ARCHIVIO 3

Carriero: urbanizzazione e abusivismo nel prossimo Focus

di Gianluca Castagna

Lacco Ameno –  Hanno deciso di aderire alcune tra le realtà turistiche più affermate dell’isola: Giardini Poseidon, Imperatore Travel, Faba Hotel, Parco Negombo e Giardini Ravino. Ma anche, a titolo personale, Ermando Mennella, i fratelli Marco e Massimo Bottiglieri, Giuseppe Di Meglio e Riccardo Sepe Visconti. Il nucleo essenziale di un’associazione prossima ventura che registra sempre più adesioni, entusiasmi e un forte impegno. Per approfondire e promuovere l’unicità delle caratteristiche naturali dell’isola d’Ischia. Un tentativo di sviluppo e turismo sostenibili che privilegi il territorio, e il suo patrimonio di ricchezze, a dispetto degli interessi del singolo. Ci riusciranno? Lo abbiamo chiesto all’ing. Giancarlo Carriero, patron dell’Albergo della Regina Isabella e presidente del Centro Studi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Isola d’Ischia.
 Ing. Carriero, com’è nata questa associazione? Quali sono le finalità principali ?


«L’Associazione nasce per combattere il rischio di una deriva negativa dell’isola d’Ischia. Abbiamo tante cose da raccontare, tante meraviglie e aspetti naturali, storici, architettonici che troppo spesso dimentichiamo di esporre o di cui non ci occupiamo approfonditamente perché forse non le conosciamo abbastanza. Secondo noi bisogna riprendere e valorizzare tutte quelle caratteristiche che rendono l’isola d’Ischia un’isola unica, quindi attrarre i nostri ospiti partendo da questa consapevolezza. L’Associazione nasce dal desiderio di metterci assieme e , una volta tanto, fare squadra, dimenticando i personalismi che ci hanno sempre caratterizzato».

Il termalismo, dunque, come realtà d’aggregazione?

«E’ solo uno degli argomenti. Un dato di fatto di cui cominciamo a discutere seriamente. L’Associazione non nasce  in modo specifico per le acque termali, ma per affrontare anche le questioni più spinose. Un’anticipazione: presto ci occuperemo di tutto l’aspetto urbanistico/architettonico del territorio, la questione  irrisolta dell’abusivismo e di tre leggi di condono che, di fatto, sull’isola non sono mai state applicate. Un laboratorio che studi le realtà che riguardano turismo e territorio, anche quelle più problematiche».

Ads

Forse da qualche tempo c’è un’inversione di tendenza, eppure le terme sono state a lungo percepite come pratiche e strutture antiche, adatte a un solo segmento della popolazione, quello degli anziani. Perché?

Ads

«E’ il risvolto negativo di un aspetto positivo. Le terme hanno infatti una storia antichissima. Purtroppo, dagli anni ’60 in poi, la medicina si è evoluta a una velocità fantasmagorica anche grazie alla spinta propulsiva data alla ricerca delle case farmaceutiche, piuttosto ostili alle cure naturali. Il termalismo è dunque rimasto un po’ indietro, non è stato studiato alla stessa velocità. Questo non vuol dire che non sia più utile; anzi,  dobbiamo porci il problema di studiarlo in maniera moderna, per dare risposte moderne alle domande che ci fa il pubblico».

Come si vince la sfida di un adeguato rilancio dei centri termali? Quali sono le misure per  ripensare le cure termali come componenti essenziali che promuovono stili di vita, salute e benessere?  

«E’ una questione di equilibrio. Da un lato rimarcare l’aspetto benessere, dall’altro capire quali sono le caratteristiche principali delle acque e dei fanghi intesi come “farmaci”. Capire bene i benefici del termalismo, non ancora compresi al 100%. Soprattutto bisogna lavorare seriamente. Un esempio, senza voler fare polemiche: se noi sappiamo che, per esprimere al meglio tutti i suoi effetti benefici, il fango deve  maturare per un certo tempo ed essere trattato in un certo modo, dobbiamo farlo tutti. Non per essere genericamente seri, ma perché se qualcuno non lo fa seriamente, gli effetti benefici non ci saranno più. E si scredita il lavoro fatto scrupolosamente da tutti gli altri ».

Qualità del servizio, in altri termini. Ma chi garantisce? Chi controlla?

«Non lo so. Sarà probabilmente la terza sfida: un controllo che garantisca il raggiungimento di un livello di qualità più uniforme possibile su tutta l’isola». 

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex