Caremar, il Ministero dei Trasporti se ne lava le mani
di Marco Gaudini
ISCHIA – Il Ministero dei Trasporti, Direzione Generale per la vigilanza sulle Autorità Portuali, ed il trasporto marittimo, ha risposto ad una nota inoltrata dal Sindacato Or.S.A. Marittimi, circa le numerose problematiche che si stanno riscontrando nel rapporto con i lavoratori della Caremar, a seguito della procedura di privatizzazione. Il Sindacato, con un nota, inviata a febbraio, a firma del Segretario nazionale, Gennaro Bottiglieri, aveva interpellato il Dicastero ai Trasporti, per sollecitare un intervento, circa le diverse situazioni di criticità. La risposta del Ministero è stata molto concisa e, restando in tema pasquale, “pilatesca”. Pochissime righe per dire: non siamo noi i vostri interlocutori per le vostre richieste ma la Regione Campania. Ecco il testo della nota ministeriale: “Si fa riferimento alla nota n. 347 del 17 febbraio 2016 con la quale vengono inoltrare le lamentele circa la situazione venutasi a creare nella società Caremar spa. Al riguardo, per quanto di competenza si fa presente che le attività di privatizzazione della società in oggetto, sono state seguite dalla Regione Campania, pertanto tutte le richieste devono essere indirizzate a tale Ente che vigila sulla stessa”. Quindi se da un lato il Ministero con questa nota, senza troppi giri di parole, “se ne lava le mani”, dall’altro però, conferma un tema molto importante e sostenuto con forza dal Sindacato ed anche dall’avvocato Cesarina Barghini, recentemente intervistata dal nostro Giornale. Il tema, riguarda le competenze della Regione Campania, e, come dice la nota: il “potere” di vigilanza, che da più parti viene invocato affinché l’amministrazione regionale intervenga nei confronti della società di navigazione, rea, secondo alcuni di non rispettare gli accordi, e lo stesso contratto con il quale si è giunti alla privatizzazione, che prevedeva il mantenimento dei livelli occupazionali.
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