CRONACA

Caremar, l’ultimo traghetto parte con più di 20 minuti di ritardo

La corsa delle 21.55 di domenica dell'Immacolata è partita alle 22.17. A porta di Massa era arrivata alle 22.00. Un ritardo che ha costretto gli isolani a toccare l’isola d’Ischia quasi a mezzanotte

Per molti è un’àncora di salvezza, un punto di riferimento che caratterizza passeggiate e rientri da gite fuori porta o lunghe vacanze extra isola. Il traghetto della Caremar delle 21.55 è l’ultimo ponte verso le isole di Procida e Ischia e per questo il suo orario di partenza è incastonato nella memoria degli isolani, una sorta di coprifuoco oltre il quale c’è solo la richiesta di asilo presso gli amici partenopei o una bussata a tarda notte in uno dei tanti alberghi delle terraferma. Ma la sala d’aspetto di domenica dell’Immacolata, alle 21.55 era ancora piena di persone desiderose di tornare a casa intente a guardare l’orizzonte o i monitor per tentare di individuare all’orizzonte l’arrivo del traghetto. Arriva solo alle 22.00 e nelle manovre precise e sempre professionali di comandante con l’ausilio dei marinai sembra quasi di percepire una fretta trafelata. Tra una manovra e l’altra i portelloni si abbassano soltanto alle 22.07, 12 minuti dopo la partenza prevista.

Il comandante, notando i passeggeri impazienti di salire accalcarsi verso il traghetto ricorda al microfono di far prima scendere i passeggeri provenienti da Ischia e Procida. Sono pochi e quindi le operazioni di sbarco avvengono con una certa velocità. I viaggiatori del Golfo salgono frettolosamente le scale verso la sala passeggeri accolti da qualche zaffata di nafta. All’interno la ricerca dei posti a sedere è spasmodica e non mancano i sediolini traballanti.

Alla vigilia del 2020 i problemi sui traghetti che effettuano la spola tra Napoli e Ischia, senza dimenticare la sosta a Procida, sono quelli di sempre e niente sembra far presagire all’orizzonte alcun cambiamento di sorta. La continuità territoriale tra le isole flegree e la terraferma è garantita dalla professionalità dei marittimi che ogni giorno lavorano alacremente per mantenere attivo il ponte navale, ma i disagi continuano a essere troppo profondi. D’altronde rimane alquanto inverosimile pensare che un traghetto che parte alle 20.20 da Ischia, che effettua scalo a Procida e si rimette in navigazione verso Napoli riesca a essere puntuale. Basta un piccolo intoppo, un passeggero lento o un auto che sbaglia manovra per accumulare preziosi minuti di ritardo che aumentano l’attesa dei traversatori del golfo in trepidante attesa nella sala passeggeri di Porta di Massa.

Ma la situazione non è poi così diversa nemmeno nel ben mezzo della giornata, quando i traghetti e gli aliscafi partono in orario e accumulano ritardo anche a causa di una navigazione evidentemente troppo lenta per poter garantire la durata del tragitto dichiarato che è in bella vista sul tabelloni degli orari in vista presso le stazioni marittime. A dicembre, approfittando del minore afflusso di turisti, ci sono molte imbarcazioni in attesa di ricevere manutenzione.

L’aliscafo “Aldebaran” è in manutenzione e anche l’Achernar ha necessità di essere riparato. A sostituirli c’è il possente “Isola di Capri” che in questi giorni di frequente mare mosso dà anche quel pizzico di garanzia in più ai timorosi del mare grosso e ai deboli di stomaco che vengono rapiti dall’insopportabile mal di mare, ma lo scotto da pagare è un lieve ritardo che se per i turisti e per chi va a Napoli per una passeggiata risulta essere solo un’occasione per godere per più tempo del meraviglioso panorama napoletano dal mare, per chi ha coincidenze stringenti risulta invece essere una bella seccatura. 15 minuti sulla tabella di marcia di chi ha appuntamenti in zone periferiche di Napoli o di chi deve salire su un treno o un aereo in procinto di partire sono davvero tanti.

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Il disagio permane, assieme a un ritardo ormai endemico sulle tratte tra le isole e la terraferma. Uno smacco per chi gestisce i trasporti in Campania che dovrebbe essere al centro dei progetti del prossimo governatore di palazzo Santa Lucia che verrà eletto il prossimo anno.

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