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Caro Benzina, dalle interrogazioni alle indagini GDF

Di Marco Gaudini

ISCHIA – Si infiamma la vicenda del caro carburante sull’isola d’Ischia e dopo le numerose inchieste giornalistiche portate avanti da IL GOLFO, e le interrogazioni parlamentari, pare che sulla vicenda vi sia anche l’attenzione della Guardia di Finanza isolana, che ha ricevuto gli atti dal Comando Generale delle Fiamme Gialle, con l’ordine di indagare e relazione su quanto finora fatto. La vicenda parte da lontano, proprio da una nostra inchiesta giornalistica per tutelare i consumatori che approdò in Parlamento con un’articolata, circostanziata e ficcante interrogazione parlamentare a risposta scritta del Deputato,Michele Ragosta, inviata ai Ministri dello Sviluppo Economico, dell’Economia e delle Finanze, delle Infrastrutture e dei Trasporti e finanche quello della Giustizia. «Da anni sussiste una disparità di trattamento dei costi dei carburanti sull’isola d’Ischia (NA), rispetto alla vicina terraferma – esordì il Deputato Ragosta – con differenze che sull’isola d’Ischia hanno toccato anche punte maggiorate al consumatore finale di circa 20/30 centesimi al litro; divergenza di costi tra l’isola d’Ischia ed altre località italiane insulari che mai si sono verificati sull’isola d’Elba e in Sardegna». Tutto ciò per segnalare che non si capisce come mai sulla nostra isola (accise regionali a parte) il prezzo della benzina costi di più per i paventati costi del trasporto che dovrebbero gravare anche per i costi dei carburanti sull’isola d’Elba e in Sardegna. Il passaggio successivo dell’atto ispettivo toccò anche l’argomento “self service”: «sull’isola ci sono impianti serviti ed impianti self service, durante la notte e gli orari di chiusura dei distributori il prezzo resta invariato anche durante il servizio self service» quando è risaputo che ovunque se l’impianto è self service il prezzo scende anche di 10 cents al litro, non avendo costi di gestione del personale.

LE INDAGINI DEGLI ANNI SCORSI – Ma non solo i fatti più o meno recenti hanno visto una particolare attenzione, la vicenda negli anni scorsi è stata già oggetto di campagne di stampa e di indagini sia delle Fiamme Gialle che dell’Antitrust e lo evidenziò proprio il Deputato Ragosta in un suo passaggio nell’interrogazione: «il 9 agosto del 2007 la Guardia di Finanza, su delega dell’Antitrust, effettuò accertamenti presso tutti i distributori di carburante dell’isola d’Ischia in seguito ad una denuncia all’Autorità garante della concorrenza e del mercato di Domenico Savio, attuale consigliere comunale a Forio d’Ischia. Savio – supportato da una petizione di 5000 firme di cittadini – denunciò all’Antitrust che sull’isola d’Ischia il costo del carburante supera di gran lunga la media nazionale, i prezzi della città di Napoli e anche quelli della vicina isola di Capri». In data 15 marzo 2015 sempre il nostro Quotidiano pubblicava in prima pagina la notizia che gli uomini delle Fiamme Gialle di Ischia, coordinati dal Tenente Paolo Aiello, comandante della Tenenza isolana, che eseguirono, una vasta operazione di controlli ai distributori di carburante sparsi sull’isola d’Ischia.

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