CULTURA & SOCIETA'

40a ‘Giornata per la vita’ 2024 nel Messaggio dei Vescovi italiani

La celebrazione domani Domenica 4 febbraio

di PASQUALE BALDINO e i suoi Tralci

“L’amore dà sempre vita”: quest’affermazione di Papa Francesco, che apre il capitolo quinto dell’Enciclica “Amoris laetitia”, ci introduce nella splendida celebrazione della ‘Giornata della Vita’ 2024, incentrata sul tema «La forza della vita ci sorprende. “Quale vantaggio c’è che l’uomo guadagni il mondo intero e perda la sua vita?” (Mc 8,36)».: questa l’apertura del Messaggio diffuso del Consiglio episcopale permanente della Cei per la 46° Giornata nazionale per la vita che si celebra la prima domenica di febbraio e, quindi, quest’anno il 4. Al centro della riflessione dei Vescovi italiani è “la Parola di Dio, consegnata a noi nelle Sacre Scritture, unica via per trovare il senso della vita, frutto dell’Amore e generatrice di gioia”, una gioia che “il Vangelo della vita può testimoniare al mondo, dono di Dio e compito affidato all’uomo; dono di Dio in quanto legato alla stessa Rivelazione cristiana e compito poiché ne richiede la responsabilità”. “La novità della vita e la gioia che essa genera -scrivono i Vescovi nel Messaggio- sono possibili solo grazie all’agire divino. Per i credenti, che guardano il mistero della vita riconoscendo in essa un dono del Creatore, la sua difesa e la sua promozione, in ogni circostanza, sono un inderogabile impegno di fede e di amore. Da questo punto di vista, la Giornata assume una valenza ecumenica e interreligiosa, richiamando i fedeli di ogni credo a onorare e servire Dio attraverso la custodia e la valorizzazione delle tante vite fragili che ci sono consegnate, testimoniando al mondo che ognuna di esse è un dono, degno di essere accolto e capace di offrire a propria volta grandi ricchezze di umanità e spiritualità a un mondo che ne ha sempre maggiore bisogno. Il lessico nuovo della relazione ricorda che “solo una comunità dal respiro evangelico è capace di trasformare la realtà e guarire dal dramma dell’aborto e dell’eutanasia…Punto iniziale per testimoniare il ‘Vangelo della vita’ (Papa San Giovanni Paolo II scrisse una grande Enciclica proprio con questo stupendo titolo,ndr) e della gioia è vivere con cuore grato la fatica dell’esistenza umana…La Chiesa intera e in essa le famiglie cristiane, che hanno appreso il lessico nuovo della relazione evangelica e fatto proprie le parole dell’accoglienza della vita, della gratuità e della generosità, del perdono reciproco e della misericordia, guardano alla gioia degli uomini perché il loro compito è annunciare la buona notizia, il Vangelo. Un annuncio dell’amore paterno e materno che sempre dà vita, che contagia gioia e vince ogni tristezza”.

Nella Giornata per la vita salga dunque, da parte di tutte le donne e gli uomini, un forte appello all’impossibilità morale e razionale di negare il valore della vita, ogni vita. Non ne siamo padroni né possiamo mai diventarlo; non è ragionevole e non è giusto, in nessuna occasione e con nessuna motivazione.

Il rispetto della vita non va ridotto a una questione confessionale, poiché una civiltà autenticamente umana esige che si guardi ad ogni vita con rispetto e la si accolga con l’impegno a farla fiorire in tutte le sue potenzialità, intervenendo con opportuni sostegni per rimuovere ostacoli economici o sociali. Papa Francesco ricorda che «il grado di progresso di una civiltà si misura dalla capacità di custodire la vita, soprattutto nelle sue fasi più fragili» (Discorso all’associazione Scienza & Vita, 30 maggio 2015). La drammatica crisi demografica attuale dovrebbe costituire uno sprone a tutelare la vita nascente.

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