Cari Sindaci, le chiacchiere se le porta via il vento

E’ già passato un po’ di tempo dopo la manifestazione che si è svolta ad Ischia contro gli abbattimenti delle case. Dove in ultimo è stato urlato in piazza proprio da uno dei sei sindaci di Ischia che si deve andare a Roma, perché è nella capitale che possiamo avere delle risposte. Siamo d’accordo, siamo contenti che i primi cittadini di ogni comune dell’isola si impegnano a difendere in primis le persone, ed il patrimonio di ogni singolo Cimune. Ogni casa è una ricchezza ed è una risorsa, che va difesa ma non con le chiacchiere, tutti e sei i sindaci di Ischia si devono decidere ed in fretta una volta per tutte da che parte stanno. E si devono pure ricordare che se stanno seduti nella poltrona di primo cittadino e’ perché li abbiamo votati noi. Hanno il tempo di andare ovunque perché pubblicano sui loro social quello che fanno e vuoi vedere che non riescono ad andare insieme a Roma per difendere il diritto alla casa per gli Ischitani? Non vogliamo sentire più che “avete le mani legate”, insieme rappresentate circa settantamila persone (e sono voti) dove non esiste un piano regolatore da cinquant’anni, siamo stufi di essere chiamati abusivi, se lo siamo dovevamo essere invisibili, e invece per le casse di ogni Comune, non lo siamo stati, abbiamo pagato tutto, Imu, spazzatura, utenza varie in tutti questi anni. E di tutti gli oneri di urbanizzazione che ogni comune ha incassato ne vogliamo parlare? E poi non muovete un dito per difendere i vostri cittadini per il diritto alla casa. La poltrona non è eterna, lo dovreste ricordare e con quale faccia la prossima volta andrete a chiedere il voto?
Le chiacchiere se le porta via il vento e le scuse servono a poco, alla luce di quello che sta accadendo. Ordini di demolizione in ogni comune, le ruspe dello Stato sono pronte a sprecare denaro pubblico per abbattere abitazioni che possono essere sanate, oltre al fatto che ci sono tantissime case con regolare licenza in sanatoria rilasciata dai Comuni stessi, che rischiano di diventare macerie. Ma come è possibile tutto questo? Una casa e’ un patrimonio del Comune di appartenenza, a meno che non sia fatiscente e non risulti effettivamente un pericolo, Ischia è un territorio fragile, ma ci abitiamo in settantamila ripeto, non possono esistere zone rosse, zone bianche, bisogna analizzare ogni singola situazione con la prevenzione e la messa in sicurezza, troppo facile dire che “abbiamo le mani legate”. Ogni casa ridotta in macerie e’ un vostro fallimento! Avete preso un impegno ed il primo è difendere il cittadino ed il diritto ad avere una casa, non vogliamo più scuse, mi aspetto un impegno serio da parte di tutti e sei i Sindaci, non fatto di parole e una stretta di mano. Sono passati almeno venti giorni dalla manifestazione, ne abbiamo visti di selfie in giro per l’Europa, Roma è più vicina!
LETTERA FIRMATA