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Caremar ai privati, “indaga” la UE

di Sara Mattera

Arrivano alcune nuove, dal fronte UE, in merito alla questione della privatizzazione della Caremar. Lo scorso 5 Agosto, come abbiamo riportato già in precedenti edizioni de “Il Golfo”, l’europarlamentare del Movimento 5 stelle, Marco Valli, aveva, infatti, depositato un’interrogazione alla Commissione Europea, nella quale chiedeva che fossero valutate attentamente alcune questioni riguardanti l’atto di privatizzazione della società di trasporto pubblico marittimo. La privatizzazione, infatti, come ricorderete, era avvenuta lo scorso Luglio quando Vincenzo De Luca, da poco eletto nuovo presidente della Regione Campania, aveva deciso di concludere l’iter, senza troppi sé né ma, cedendola al gruppo Rifim-Snav per sei milioni di euro ed un impegno, da parte della Regione Campania, a versare 10 milioni di fondi statali ai suddetti armatori privati, per i prossimi novi anni, per la gestione del servizio di trasporto marittimo. Fin da subito, questa decisione aveva poco convinto, tanto da far pensare all’ennesima azione intrapresa dalla Regione Campania al fine di favorire i privati. Senza tenere conto, poi, delle perplessità scatenatesi in merito alla decisione di affidare la Caremar ad un gruppo di armatori coinvolti, in passato, in alcune vicende giudiziarie. Marco Valli aveva, quindi, chiesto alla Commissione Europea di valutare se la cessione della Caremar al gruppo Snav-Rifim, potesse configurarsi come una restrizione o impedimento alla concorrenza, se la Commissione volesse avviare indagini per valutare la conformità del prezzo di cessione e della compensazione concessa a suddetto gruppo per la gestione dei servizi marittimi con le norme in materia di aiuti di stato e, infine, se avesse deciso di intraprendere ulteriori iniziative per valutare la conformità al regolamento sul cabotaggio marittimo. E pare che, finalmente, qualcosa si stia muovendo dal fronte della Commissione Europea la quale, lo scorso 5 Ottobre, ha inviato una missiva di risposta all’interrogazione di Valli nella quale si legge che: «Facendo seguito alle precedenti indagini in questo settore e considerato che i servizi in questione riguardano rotte all’interno dell’Italia, spetta all’Autorità Italiana Garante della Concorrenza intervenire in caso di eventuali violazioni del diritto della concorrenza nazionale dell’Ue. La commissione sta esaminando la privatizzazione di Caremar e la compensazione corrisposta all’acquirente per la gestione dei servizi pubblici per verificarne la conformità con norme in materia di aiuti di Stato. L’indagine è ancora in corso e non è ancora stata adottata una posizione definitiva riguardo alla conformità delle procedura in vendita con le norme sugli aiuti di Stato o alla compensazione per la prestazione di servizi di interesse economico generale. Analogamente, l’esame della conformità della legislazione italiana sul cabotaggio marittimo del Golfo di Napoli, con il regolamento CEE n.3577/92 è in corso e sono stati chiesti chiarimenti alle autorità italiane su una serie di questioni. La Commissione non ha ancora adottato una decisione formale a riguardo». Sembra, quindi, che la Commissione Europea abbia avviato un’indagine in merito all’atto di privatizzazione  della Caremar e che stia valutando se, effettivamente, la somma di denaro che la Regione Campania si è impegnata a dare per i prossimi nove anni al gruppo Rifim-Snav sia da considerarsi legittima ai fini delle normative europee, così come sta valutando la legittimità della presenza di armatori privati nel Golfo di Napoli che operano in virtù di una semplice concessione. La questione della privatizzazione della Caremar,quindi, è ancora al vaglio delle indagini, ma di certo farà contenti i tanti che, in questi ultimi mesi, non hanno visto di buon occhio la privatizzazione di un servizio che, invece, dovrebbe essere garantito dalla pubblica amministrazione. Tra di essi anche l’associazione Autmare di Ischia, il cui presidente, Nicola Lamonica, ha sottolineato, con un certo sdegno, più volte, come il primo atto di insediamento di De Luca alla Regione sia stato proprio quello di “concretizzare il progetto di svendita della Caremar, monopolizzando, così, il diritto alla mobilità.” Lo stesso La Monica, poi, nelle scorse settimane ha ribadito la questione inerente il mercato concorrenziale marittimo che sembra essere, da troppi anni, monopolizzato da alcuni gruppi di armatori. Per tale motivo, ha, quindi, lanciato a De Luca la  domanda su come voglia garantire la libera concorrenza in queste condizioni, soprattutto tenendo conto che l’atto di privatizzazione della Caremar sembri,piuttosto, consolidare la situazione di monopolio nel Golfo di Napoli. Insomma, pare proprio che la questione della privatizzazione della Caremar sia diventato ormai un affare europeo.

 

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