressanti: lavoro molto, e la luce del mio studio è una delle ultime che si spegne la sera. Tuttavia adesso il dado è tratto, e ora non posso più dedicarmi come prima al mio lavoro, visto che devo delegare e coordinare le cose da fare per potermi dedicare a questa nuova avventura. Lunedì scorso abbiamo presentato la candidatura. Il mio nome nel paese è un nome abbastanza conosciuto perché sono un professionista da decenni, ma ho avuto anche riconoscimenti da parte di persone che non mi conoscevano, messaggi, telefonate o anche un semplice saluto da lontano di persone che non vivono nel centro del paese e che hanno apprezzato molto questa decisione, vuoi perché ci sarà l’opportunità di scegliere, vuoi perché mi ritengono una persona che può portare un valore aggiunto alla carica del sindacoper le mie competenze professionali; comunque, riscontro un certo consenso».

«Dopo la presentazione della candidatura ho già ricevuto moltissime attestazioni di stima, anche da parte di persone che non conoscevo personalmente. Adesso gli elettori possono scegliere, e molti di essi mi ritengono una persona che può portare un valore aggiunto per le mie competenze professionali»

Quali sono secondo Lei le “corde” che andranno toccate in questa campagna elettorale?

«In questa campagna elettorale secondo me bisogna parlare molto di Forio, ma non inteso soltanto come Forio-centro, perché credo che l’amministrazione uscente per alcuni versi si sia concentrata molto sulla zona centrale di Forio e abbia un po’messo da parte quelle che impropriamente qualcuno definirebbe “periferie”, ma si tratta di un termine che non mi piace, quindi preferisco usare i nomi delle nostre tante località come Panza, lo Scentone, Monterone, località che hanno una potenziale enorme che però è rimasto inespresso. Devo pure aggiungere che nei progetti che il Comune ha portato avanti ci sono delle opere importanti che riguardano proprio queste zone: al momento non sono ancora state finalizzate, però ci sono. Tuttavia il punto focale è quello di riscaldare nuovamente gli animi di chi abita in queste località, per farli sentire come parte integrante del cuore del paese, anche senza una presenza fisica al municipio, cioè voglio che i cittadini si sentano pronti a rendersi disponibili, a dare un consiglio, un aiuto all’amministrazione che certe volte non conosce nei dettagli le problematiche peculiari di un determinato lembo di territorio».

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«Località come Panza, lo Scentone, Monteronehanno una potenziale enorme e il Comune ha avviato opere importanti in queste zone. Tuttavia il punto focale è quello di riscaldare nuovamente gli animi di chi abita in queste località, per farli sentire come parte integrante del cuore del paese oltre che in grado di indirizzare l’azione amministrativa»

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Guardando anche gli schieramenti in campo, quelli sull’altra parte della barricata hanno già “aperto il sipario”, con Stani Verde candidato sindaco. La tesi secondo cui dall’altra parte ci sia “il nuovo che avanza”, Lei la condivide o la trova un po’ “paradossale”?

«Domanda insidiosa. In realtà adesso in piazza ci sono voci, “rumors”. Nella compagine di Stani Verde si sono riuniti i politici che cavalcano la scena da diversi anni: è riuscito a mettere insieme persone che forse per una vita non sono mai riusciti ad unirsi.Lui ha avuto questa capacità. Però se andiamo a analizzare i nomi che ricorrono oserei dire quasi che adesso il “nuovo” non sta più nella compagine di Stani Verde, ma è dalla parte dell’amministrazione uscente, in quanto c’è innanzitutto il nome del candidato sindaco che sicuramente è una “new entry”. Sono diversi anni che non faccio politica attiva».

«Nella compagine di Stani si sono riuniti politici che cavalcano la scena da diversi anni e che finora non sono mai riusciti ad unirsi. Però se andiamo a analizzare i nomi che ricorrono oserei dire quasi che adesso il “nuovo” non sta più nella sua compagine, ma è nell’amministrazione uscente, in quanto c’è innanzitutto il nome del candidato sindaco, che sicuramente è una “new entry”»

Avrete anche modo di ringiovanire l’organico.

«Sicuramente si può e si deve ringiovanire l’organico: nel momento in cui saranno composte le liste dovremo sicuramente cercare nella società civile dei nuovi volti, quindi da questo punto di vista il nuovo che avanza credo che certamente non sia contenuto nella compagine di Stani Verde».

Le rivolgo due domande in una. La prima: quali sono state le prime parole che le ha detto Francesco Del Deo, quando l’ha convinta al non semplice passo della candidatura a sindaco, e in che misura può indirizzare un pensiero a Davide Castagliuolo che ha dovuto fare un passo indietro?

«Rispondo innanzitutto alla seconda domanda perché si tratta di una circostanza che temporalmente si è verificata prima della mia nomina. Io sono rimasto un po’ sorpreso dal fatto che l’amministrazione non si sia riunita intorno al nome di Davide, il quale ha fatto tante campagne elettorale e ha una storia politica lunghissima. L’ho sempre ritenuto una persona molto seria, di grande correttezza morale e professionale, quindi all’altezza di governare un paese come Forio. Il problema è chenon hanno trovato la quadra. Relativamente alla prima domanda, su quel ci siamo detti col sindaco, io ho detto aFrancesco che ci avrebbe dovuto pensare bene prima di propormi in questo ruolo, prima di tutto perché ho una testa abbastanza dura – mia moglie dice che ho la memoria di un elefante e la durezza di un calabrese – inoltre gli ho detto che ho un carattere abbastanza spigoloso. La terza cosa che gli ho detto è che lui ci dovrà accompagnare in questa nuova avventura, stando al nostro fianco, ma essendo anche pronto ad accettare alcuni cambiamenti sulla linea politica dell’amministrazione. E Francesco, di buon grado, non ci ha pensato due volte a confermarmi l’invito di far parte di questa avventura».

«Quando saranno composte le liste dovremo sicuramente cercare nella società civile dei nuovi volti, quindi da questo punto di vista sarà la nostra compagine ad essere davvero “nuova”»

L’ultima domanda. Lei incontra un elettore di mattina per strada o al bar che le chiede: “Ingegnere, mi scusi, può indicarmi tre validi motivi per darle il mio consenso alle prossime elezioni?”. Cosa risponde Pasquale Capuano?

«Per prima cosa, spero che a invogliare a votarmi sia la “visione”, che non soltanto la visione di Forio. Io ho una visione che abbraccia l’intera isola. Forio ha dimostrato di essere un elemento propulsivo anche per il resto dell’isola, e ritengo che questa caratteristica vada rafforzata. Dunque, partendo da Forio è necessario ragionare tutti insieme. In secondo luogo, credo che la mia storia personale possa essere utile a invogliare gli elettori a indirizzare su di me il loro consenso. Infine, io avrei potuto rimanere a casa mia, perché con l’impegno politico non migliorerà la mia posizione economica o familiare, ma essendo stato chiamato a ricoprire questo ruolo, sono sinceramente convinto di poterlo affrontare con serenità».

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